Il 21 marzo Papa Francesco lo volle incontrare durante la sua visita a Napoli. Lo accarezzò sulla testolina senza capelli bruciati dai cicli di chemioterapia mentre era in braccio alla mamma. Perché Checco Monari, 4 anni, per colpa della sua malattia era diventato il simbolo della Terra dei Fuochi. Dei suoi veleni e delle sue vittime. Una lista lunga. A cui adesso va aggiunto anche il suo nome. Ad ucciderlo è stata una grave forma di cancro che colpisce i bambini sotto i 10 anni. Checco abitava con i suoi genitori e il fratello nel quartiere Belvedere di Battipaglia (Salerno), dove questa mattina si sono tenuti i funerali nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie.

“Un altro lutto in Campania: a Battipaglia Francesco, detto Checco, di soli 4 anni, non ce l’ha fatta. A nulla è servita la sua voglia di vivere, nè la benedizione di Papa Francesco avvenuta appena mercoledì scorso a Roma. Tutto è stato inutile ed un’altra giovane vita è stata spezzata”, scrive in una nota l’associazione Noi genitori di tutti. “Abbiamo il cuore a pezzi, le gambe stanche, le mani vuote! I nostri figli muoiono mentre i veri mostri vivono in ricchezza; una ricchezza acquisita illecitamente avvelenando la nostra terra. La ricchezza più bella, invece, a noi mamme, l’hanno strappata dalle nostre braccia. Di fronte ad un numero sempre crescente di bambini ammalati di cancro provenienti anche da quelle zone ci chiediamo: i confini della Terra dei Fuochi sono davvero limitati a quell’1% della Campania? L’unica risposta – conclude la nota – è il silenzio dello Stato”.

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