Al sottosegratario al Lavoro, Teresa Bellanova, è stata assegnata una scorta per le minacce ricevute a causa del suo impegno per l’approvazione del Jobs Act e, probabilmente, anche per le numerose vertenze aziendali che sta seguendo, come ad esempio quella su Meridiana. La deputata democratica di Ceglie Messapica (Brindisi), al suo terzo mandato da parlamentare, si dice tranquilla: “Sono serena, ho fiducia nello Stato e continuerò a fare il mio lavoro come sempre, con impegno e serenità”. Secondo quanto riportano la Gazzetta del Mezzogiorno e il Nuovo Quotidiano di Puglia, il sottosegretario sarebbe sotto scorta già da un paio di settimane.
Solidarietà a Bellanova arriva da diversi esponenti del Partito Democratico. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, come riportano fonti di palazzo Chigi, ha chiamato la deputata, mentre Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd e capogruppo in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati, ha voluto esprimere “solidarietà, anche a nome di tutto Partito Democratico, a Teresa Bellanova, sottosegretario al lavoro, per le minacce ricevute e collegate al suo impegno nell’approvazione del Jobs Act. Evidentemente non è stata ancora debellata in Italia la patologia di chi pensa che la diversità di opinioni si risolva con le minacce o con la violenza. A Teresa un abbraccio e la stima di tutto il Pd, con l’augurio di continuare sempre con la serietà del suo impegno”.
“Massima solidarietà e vicinanza” anche dagli ex colleghi della Cgil (nel 1996, Bellanova è stata nominata Segretaria Generale della Filtea-Cgil, ndr): “Con altrettanta forza e fermezza – si legge in un comunicato del sindacato di Corso d’Italia – condanniamo senza appello le gravi minacce che hanno colpito il sottosegretario. Il confronto di idee non può e non deve mai degenerare sul piano della violenza”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez