Manifestazione nazionale in difesa della fondazioni lirico-sinfoniche, a Roma a piazza Santi Apostoli, con i lavoratori che protestano contro lo smantellamento del sistema di produzione culturale italiano, per il rispetto della legalità nelle strutture e la revoca della procedura dei licenziamenti all’Opera di Roma. In piazza sono scesi musicisti, coristi e tecnici dai teatri di tutta Italia, come La Scala di Milano, il Massimo Bellini di Catania, il Lirico di Cagliari e dell’Opera di Roma: “Non zittite l’arte”, “La cultura è in coma” questi gli slogan dei lavoratori, che hanno protestano, esponendo uno striscione con l’art.9 della Costituzione italiana, anche contro le recenti affermazioni del Ministro della Cultura e Turismo, Dario Franceschini, (secondo il quale quattordici fondazioni lirico sinfoniche sono troppe per le risorse del Paese, ndr): “Le quattordici fondazioni liriche assorbono meno dei duecento milioni, il totale del FUS, Fondo Unico dello Spettacolo, che è meno di quanto la Francia stanzia per il solo Teatro di Parigi, il Ministro dimostra un’ignoranza che gli è stata rinfacciata da Daniel Barenboim. Il patrimonio del teatro italiano siamo noi lavoratori, ma non siamo rispettati. Franceschini ci faccia un piacere, se ne vada”, dicono i lavoratori  di Manolo Lanaro

 

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