Mancano poche ore. Se sono in tanti ad agitarsi per individuare la maniera migliore per non passare inosservati nella celebrazione del sempre più diffuso rito della notte di Halloween, non tutti sanno quale sia l’origine di questa festa neopagana che, radicata nel mondo anglosassone e vero culto negli Stati Uniti, da qualche anno fa proseliti anche dalle nostre parti.

Il nome di questo appuntamento spiega il suo ruolo concorrente agli Ognissanti della tradizione cristiana perché è la contrazione dell’espressione anglofona arcaica “All-Hallows-Eve” (letteralmente festa di tutti i santi). Siccome semel in anno licet insanire e quindi è legittimo scherzare, qualcuno sarà libero di immaginare che in futuro – complice lo slang tecnologico – Ferragosto potrebbe diventare il giorno dell’Upload o più precisamente Upload-to-the-Paradise, ossia dell’Assunzione in cielo di Maria…

Ma la domanda che molti si pongono in extremis palesa un dubbio legittimo: zucche illuminate e teschi hanno davvero perso il loro fascino? Probabilmente sì, perché quest’anno la tendenza è destinata a riservare sorprese che vanno ben oltre il “dolcetto o scherzetto?” delle più consolidate abitudini.

Chi vuole sfidare ogni paura e crede di poter esorcizzare proprio l’angoscia di una morte terribile può mettere in guardaroba il capo di abbigliamento che in queste ore sta andando a ruba su Internet per chi vuole stupire amici e sconosciuti con un look davvero imbattibile.

Visto che il travestimento da zombie ha fatto il suo tempo, basta collegarsi al negozio virtuale di Brandsonsale.com per trovare un indumento che nel buio dell’imminente arco notturno sia destinato a richiamare l’attenzione anche dei meno interessati a certe carnevalate.

Il costume in questione è il “Sexy Ebola Containment Suit”, ovvero quello di una prosperosa ed avvenente infermiera alle prese con l’emergenza virale che sta seminando il panico a giro d’orizzonte.

La mancanza di buon gusto è davvero universale.

Halloween-costume

@Umberto_Rapetto

Articolo Precedente

Cibo e medicina, la sfida vegetale di Campbell

next
Articolo Successivo

‘Nursery in rete’: a Roma lo store gratuito per mamme in difficoltà

next