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Roma – Cska Mosca: tafferugli fuori e dentro lo stadio. Un russo accoltellato

Tensione alle stelle prima della partita di Champions League. Prima del match tifosi a contatto e cariche della polizia: due moscoviti feriti. All'interno dello stadio, partita sospesa per due minuti e lancio di lacrimogeni
Roma – Cska Mosca: tafferugli fuori e dentro lo stadio. Un russo accoltellato
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Due feriti all’esterno dello stadio e tensione anche sulle tribune dell’Olimpico, nel corso del secondo tempo, con gara sospesa per due minuti. Si torna a giocare a Roma, ma anche in una notte di festa per il 5-1 al Cska Mosca il calcio si intreccia di nuovo con la cronaca nera, ad appena quattro mesi dalla morte di Ciro Esposito. Ad avere la peggio sono stati due tifosi moscoviti, uno dei quali è stati accoltellato, riportando ferite da taglio al torace e all’addome. Trasportato al Policlinico Gemelli in codice rosso è in prognosi riservata ma sarebbe vigile e fuori pericolo. In ospedale è finito anche un connazionale con un trauma cranico, sembrerebbe provocato da una bottigliata. La tensione è salita attorno alle 20, quando le due tifoserie sono venute a contatto nella zona dell’Obelisco. Un gruppo di russi, pare un centinaio, avrebbe forzato il cordone di sicurezza riuscendo a raggiungere piazza Duca d’Aosta dove ha incrociato gli ultras giallorossi. Gli scontri sono andati avanti per un quarto d’ora, con le forze dell’ordine in assetto antisommossa che hanno ripetutamente effettuato cariche di alleggerimento mentre i russi lanciavano petardi nei pressi dell’entrata della tribuna Tevere.

Al 26esimo della ripresa, il secondo round, questa volta nel settore ospiti. Alcuni tifosi del Cska – presenti in circa mille all’Olimpico – hanno acceso numerosi fumogeni lanciandoli verso la curva Nord. Immediato l’intervento degli steward, aggrediti dai supporters ospiti e in tre costretti a far ricorso alle cure dei medici, fin quando non sono giunti poliziotti e carabinieri a riportare l’ordine. Gli scontri arrivano a quattro mesi dalla tragica finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, poco prima della quale venne ferito a morte il supporter partenopeo Ciro Esposito. Anche in quel caso, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, ad essere coinvolti negli scontri fu un gruppo di tifosi romanisti. Uno dei quali, Daniele De Santis, avrebbe sparato ad Esposito, ferendolo a morte. Solo recentemente la curva della Roma ha preso le distanze dal folle gesto di De Santis, dopo che nella successiva partita di campionato, proprio nel settore degli ultras romanisti erano apparsi alcuni striscioni di solidarietà nei confronti del compagno di curva.

Su quanto accaduto stasera, da segnalare le parole del tecnico della Roma Rudi Garcia: “Scontri? Non so cosa dire. Il calcio deve essere una festa, non una battaglia: è una cosa non normale” ha detto l’allenatore giallorosso, che poi ha avanzato una proposta interessante: “Dobbiamo buttare fuori chi fa queste cose vicino allo stadio, anche se fuori deve essere la polizia a gestire le cose”. Il bilancio della serata è di 3 tifosi arrestati e 4 Daspo.

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