L’annuncio dello sciopero contro il blocco degli stipendi è l’unico modo per richiamare l’attenzione del governo sul tema della sicurezza che per anni è stati disatteso dai governi”. Enzo Letizia, vicesegretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anfp) replica alle parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi che si è detto disponibile ad un incontro, ma “non ai ricatti. “Sono anni – dice Letizia ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – che noi sopportiamo i tagli ai mezzi e al blocco del turnover. E, ora per il quinto anno consecutivo, si ritorna a parlare di blocco degli stipendi e del personale, calcolando che siamo già 40.000 in meno. Non ce la facciamo più. I livelli di sicurezza sono ad altissimo rischio”. Letizia si rivolge direttamente a Renzi e dice: “Occorre tenere fede all’impegno riportato nel Def (il Documento di economia e finanza) in cui si sostiene che si sarebbero attuati i contratti. Ora il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, parla degli 80 euro? Mi sembra che per la ripresa dei consumi si sia già rilevato un intervento inefficace”. Il risparmio che il goevrno cerca, secondo Letizia va ricercato nelle centrali uniche d’acquisto e nel pagamento degli affitti. “Si devono inoltre accelerare le procedure per assegnare gli immobili confiscati alle mafie e – prosegue Letizia – trasformarli in commissariati di Polizia e in caserme dei Carabinieri. Senza che questo si trasformi in un’occasione d’investimento per ‘la finanza allegra’ che ha caratterizzato l’ultimo ventennio”  di Manolo Lanaro

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