“Napolitano lo pensavo un saggio, invece è cattivo, è un uomo che ha violentato la Costituzione”. Beppe Grillo dal palco di Padova, in occasione di una delle tappe del suo spettacolo “Te la do io l’Europa”, torna ad attaccare il Presidente della Repubblica. “Sono andato a parlargli due volte e mi ha fottuto come un pivello”.
L’ingresso del comico in scena è stato da subito un omaggio ai secessionisti veneti: il leader del Movimento 5 Stelle è arrivato sul palco del Palafabris di Padova manovrando a mano un ‘tanko’ di cartone, che spara coriandoli. ‘No ghe volemo stare più in ‘sto Stato de mona, va ben!”, ha gridato Grillo. “C’è un diritto alla secessione – ha aggiunto – se fate un referendum sono con voi. E’ un’autodifesa. Mentre in Veneto arrestavano le ‘macchiette’ dei secessionisti, il nostro Capo dello Stato riceveva un condannato in via definitiva. E’ questo lo stato delle cose”. Il leader del Movimento 5 Stelle sta girando l’Italia con il suo nuovo spettacolo teatrale “Te la do io l’Europa“. Nell’ultima settimana è stato a Milano e a Bologna. La scaletta è sempre la stessa, anche se a seconda dell’attualità e della città in cui fa tappa, Grillo improvvisa battute e comizi. Poche ore prima a Bologna si era soffermato sull’importanza simbolica della città, la prima “conquistata” dal Movimento. A Padova invece il riferimento è stato subito ai 24 secessionisti veneti arrestati a inizio aprile dopo un blitz dei carabinieri.
E nel corso dello spettacolo parla di tutto, dalla politica alla cronaca, fino alla religione. “Il nostro movimento”, continua, “è nato il 4 ottobre, il giorno di San Francesco, siamo il primo movimento francescano, ‘perché nessuno rimanga indietro’. Anche Bergoglio si è iscritto al nostro blog”. Attacca poi l’Italicum: “Se non c’e’ il voto di preferenza, non c’è democrazia. Lo capite o no? Ditemi se sono pazzo… Hanno fatto una legge elettorale che è una bellezza. Si vota e si va al ballottaggio, ma Berlusconi arriva dietro. Al ballottaggio andiamo noi e loro, però vinciamo noi, è sicuro. Pensavano di avercela messa in quel posto..”.
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