L’inceneritore di Parma è pronto per essere inaugurato, ma il sindaco Federico Pizzarotti rifiuta di partecipare al taglio del nastro. Dopo quasi due anni di battaglie contro il forno di Ugozzolo, il primo cittadino che in campagna elettorale prometteva di bloccare l’impianto, si deve arrendere alla realtà, ma mantiene saldi i suoi ideali e si sottrae all’impegno istituzionale che lo vorrebbe al fianco dei vertici della multiutility Iren e della Provincia per presentare il forno alla città e ai suoi abitanti. Il Comune di Parma ha fatto sapere che sindaco e giunta non parteciperanno all’inaugurazione dell’inceneritore che si terrà nei primi giorni di aprile. “L’invito è stato inviato all’amministrazione, ma rispedito al mittente” spiegano dal Municipio.

È da fine agosto che a Ugozzolo bruciano i rifiuti nonostante i tentativi dell’amministrazione Cinque Stelle di bloccare l’accensione per vie legali, che si sono conclusi lo scorso gennaio con la vittoria al Tar da parte di Iren. La convinzione che sia un’opera sbagliata però rimane in Pizzarotti e nei suoi, che hanno deciso, nonostante i progetti comuni con la società partecipata, che a Parma gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, di non essere presenti al momento simbolico dell’apertura dell’impianto. “Non possiamo pensare di partecipare ad un evento che, in realtà, è un danno per la politica ambientale della città” ha detto il sindaco, che ha lanciato un duro attacco alla Regione Emilia Romagna sul piano rifiuti, da tempo al centro di numerose polemiche. “Stiamo parlando di 7 inceneritori in Emilia Romagna, e tra poco ecco l’ottavo – ha continuato Pizzarotti – in fatto di politica ambientale la nostra Regione dimostra una gestione con la retromarcia ancora attiva. Quando in Europa si guardava alle energie rinnovabili e allo sviluppo della raccolta differenziata, in Emilia Romagna si costruivano i primi inceneritori, e da allora nulla è cambiato: in questo ci vediamo tutto il masochismo della classe politica italiana, evidentemente più interessata agli interessi delle multiutility che a quelli della collettività”.

Pizzarotti non fa sconti nemmeno a Iren: “Considera l’inaugurazione dell’inceneritore un giorno di festa? Ma è un giorno di festa per i suoi interessi, non per quelli dei parmigiani”. Il primo cittadino ricorda invece quelli che per la sua giunta sono gli interessi dei parmigiani: raccolta differenziata al 60 per cento, tariffazione puntuale, risparmio in bolletta e qualità dell’aria. “Tutte politiche nord europee che soltanto da quest’anno, con un ritardo di dieci anni, abbiamo introdotto a Parma” continua il sindaco, che punta il dito contro il Pd, che a Parma anni fa aveva approvato l’impianto di Ugozzolo insieme all’ex amministrazione di centrodestra del Comune. “Una cosa è certa: mentre tutto il Pd compatto difende il Piano regionale dei rifiuti, che vedrebbe le multiutility ingigantire il loro fatturato con la gestione dei rifiuti da fuori provincia e addirittura regione, il Movimento 5 Stelle continua a pensare che sia una scelta suicida e miope”.

La battaglia contro il forno di Ugozzolo dunque per Pizzarotti continua sul piano regionale insieme agli altri sindaci emiliano-romagnoli che, spiega, hanno appoggiato la visione dei Cinque Stelle. “L’incenerimento dei rifiuti appartiene alla preistoria – conclude il sindaco di Parma – È ora di dire basta ad una classe politica che fino ad oggi ha guardato più ai colletti bianchi che agli interessi dei cittadini. Come sindaci siamo stati eletti per cambiare le cose che fino ad oggi hanno rovinato questo Paese e il nostro ambiente, non per attuarne le stesse politiche con le stesse logiche.”

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