Nei giorni scorsi questo giornale ha raccontato l’incredibile vicenda accaduta al quotidiano l’Ora di Calabria, bloccato in fase di stampa per un improvviso “guasto tecnico”. Peccato che, prima del “guasto improvviso”, ci fosse già stato il tentativo di bloccare la pubblicazione di una inchiesta relativa al figlio del senatore Gentile, esponente del partito di Alfano e braccio dentro del presidente della Regione Scopelliti.
Di fronte alle pressioni il direttore Luciano Regolo e la redazione hanno deciso di andare avanti e di non accettare “pressioni e raccomandazioni”.

A quel punto un guasto tanto improvviso quando provvidenziale ha bloccato l’uscita del giornale, la redazione non si è data per vinta, ha denunciato tutto e ha comunque ha fatto uscire l’inchiesta prima sul web e poi nel numero successivo del giornale.
Quello che è accaduto, a giudizio dello stesso sindacato dei giornalisti, è un episodio gravissimo, senza precedenti, e si inquadra in una campagna di intimidazioni ripetute e crescenti.

La vicenda non si è ancora conclusa, anzi già si annunciano nuove puntate.
In questo contesto è arrivata la notizia della nomina di Antonio Gentile a sottosegretario del governo Renzi.
La proposta è arrivata da Alfano, ma perché non è stata respinta al mittente?
Come si possono conciliare le presenze della Lanzetta e di Gentile?

Se la medesima proposta fosse stata avanzata da Berlusconi, del quale peraltro Gentile è stato un fedelissimo seguace, cosa mai sarebbe accaduto?
Chi ha urlato contro le leggi bavaglio, quelle tanto amate anche dal nuovo sottosegretario alla Giustizia Costa, non può ora fingere di non aver visto e sentito, altrimenti saremmo in presenza di uno squallido doppiopesismo etico e politico.

La nomina di Gentile, nel migliore dei casi, è inopportuna e comunque offensiva per il contesto nella quale è maturata.
Ci auguriamo che il presidente del Consiglio, che vogliamo sperare sia stato male informato o non informato proprio, voglia ora procedere alla revoca di questa nomina, perché il “Bavaglio Gentile” non è meno soffocante di quelli del ventennio precedente.

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