Vivevano in una casa fatiscente e probabilmente vi sono morti molti giorni fa. Erano due clochard, un uomo e una donna, le persone morte nel crollo del pavimento di una casa abbandonata in via Taranto a Lecce. I corpi, che saranno recuperati una volta svuotata la cisterna di acqua piovana in cui sono precipitati, “sono saponificati” ha riferito il procuratore capo Cataldo Motta. Una volta recuperati i corpi, si dovrà stabilire se i due senzatetto siano morti per la caduta o per annegamento.

A far scoprire quanto accaduto è stato un altro senzatetto che non vedeva l’uomo e la donna da un mese e che era andato a raccogliere ortica per i suoi canarini. Insospettito dal rumore di acqua, proveniente dalla casa della coppia, ha aperto la porta del rudere ed ha visto la voragine nel pavimento, riuscendo a scorgere un corpo nell’acqua. Ha quindi dato l’allarme.

La coppia di senza fissa dimora era conosciuta in città: per lungo tempo i due avevano vissuto in una tenda, spesso montata a Porta Rudiae. Poi, grazie all’interessamento del Comune, i due avevano trovato ospitalità nell’Ostello della Gioventù, a San Cataldo di Lecce. La sistemazione era temporanea e, a quanto si è saputo, i due sono dovuti andar via, riuscendo a trovare riparo, sei mesi fa, in quell’edificio dove ci sono altre cinque abitazioni del genere, tutte occupate da persone indigenti.

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