Un’operazione internazionale della polizia canadese ha portato all’arresto di 348 persone legate ad un enorme giro pedopornografia internazionale, e di aver soccorso allo stesso tempo 386 bambini in diversi Paesi che si trovavano in situazioni a rischio.
Un centinaio di arresti sono stati eseguiti in Canada, mentre 240 in altri Paesi. Al centro dell’organizzazione, secondo le accuse, c’era un canadese di 41 anni, Brian Way, già arrestato nel maggio 2001, nel corso di un’operazione sotto copertura. Con la sua società, Azovfilms.com, basata a Toronto, vendeva film pedopornograci in tutto il mondo. Nelle perquisizioni nell’abitazione e nell’ufficio di Way, la polizia di Toronto ha sequestrato “oltre mille elementi di prova”, che vanno da una serie di computer e server, fino a centinaia di film e, soprattutto, la sua lista clienti.
Da allora le indagini sono andate avanti, con l’attiva partecipazione tra gli altri dello United States Postal Inspection Service e delle autorità di polizia di vari Paesi, tra cui Spagna, Svezia, Australia, Hong Kong e Sudafrica. In centinaia di migliaia di immagini trovate, ha affermato l’ispettrice Joanna Beaven-Desjardins, capo della sezione crimini sessuali della polizia di Toronto, si possono vedere “dei raccapriccianti abusi sessuali, alcuni dei peggiori mai visti” dagli agenti della sua unità.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez