Quasi vent’anni dopo la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti della mafia in Campania sono stati resi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, sentito il 7 ottobre del 1997 . L’ex cassiere dei Casalesi ha raccontato lo smaltimento illegale dell’immondizia, accusando lo Stato delle bonifiche mancate.
Oggi l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati – preso atto della nota con la quale il procuratore nazionale antimafia ha rappresentato che non esistono motivi ostativi a che siano resi pubblici sia il resoconto stenografico della audizione del collaboratore di giustizia presso la predetta Commissione, sia gli atti depositati in quella occasione – ha espresso all’unanimità parere favorevole alla declassificazione degli atti secondo la procedura prevista dal Regolamento dell’archivio storico della Camera.
Ai sensi di tale Regolamento, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha quindi adottato il relativo provvedimento attraverso il quale gli atti sono stati declassificati e quindi resi pubblici. “Con questa decisione – si legge nel comunicato – la Camera ha inteso dare una risposta alla legittima richiesta dell’opinione pubblica e soprattutto delle popolazioni che abitano quelle zone dell’Italia martoriate dalla gestione illecita dei rifiuti e che chiedevano di fare piena trasparenza sulle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia alla Commissione parlamentare”.
“I predetti documenti – conclude la nota – sono quindi da oggi liberamente consultabili presso l’Archivio storico della Camera e sarà altresì possibile accedere a essi direttamente dalla sezione del sito internet della Camera relativa ai lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse operante nella XIII legislatura unitamente a tutti gli altri resoconti della medesima Commissione già pubblicati”.
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