Ho letto sui giornali dell’incontro del Comitato Sisma 12 e del lancio della manifestazione di protesta per domenica 13 ottobre tesa a stigmatizzare la ricostruzione delle aree terremotate che procede a rilento dopo 16 mesi.

Il volantino-proclama l’ho scoperto anch’io in rete. E’ una protesta legittima, i cittadini hanno il diritto di manifestare. Vorrei però dire una cosa alle persone che saranno a Medolla in strada domenica prossima. Nel manifesto della giornata viene sottolineato il periodo di tempo: c’è scritto “nulla è stato fatto dopo 16 mesi dal sisma”. Mi permetto allora di aggiungere, conoscendo lo stato delle cose sui danni, rapportandomi di continuo con le istituzioni e i cittadini stessi del comune che amministro, e non solo: teniamo conto che dal terremoto sono passati  “solo” 16 mesi e che comunque siamo non più in uno stato di emergenza “uno”, ma emergenza “tre, alla fase iniziale della ricostruzione”.

Iniziamo quindi a fare ragionamenti più calati nella realtà. Intanto, chi sono e chi saranno i protagonisti della ricostruzione che sarà comunque ancora lunga: i comitati, i cittadini, i Comuni, la Regione, il Governo, ognuno con le proprie responsabilità. Il soggetto che manca molto spesso nelle citazioni  sono  i professionisti privati, che hanno un ruolo e una responsabilità decisiva, anche loro, nel proporre e presentare gli atti propedeutici alla ricostruzione. Se ci mettiamo tutti insieme il lavoro finirà in un tempo ragionevole.

La burocrazia che strozza le famiglie dei terremotati? Certo, è vero, ed è anche pesante. Anche qui allora, lavoriamo insieme per rendere più fluida la ricostruzione. I Comuni ci stanno e la Regione pure, le proposte che ci arrivano dai professionisti, dai cittadini, dai comitati devono tendere  alla risoluzione dei problemi: il cantiere è aperto.

L’epoca dei proclami si trasformi però in attività. Questa è la chiave di volta utile quello che stiamo facendo tutti in un delicato momento di passaggio. Non mi sento come istituzione contro qualcuno o qualcosa, ma parte integrante di questa complessa e articolata ricostruzione. Lavoriamo insieme per risollevare l’Emilia colpita dal sisma.

Articolo Precedente

Giornalisti del Fatto perquisiti per scoop su Riina, protesta sindacato cronisti

next
Articolo Successivo

Giornalista a libro paga del “politico corrotto” assunto da ospedale pubblico

next