Jack Andraka ha 16 anni e frequenta il terzo anno del Liceo di Crownville, nel Maryland. E’ un adolescente come tanti altri, ma con un passione per la scienza e le nuove tecnologie. Una passione che circa un anno fa gli ha permesso di vincere il prestigioso “International Science and Engineering Fair” di Pittsburgh con la sua incredibile invenzione: un test non invasivo per la diagnosi dei tumori al pancreas. Dopo avere analizzato un database di 8 mila proteine, considerate potenziali indicatori di cancro, il giovane scienziato ha notato che nei malati era elevatissima la presenza della proteina mesotelina, e così ha inventato un test, basato su sensori e nanotubi di carbonio, che immerso nel sangue o nell’urina rileva i livelli di questa proteina.

Cesare Cacitti, invece, ha appena 14 anni, è nato e vive in Veneto, e coltiva dall’età di dieci una passione per il “Fai da te” tecnologico: guardando dei tutorial su internet è riuscito a costruire un stampante 3D di ultima generazione. Un altro piccolo artigiano del futuro è Hoey Hudy, un sedicenne americano che ha ideato uno sparacaramelle che in America ha incantato persino Barack Obama. Sono loro alcuni dei makers che prenderanno parte alla Maker Faire di Roma, uno show case dedicato alle novità tecnologiche costruite dagli “artigiani del futuro”, che si svolge al Palazzo dei Congressi dell’Eur da oggi fino a domenica 6 ottobre.

Sono oltre 200 le innovazioni che saranno presentate durante la manifestazione, e arrivano da ogni parte del mondo. Tanti sono i progetti interessanti tra cui una Ferrari che funziona esclusivamente attraverso l’energia solare; una plastica costituita di zucchero; il Robot Pararigori che ha già messo in difficoltà il fuoriclasse del Barcellona Lionel Messi; la prima casa totalmente indipendente da qualsiasi rete energetica; una collezione di vestiti capaci di interagire con un app dello smartphone e di cambiare colore; e il robot Iromec, realizzato dall’Università di Siena, che aiuta i bambini con difficoltà cognitive e handicap motori a giocare e interagire con l’ambiente circostante.

L’ esposizione delle invenzioni si terrà sabato e domenica, e ed è anticipata da un conferenza di apertura di oggi con Riccardo Luna, già direttore di Wired Italia, e alcune delle personalità di spicco del mondo della tecnologia come Raffaello D’ Andrea, co-fondatore della Kiva System, la compagnia di logistica e robotica di Amazon, Brian Krzanich, Ceo di Intel, e Dale Dougherty, direttore della rivista “Make” e ideatore della prima edizione della Maker Faire. E anche il piccolo scienziato Jack Andraka.

Sabato 5 ottobre sarà il giorno dedicato alle scuole e all’educazione: verranno infatti presentati nuovi progetti legati all’utilizzo di nuove tecnologie per rendere più semplice e divertente l’apprendimento. Nel pomeriggio, invece, spazio al “TechGarage”, un dibattito curato da Gianluca Dettori sui modelli di business legati alle startup e al mondo della fabbricazione digitale. Mentre sono ancora disponibili dei posti prenotabili gratuitamente online per il “TechGarage”, è stato sold out per la conferenza di apertura, che è comunque visibile in live streaming. Sempre online, sul sito della Maker Faire di Roma, è possibile acquistare i biglietti per l’esposizione di sabato e domenica al prezzo dimezzato di quattro euro.

Curata da Riccardo Luna, già fondatore di “Wired Italia” e direttore dei progetti “CheFuturo! Il lunario dell’ innovazione” e di “StartupItalia”, e da Massimo Banzi, co-fondatore del progetto Arduino, la prima edizione europea della “Maker Faire”, originariamente nata in California, è organizzata ed ideata da Asset Camera con il supporto di Tecnopolo. Gli obiettivi sono quelli di trasformare Roma nella capitale europea dell’ innovazione e del “fai da te” tecnologico, e di avvicinare le famiglie italiane al movimento dei “Makers”, un classe imprenditoriale fortemente creativa oramai consolidata soprattutto negli Stati Uniti e in Giappone.

Daniele Rubatti

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