Nella notte di ieri 2 attivisti NoTav, già noti alle forze dell’ordine e vicini ai centri sociali torinesi, sono stati arrestati nei pressi del campeggio di Venaus. “E’ stata notata una vettura su cui venivano caricati dei copertoni usati”, spiega il capitano dei carabinieri Stefano Mazzanti: “Abbiamo fermato l’auto e sono stati ritrovati diversi materiali incendiari e atti ad offendere”. Secondo a ricostruzione delle Forze dell’ordine la macchina avrebbe dovuto rifornire un gruppo di attivisti che in quei momenti si stava avvicinando al cantiere dell’alta velocità. “C’era materiale sufficiente – continua Mazzanti – per rifornire una squadra di fuoco di circa venti persone”. Oltre a tute, guanti e maschere anti gas, i carabinieri hanno sequestrato 5 bottiglie di plastica contenenti benzina, chiodi a 4 punte e diverse decine di fuochi d’artificio con tubi di plastica, utilizzati per direzionare i razzi. Amaro il commento di Giancarlo Caselli, il Procuratore capo di Torino: “Questa è stata anche un’azione preventivaè stato portato via materiale imponente prima che potesse essere usato. Non è finita la storia, stanotte o domani potremmo dover registrare nuove violenze. C’è una sottovalutazione da parte di uomini della politica e dell’informazione, rispetto a come stanno veramente le cose  e che sono piuttosto portati a forma d’indulgenza e di comprensione nei confronti di gesti che sono di pura violenza, di puro teppismo”  di Cosimo Caridi

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