E’ morto oggi Stefano Borgonovo. L’ex calciatore del Milan e della Fiorentina aveva 49 anni e da lungo tempo lottava contro la Sla. Il campione di Giussano lascia la moglie Chantal e ai figli Andrea, Alessandria, Benedetta e Gaia. Era nato il 17 marzo 1964. Ha militato come giocatore nel Como, Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia, oltre ad aver vestito la maglia della nazionale che questa sera contro la Spagna per la semifinale di Confederations Cup, scenderà in campo con il lutto al braccio.

“Una malattia di merda…”. Sibila rabbia e dolore Massimo Mauro, ex calciatore e amico di Stefano Borgonovo, alla notizia della morte del 49enne ex compagno di attacco di Roberto Baggio. ”Povero Stefano, hai finito di soffrire”, dice al telefono all’Ansa Mauro, che aveva contribuito alla crescita della fondazione Borgonovo contro la Sclerosi laterale amiotrofica.

Il Milan saluta il calciatore attraverso un messaggio sul sito internet: “Ciao Campione! Voleremo sempre con te sotto la pioggia di Monaco di Baviera. Anche nella malattia sei stato grande. Il campione di Giussano restera’ sempre con noi. La sua scomparsa di oggi ci fa stringere alla moglie e ai figli, una splendida famiglia. Forza e dignità, tutto questo è stato Stefano e tutto questo sono stati i suoi cari”, si legge sul sito. Grande amico di Carlo Ancelotti, di Mauro Tassotti, di tutto il Milan, campione di quella Brianza cui il presidente Berlusconi e Adriano Galliani sono legatissimi. “Contro la Sla, contro la “stronza”, Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l’ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti”, scrive ancora il sito rossonero.

“Tutta la Fondazione Milan ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L’eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo”. 

Tanti i ricordi e i saluti degli amici e compagni di una vita. “Grazie per l’insegnamento che hai dato a tutti noi”, scrive Carlo Ancellotti su Twitter, “Ciao Stefano, amico mio”. “Ciao Eroe”, scrive invece Roberto Baggio. Gli fa eco Arrigo Sacchi: “Mi dà un dispiacere enorme, lo avevo sentito tra la semifinale e la finale dei campionati europei Under 21. Un ragazzo che ha lottato con una forza interiore e una dignità straordinarie, contro una bruttissima malattia come la Sla, per oltre 10 anni. Un eroe. E’ stato davvero sfortunato -prosegue l’ex allenatore del Milan che allenò Borgonovo nella stagione 1989-90- ma ha dimostrato una voglia di vivere e di stare con la sua famiglia davvero uniche. Fu fondamentale nella nostra vittoria della Coppa dei Campioni nel 1990, quando segnò un gol decisivo nella semifinale contro il Bayern, ma di lui più che le qualità calcistiche, ricorderò sempre la voglia di vivere e di lottare. Spero solo che vada a stare meglio”.

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