#TuParlamento è online e aspetta tutte e tutti voi. E’ stato un lavoro intenso, non solo per gli aspetti organizzativi e tecnici; non solo per quelli relativi alle valutazioni e agli scambi di pareri con i numerosi invitati a far parte, come promotori, del primo gruppo di parlamentari partecipanti.
Ma anche per la decisione di assumersi il rischio di promuovere in prima persona (e di lanciare, e di mantenere nel tempo), un’iniziativa così ambiziosa, nel senso migliore del termine. Gli aspetti per cui la possiamo definire tale non sono solo quelli legati alle difficoltà tecniche, operative e di comunicazione, che pure in questo progetto sono considerevoli. Ancora più importante, ciò che più di tutto caratterizza tutta questa avventura, in modo letterale e simbolico, è l’assunzione di responsabilità che ne costituisce anche il fondamento.
La responsabilità, e l’assunzione di responsabilità, sono elementi cardine che dovrebbero essere a riferimento di ogni impegno preso con chiunque: a maggior ragione verso i propri elettori. A maggior ragione se si parla di gestire e problematiche pubbliche che la società affida alla politica: quella gestione che cambia tutta la vita dei cittadini, nel bene e nel male.
La cosa paradossale, invece, è che proprio la classe politica si è conquistata in questo paese (e in molti altri), una fama di inaffidabilità (e addirittura di disonestà) che oggi la rende invisa ai cittadini. Creando una profonda frattura tra i luoghi dove si decide e quelli in cui le decisioni, mai condivise, vengono subite.
Era anche da queste le considerazioni che era nato, solo 3 mesi fa (e sembra un secolo!) un invito indirizzato proprio a me, dal blog di Jacopo Fo.
E qui approfitto per dire ancora grazie Jacopo, per quel vaso comunicante fra politica e movimento che tu e quelli come te riuscite a creare.
Invito che avevo accolto con assoluto interesse, lanciando il seme della piantina che vedete oggi. Perché chi di noi non voleva questo? Chi di noi non ne sentiva la mancanza? Solo quelli che dalle pratiche di trasparenza, onestà e impegno, hanno solo da perdere. E questi non sono i cittadini, né i parlamentari che operano con spirito di servizio.
E allora rimbocchiamoci le maniche in quella direzione ostinata e contraria che possa mettere le cose a posto: usiamo questo strumento democratico e aperto a tutte e a tutti. Usatelo, partecipate, fatelo conoscere. #TuParlamento. E’ la piattaforma partecipativa di tutti: è la vostra piattaforma. Dal dire al fare, dice uno fra i primi commenti usciti in rete all’annuncio della piattaforma: è proprio questo il punto. Se chiudo citando questo riconoscimento, perciò, è anche per farne un invito a tutti coloro che, fra i parlamentari e i cittadini, hanno davvero a cuore trasparenza ed efficienza del sistema politico. Vi invito a unirvi a noi in questo primo “parlamento dei cittadini“, trasferendovi con fiducia i vostri contributi e partecipando al suo funzionamento.
Da parte mia va un grazie di cuore ai primi parlamentari che coraggiosamente (e a proprie spese) hanno accettato la sfida di partecipare a questo importante esperimento. Vi invito ad ascoltare cosa ne dicono Loredana De Petris, di Sel e la sottosegretaria ai Beni Culturali Ilaria Borletti, di Scelta Civica.
Benvenuti ai numerosi cittadini che si sono già iscritti. E un grazie in anticipo a tutti i nuovi parlamentari che vorranno aggiungersi, e a voi che lavorerete con noi.
Come funziona?
#TuParlamento permetterà finalmente ai cittadini di avanzare direttamente, sulla base di un preciso Patto Partecipativo, proposte al Parlamento per elaborare una politica efficiente e vicina alla popolazione, e per affrontare nello stesso modo le emergenze politiche, economiche e sociali del Paese. Un meccanismo di democrazia partecipata (basato sul software LiquidFeedback, e non solo) che consente a tutti di seguire un percorso di costruzione collaborativa, con fasi di discussione e di sostegno, e infine di voto di proposte. I parlamentari possono poi assumere, e portare all’interno della loro attività parlamentare e legislativa, le proposte approvate, facendosi garanti di seguirne l’iter in parlamento.
A questo video troverete più dettagliate informazioni, fornite direttamente da Mario Sartori che, con la prof. Fiorella De Cindio, ha messo a punto per noi tutti questo prezioso strumento.
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