Il progetto iniziale, approvato anche dal Consiglio comunale, prevedeva che passasse lontano dal centro. Dopo la delibera regionale dello scorso marzo, però, il rischio concreto è che la linea ad Alta Velocità Napoli-Bari segua il tracciato che dall”800 taglia in due la città di Acerra. Con inevitabili conseguenze sul traffico cittadino: per attraversare il Comune a nord di Napoli, i circa sessantamila abitanti hanno a disposizione un solo sottopassaggio a fronte di quattro passaggi a livello. “Negli orari di punta è drammatico, ci si trova anche ad esser fermi per oltre mezz’ora”, dice Tommaso Esposito, ex sindaco della città. “Il tracciato a sud consentiva l’eliminazione dei passaggi a livello – continua – era una sorta di compensazione per la presenza di un inceneritore sul nostro territorio, per risolvere il problema della mobilità interna e quindi dell’inquinamento dei gas di scarico delle auto ferme”. In un secondo momento, poi, “è stato fatto un ragionamento esclusivamente economico, risparmiando sulla quota dei lavori assegnati alla Regione Campania”. “Leggendo il protocollo firmato tra la Regione e il Ministero – aggiunge Raffaele Lettieri, attuale primo cittadino – Acerra viene descritta come una ‘criticità’. Siamo in attesa di sapere come si intende superarla, in tempi utili perché non vorrei che si aprisse con questa città una ferita democratica”  di Andrea Postiglione

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