Sull’Italia si è abbattuto un nuovo declassamento di Moody’s. L’agenzia ha infatti tagliato di ben due scalini il rating dei titoli di Stato, portandolo da A3 a Baa2, ovvero ad appena due gradini dal livello ‘spazzatura’. L’agenzia di rating ha mantenuto inoltre un outlook negativo per l’economia italian. Sulla valutazione ha pesato il clima politico, considerato “fonte di rischio”. La decisione è arrivata arriva nel giorno in cui Mario Monti è atterrato negli Usa per convincere gli investitori a puntare sul nostro Paese. Il primo a commentare per il governo è il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che ha parlato di “giudizio del tutto ingiustificato e fuorviante, che non tiene conto del lavoro che il nostro Paese sta facendo”. Simile, ma ancora più dura la presa di posizione del presidente del Consiglio. “L’Italia è virtuosa ma invece di premiarci ci puniscono e tutto questo è creato da disturbi da Paesi terzi”: è quanto avrebbe detto Monti intervenendo alla Conferenza Allen. A riferirlo è stato Gianfranco Zoppas, patron dell’omonima società, secondo cui il capo del governo avrebbe anche aggiunto che “il downgrade di Moody’s è stata una disgrazia ma il mercato ci ha premiato e l’asta è andata bene”.

L’agenzia di rating segnala la diminuita disponibilità degli investitori stranieri d’oltreoceano a comprare i bond italiani e il netto aumento dei costi di finanziamento del debito sui mercati. Valutazioni che vanno di pari passo allo spread in salita: anche questa mattina il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni ha aperto in rialzo a 474 punti (466 la chiusura di ieri) per poi passare a 485. E solo in un secondo momento scendere sotto la soglia dei 480 dopo l’asta dei titoli del Tesoro. In calo Piazza Affari, che dopo un’apertura in positivo (Ftse Mib a +0,26%) ha virato quasi subito in negativo (-0,29%) ed è in controtendenza rispetto alle principali borse europee che registrano il segno più. 

Moody’s, spiegando la sua decisione, sottolinea come tra i fattori che probabilmente porteranno ad “un ulteriore netto aumento dei costi di finanziamento” dell’Italia ci sono anche “segnali di erosione” sul fronte degli investeminte esteri, oltre al rischio contagio da Grecia e Spagna, con i rischi di un’uscita di Atene dall’euro “che sono saliti” e il sistema bancario spagnolo sempre più in difficoltà.

Ma l’agenzia di rating punta il dito anche su altri fattori: dal “deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine”, nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, al “clima politico che, con l’avvicinarsi del voto della prossima primavera – scrive Moody’s – è fonte di un aumento dei rischi”. Questo spiega anche l’outlook negativo, con il nostro Paese che resta sotto stretta osservazione da parte dell’agenzia di rating. Per la quale “i rischi che gravano sull’attuazione delle riforme restano considerevoli”.

Il peggioramento dell’economia, poi, col Paese in recessione, “aumenta il peso dell’austerity e delle riforme sulla popolazione italiana”. Questo porta le forze politiche a frenare, in qualche modo, l’azione del governo. Quest’ultimo – riconosce Moody’s – ha messo in campo “un programma di riforme che ha davvero le potenzialità per migliorare notevolmente la crescita e le prospettive di bilancio”. Nonostante ciò la recessione incombe e raggiungere gli obiettivi di risanamento dei conti resta una enorme sfida, con il pareggio di bilancio – si sottolinea – slittato di due anni.

La notizia del downgrade è arrivata proprio mentre il premier Monti atterrava in Idaho, Stati Uniti, per recarsi alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza e del mondo dei media ‘made in Usa’. Lì il Professore – che interverrà nelle prossime ore intervistato (a porte chiuse) dal noto anchorman della Cbs, Charlie Rose, ha come obiettivo principale quello di convincere ad investire in Italia.

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