Trovare un angolo vuoto, in cui sistemare qualcosa di nuovo, in un armadio che trabocca di vestiti: un’impresa. Nel caos di un guardaroba in cui si continua a accumulare di tutto, i capi preferiti si perdono sotto a quelli che non piacciono più, o che non stanno bene, o che non vanno più. E spesso, quello che succede all’armadio, o alla scrivania, si riflette anche nella testa: quando non ci si decide a “buttare via” qualcosa, si toglie spazio alle novità e a quello che fa bene. Uno spreco di tempo e di opportunità. Capita a tutti: secondo il Wall Street Journal, un dirigente perde ben sei settimane all’anno per la ricerca di informazioni perdute. Dice il Leader-Post che l’80 per cento dei files archiviati non verrà mai ripreso per essere consultato. Per questo, negli Stati Uniti e in Inghilterra hanno pensato a una soluzione: hanno inventato il “decluttering”, che significa proprio “togliere quello che ingombra”, e lo “space cleaner”, l’arte di riorganizzare i propri spazi e quindi la propria vita. È una vera e propria tecnica: basta eliminare tutto quello che non si utilizza più, e che comunque “ruba” spazio prezioso, e tenere solo gli oggetti, gli abiti, le riviste che servono ancora.

LA TECNICA. Facile a dirsi. Ma, con qualche strategia, anche a farsi. Bisogna essere decisi, anche se il consiglio degli esperti è quello di procedere passo passo, senza voler fare tutto in una volta sola. “Un trucco consiste nel segnare su un foglio quali sono gli spazi più disordinati della casa – spiega lo psicologo Davide Algeri a Ilfattoquotidiano.it – poi concentrarsi su una zona per volta. Per ogni oggetto, bisogna chiedersi: “Quante volte l’ho usato negli ultimi sei mesi?”, e se la risposta è “mai”, si ha davanti qualcosa che non serve più. Occorre metterlo subito da parte, e sbarazzarsene in fretta, prima che vada a occupare altro spazio accumulandosi altrove nella casa”.

COME TI LIBERO DALL’EX. Le cose inutili bloccano la mente: “Ognuno di noi – continua lo psicologo – associa emozioni positive o negative agli oggetti che fanno parte della propria vita, che siano foto, vestiti, soprammobili. Più questi sentimenti sono forti (basta pensare al regalo di un ex partner, al vestito della laurea, alla foto di un amico partito per un’altra città), meno è facile distaccartene”. Non bisogna temere di perdere tutti i ricordi, quando ci si libera degli oggetti: con il decluttering si riesce a creare ordine nello spazio fisico e mentale, e a far sì che i ricordi finiscano per occupare la giusta collocazione nella mente. È anche importante “azzeccare” il momento giusto per lo space cleaner: in genere è consigliabile farlo subito dopo aver superato una crisi o dopo che si sono concluse fasi importanti della vita. Quando si prende consapevolezza della fine di questi periodi, può essere utile suggellarla con il decluttering.

Si possono trovare altri utili suggerimenti sulle tecniche di decluttering nel libro “Space Clearing”, di Lilian Too, tradotto in italiano dall’editore Il punto d’incontro. Oppure nel blog “Be more with less” di Courtney Carver. Esistono anche dei corsi e dei mini corsi online visibili su Spacecleaning.it

VENDI, SCAMBIA O REGALA. Una volta messi da parte scatoloni di oggetti, vestiti e libri che non ti servono più, anziché gettarli, se sono in buono stato possono servire a qualcun altro: si possono rimettere sul mercato, ad esempio con un annuncio su Internet. Oppure si possono scambiare su Swapclub.it, l’associazione che organizza gli “swap party” in cui ciascuno porta qualche oggetto da barattare. O, ancora, regalare a un’associazione benefica.

 

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