Giorno #1 (mercoledì 25 aprile)

Abbiamo ascoltato Gianni Minà sulla qualità dell’informazione contemporanea, Tommaso Labate sulla legge elettorale, Vittorio Pasteris sul ruolo dei social media nell’informazione locale, Antonella Mascali su politica, giornalismo e affari, Daniele Vicari su ‘Diaz’ e Giuseppe Sollima su ‘Acab’. Ma siamo anche rimasti fuori dall’ostello, abbiamo conosciuto le ‘Goliarde’, abbiamo visto la festa per la promozione della squadra di calcio del Perugia in Prima Divisione…

Giorno #2 (giovedì 26 aprile)

La tranquillità di Perugia è interrotta da una profezia: la stampa fallirà, il mondo è in crisi. Ma i Maya devono attendere il confronto tra Bruno Vespa ed Enrico Mentana e quello tra Filippo Facci e Alessandro Gilioli.  Abbiamo chiesto alla coppia Rizzo-Stella se il loro lavoro pluriennale per mettere in evidenza i privilegi e gli sprechi ha portato a qualche risultato concreto oppure no. Ernesto Belisario ci ha detto a che punto è l’open data in Italia. Nel frattempo Mauro Casciari (Iene) ha fatto le prove generali seminando il panico tra la popolazione con notizie giornalistiche del tutto inventate.

Giorno #3 (venerdì 27 aprile)

Siamo arrivati al venerdì con poche ore di sonno, ma non importa. Il programma era fittissimo: tanti gli eventi da seguire e le interviste da fare. Siamo partiti sulle note di “Se m’innamoro” e nonostante il disturbatore Filippo Facci, siamo riusciti a chiedere a Peter Gomez come sia cambiato il giornalismo dopo Mani Pulite. Abbiamo scoperto che Federico Mello la pensa diversamente da Vicari sulla Diaz e i social network. Andrea Iannuzzi e Sarah Varetto ci hanno parlato di velocità dell’informazione, interazione con i social network e fact checking. Abbiamo chiesto un consiglio a Stefano Rodotà. Ci siamo fatti mettere in guardia dall’esperto di sicurezza informatica Fabio Pietrosanti. Luca Telese ci ha spiegato perché è importante seguire i talk politici. E nel pomeriggio abbiamo visto Ezio Mauro, intervistato da Arianna Ciccone, commuoversi ricordando Giuseppe D’Avanzo.

Giorno #4 (sabato 28 aprile)

È sabato e i temi di cui si discute a Perugia sono tanti e molto diversi tra loro. Abbiamo chiesto a Corrado Formigli e Antonio Sofi in che direzione andrà l’integrazione tra tv e social media, a Beppe Severgnini se la professione di giornalista è cambiata con Facebook e Twitter, a Diego Bianchi se lo fa soffrire più il Pd o la Roma. Pietrangelo Buttafuoco ci ha rivelato il suo politico preferito (con una sorpresa). Eleonora Bianchini ci spiega se hacker e giornalisti possono lavorare insieme e come. Abbiamo incontrato tanti ragazzi, tra volontari e pubblico, in una città meravigliosamente attiva per il Festival. Le clip dalla rassegna stampa di Cruciani e Parenzo ci accompagneranno in un viaggio che arriva fino a tarda sera, quando abbiamo incontrato Caparezza dopo la sua intervista al Teatro Morlacchi per chiedergli: andare o restare? 

La Repubblica tradita

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