“Sono soddisfatto, Domani mattina sarò dal Capo dello Stato”. Mario Monti, al termine delle consultazioni, ha stilato un “bilancio positivo” degli incontri. “Ho riscontrato la piena consapevolezza di tutti e dalla volontà di dare risposte condivise per dare le basi di una crescita stabile e duratura”. Il presidente del Consiglio in pectore si è detto “positivamente colpito in particolare dalle numerose parti sociali, la loro disponibilità a sacrifici parziali delle parti in vista di un risultato positivo generale”, ha detto. “Sono quindi in grado di annunciarvi che domani mattina sarò in grado di presentare al Capo dello Stato i risultati di questo lavoro. Vorrei confermarvi fin d’ora la mia assoluta convinzione nelle capacità del nostro Paese di superare la fase così difficile”. Infine, un commiato rivolto ai giornalisti: “Ringrazio voi per l’attenzione e la pazienza con cui avete seguito questa gestazione”.

L’intervento di Monti arriva al termine di una giornata convulsa in cui si sono rincorsi annunci e smentite dai singoli esponenti politici sia per quanto riguarda il programma che l’esecutivo dell’ex rettore della Bocconi vuole attuare sia per i nomi dei ministri. E soprattutto, arriva dopo l’importante apertura ricevuta dal Pdl. “Il tentativo di Monti è destinato a un buon esisto”, ha detto Angelino Alfano al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio incaricato. Il segretario del Pdl ha poi annunciato che nel programma non è prevista una nuova legge elettorale e che il partito non è disponibile a reintrodurre l’Ici o provvedimenti su cui nell’ultimo anno è intervenuto l’esecutivo. E ha annunciato: “Le dimissioni di Berlusconi non sono la fine della carriera”. Il sostegno di Alfano, comunque, ha spinto Roberto Maroni a ufficializzare la rottura definitiva con l’ormai ex alleato: “Il Pdl non è coerente con il risultato elettorale del 2008”. Secondo l’esponente leghista, inoltre, “Silvio Berlusconi si riscatterà”. Il via libera di Alfano è arrivato dopo l’indiscrezione che vedeva il Pd pronto ad accogliere Gianni Letta e Giuliano Amato nell’esecutivo, indiscrezione poi smentita dai democratici e da fonti interne al Pdl stesso.

Pierluigi Bersani è salito al Colle da Giorgio Napolitano per riferire del colloquio avuto in mattinata con Monti e per ribadire il no all’ingresso dei politici nell’esecutivo. Anche il premier incaricato, dopo la consultazione con i vertici del Pdl, è salito al Colle, dove si è intrattenuto col capo dello Stato per circa un’ora e mezza. Domani alle 11 presenterà la sua squadra di governo a Napolitano.

L’apertura del Pdl, del resto, ha segnato un passo avanti notevole verso la formazione del nuovo governo. Fondamentale è stato superare le polemiche scaturite stamani dall’intervista di Italo Bocchino al Corriere della Sera, in cui l’esponente di Fli annunciava l’intenzione di Monti di volersi candidare premier di una coalizione Pd-Terzo Polo, intervista che aveva scatenato in mattinata i vertici del partito guidato da Alfano, che hanno chiesto la smentita da parte di Monti. L’incontro a palazzo Giustiniani ha evidentemente sciolto ogni dubbio.

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21.26 – Nota Pdl: “Nessun veto per Pomodoro alla giustizia”. “Nessun veto da parte del Pdl alla possibile nomina del presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro al ministero della Giustizia”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa del Pdl.

21.19 – Mantovano: “Sostenere Monti non è rinnegare Berlusconi”. ”Per tre anni e mezzo di legislatura il Centrosinistra ha ammonito il Governo a non incrementare il carico fiscale e a recuperare risorse per lo Stato attraverso la lotta all’evasione: tutto ciò è stato fatto puntualmente. Sostenere il governo Monti, come farà il Pdl, vuol dire non rinnegare la linea seguita su questo fronte”. Lo afferma in una dichiarazione l’ex sottosegreario all’Interno, Alfredo Mantovano,Coordinatore politico dei Circoli Nuova Italia. “Per questo tutti dovrebbero condividere la contrarietà manifestata dal segretario Alfano alla reintroduzione dell’Ici -continua Mantovano- e in generale a ipotesi di abolizione di leggi (non solo in materia economica) approvate su impulso e col consenso del Centrodestra”.

20.58 – Telefonata tra Berlusconi e leader internazionali. L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, informa un comunicato, ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. La telefonata con il Presidente americano è giunta al termine di una serie di contatti telefonici che Berlusconi ha avuto in questi giorni con alcuni dei principali leader internazionali: il Cancelliere tedesco Merkel, il Presidente francese Sarkozy ed i Primi Ministri della Gran Bretagna Cameron, della Turchia Erdogan, di Israele Netanyahu e della Russia Putin. Infine con l’ex- Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. Berlusconi ha inoltre parlato con il Presidente della Federazione Russa Dimitri Medvedev. Questi gli ha anche inviato una lettera nella quale lo ringrazia personalmente per il prezioso lavoro svolto a favore dello sviluppo delle relazioni bilaterali e per l’apprezzato contributo d’esperienza in ambito internazionale “nella sua qualità di uno dei politici più esperti ed autorevoli del mondo”.

20.50 – Brunetta: “Sì ad Amato e Letta”. ”Per me sì ad Amato e a Letta, no ai veti incrociati. Se fossero dentro al governo darebbero più stabilità e continuità”. Così Renato Brunetta rispondendo a Lilli Gruber durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7. Brunetta ha comunque detto di non sapere se il Pdl potrebbe appoggiare Amato insieme a Letta.

20.44 – Fonti Pdl confermano: “Tramontata ipotesi Letta-Amato”. Al momento ”non ci sono margini” di trattativa per l’inserimento di Gianni Letta e Giuliano Amato nel governo Monti. E’ quanto riferiscono diverse fonti del Pdl secondo le quali l’ipotesi sarebbe tramontata a causa dei veti del Pd saul nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Si starebbe ragionando su altre ipotesi.

20.42 – Frattini ribadisce sostegno a governo Monti. “Io sostengo con convinzione un governo in cui i membri del Parlamento attuale non siano rappresentati, che sia un governo tecnico e che io sosterrò con assoluta determinazione”. Così Franco Frattini ha ribadito la sua posizione sull’esecutivo Monti in formazione intervenendo a ‘Caterpillar’ su Radio 2. Quanto all’ipotesi di una sua permanenza alla Farnesina il ministro degli Esteri lo ha escluso: “No, questo non è assolutamente nelle cose, non è immaginabile”.

20.41 – Alfano su Twitter: “Quando Prodi lasciò noi non portammo i nostri sotto casa sua”. “Quando Prodi si dimise festeggiammo anche noi, ma non radunammo i nostri sotto casa sua “. Lo scrive su Twitter il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

20.35 – Montezemolo: “Italia non merita di essere dov’è”. ”In questo momento la cosa più importante è credere nel Paese, fare bene il proprio mestiere e soprattutto tenerne alto il nome, evidenziando le grandi eccellenze e le grandi potenzialità di questa Italia che, per molti aspetti, non merita di essere dov’è “. Così il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, intervenuto a Bologna all’inaugurazione di un nuovo concessionario della Ferrari e della Maserati, ha commentato la situazione politica dell’Italia. Montezemolo non ha voluto parlare delle vicende relative alla formazione del nuovo governo. “E’ un periodo in cui sono molto all’estero – ha detto -, dopodomani sarò a Francoforte per i 100 anni della Camera di Commercio italo-tedesca. E’ un periodo in cui stiamo lavorando tanto sull’estero…”.

20.23 – Monti: “Da parti sociali disponibilità concrete”. Nell’incontro con le “numerose parti sociali mi ha positivamente colpito la disponibilità citata con riferimenti concreti a possibili provvedimenti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti incontrando i giornalisti e sottolineando che dalle parti sociali è arrivata l’offerta di un contributo concreto”. Monti ha spiegato che dalle parti sociali sono arrivate esemplificazioni con la sottolineatura: “Questo eventuale provvedimento non ci entusiasmerebbe ma nel quadro di un contributo complessivo per la soluzione della crisi potremmo essere disposti a considerarlo”. Le parti sociali” hanno “offerto contributi concreti di possibili sacrifici parziali delle parti in vista di un risultato positivo più generale”

20.21 – Monti: “Soddisfatto per lavoro proficuo”. “Posso esprimervi la mia personale soddisfazione per un lavoro intenso e proficuo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, incaricato, Mario Monti, incontrando i giornalisti.

19.45 – Alfano: “Dimissioni Berlusconi non chiudono carriera”. ‘”Le dimissioni di Berlusconi nonchiudono la sua carriera politica, lui avrà un ruolo importante per il futuro dei moderati italiani. Se una persona resta protagonista lo stabiliscono le urne, meccanismi democratici”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo alla presentazione del libro di Vespa.

19.42 – Finocchiaro: “Nessun ostacolo a governo Monti”. “Non c’è stato nessun giallo suAmato e Letta. Abbiamo detto sin dall’inizio che il Pd è favorevole a un governo a forte, alta caratura tecnica. La candidatura del Presidente Amato non è del Pd. Riteniamo che, per meglio sostenere il governo Monti, sia opportuno che abbia un carattere esclusivamente tecnico. Ma non c’è il minimo, seppure impalpabile, ostacolo del Pd alla formazione dell’esecutivo. Il Governo si faccia e al più presto. Dal Pd pieno appoggio al governo Monti”. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Sky tg 24.

19.40 – Giovani a Monti: “Servono ministri meno anziani”. “Abbiamo chiesto al professor Monti ministri più giovani”. A dirlo ai giornalisti, a Palazzo Giustiniani, è stato Antonio De Napoli, presidente del consiglio direttivo del Forum nazionale dei giovani. “Il professore ci ha risposto – ha proseguito De Napoli – che il momento è delicato. Ci ha detto comunque: ‘Adesso vedremo’”.

19.34 – Maroni: “Berlusconi si riscatterà”. Silvio Berlusconi “avrà modo di riscattarsi da quella brutta immagine di piazza, dove c’era una voglia di linciaggio, rispetto ad una persona che non è stata sfiduciata e che ha deciso di fare un passo indietro perchè era stato messo sotto processo” in quanto ritenuto responsabile della situazione sui mercati. Lo ha detto il ministro dell’Interno uscente Roberto Maroni, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa “Questo amore”, rispondendo ad una domanda dell’autore sul possibile futuro politico del leader del Pdl.

19.33 – Casini: “Basta umiliazioni a Gianni Letta”. ”Basta con queste continue umiliazioni a Gianni Letta, una persona apprezzata da tutti e che per primo, per evitare imbarazzi politici, ha detto di essere pronto a fare un passo indietro, cosa che in Italia non accade quasi mai”. Lo afferma il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa dove i toni sono diventati più accesi proprio sulla questione se Letta deve far parte o meno del governo Monti.

19.27 – Alfano: “Legge elettorale non è in programma”. La legge elettorale non deve entrarea far parte del programma di governo. Lo dice in occasione della presentazione del libro di Vespa, il segretario del Pdl Angelino Alfano secondo il quale, invece, “subito dopo la dichiarazione di ammissibilità sul referendum può iniziare il procedimento per discuterne in Parlamento”.

19.21 – Alfano: “Non condivideremo reintroduzione Ici”. “Chiederci di rinunciare a leggi che abbiamo introdotto l’anno scorso o due anni fa non è un metodo condivisibile”. Lo dice il segretario del Pdl, Angelino Alfano, commentando, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa, l’ipotesi che tra i punti programmatici del nuovo governo Monti possa esserci la reintroduzione dell’Ici.

18.59 – Bindi: “Nessuna pregiudiziale dal Pd su Gianni Letta”. ”Il Pd non ha posto pregiudiziali. Non saremo noi a impedire la formazione del governo Monti”. Così la presidente dell’assemblea nazionale del Pd, Rosy Bindi, risponde a una domanda sull’eventuale ingresso di Gianni Letta nel governo Monti durante la presentazione del libro di Bruno Vespa.

18.50 – Maroni: “Decisione Pdl sancisce rottura”. “Non ho partecipato alle consultazioni ma dico che se i nomi circolati e riferiti ai prefetti Cancellieri e Mosca, saranno scelti, si farà fare una bella figura al ministero dell’Interno”. Lo dice il ministro degli Interni dimissionario Roberto Maroni in occasione della presentazione del libro di Bruno Vespa. “Con l’occasione – ha scherzato Maroni – dico che spero che questo governo si faccia in fretta perchè sono tre giorni che aspetto per lasciare le consegne”. “Abbiamo registrato il cambiamento del Pdl che segna una rottura con la Lega e che ci assegna un ruolo all’opposizione” ha detto poi il ministro dell’Interno dimissionario. ”Siccome Casini – ha proseguito Maroni – ha detto che si vota tra un anno e mezzo utilizzeremo questo tempo per capire se ci sarà ancora un’alleanza con il Pdl, un’alternativa o se la Lega correrà da sola. In questo momento io dico 1 X 2. Quello che è avvenuto però ha sancito la rottura di un’intesa che andava avanti dal ’94”. Sul governo Monti, inoltre, Maroni ha detto: “Conosco Monti da tanto tempo, lo stimo, ma non faremo sconti a nessuno. Valuteremo di volta in volta e viste le premesse diremo più no che sì”. Lo afferma il ministro dimissionario dell’Interno Roberto Maroni, intervenendo alla presentazione del libro di Bruno Vespa.

18.45 – Casini: “Questo governo è un miracolo”. ”Facciamo un governo al più presto, se riusciamo a fare questo governo Monti è un miracolo: trovare un’intesa tra le forze politiche opposte in Parlamento è di per se un’impresa miracolosa”. Lo dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini,

18.23 – Alfano: “Consiglio a Monti di non privarsi di Gianni Letta”. ”Non abbiamo nessuna obiezione”. Risponde così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa, rispondendo ad una domanda se il PdL abbia della obiezioni alla presenza insieme con Gianni Letta anche di Giuliano Amato nel governo Monti, al quale il segretario del Pdl ha comunque consigliato “di non privarsi” dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “E’ una prerogativa che spetta al premier incaricato e a Napolitano che firma il decreto. Se posso dare un consiglio spassionato a Monti io non mi priverei mai di una persona come Gianni Letta che ha un così alto senso delle istituzioni e dello Stato” ha detto Alfano.

18.25 – Monti scioglierà la sua riserva domani alle 11. A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti ha chiesto udienza al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per domani mattina, intorno alle 11, per sciogliere la riserva.

18.13 – Vertice Gianni Letta – Casini – Fini alla Camera. Si è concluso da pochi minuti un vertice alla Camera tra Gianni Letta, Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini. Al centro del colloquio tra il sottosegretario uscente, il leader dell’Udc e il presidente di Montecitorio, secondo quanto si apprende, il tema della presenza di rappresentanti politici all’interno del governo di Mario Monti. Di Letta si è parlato come possibile vicepremier. Secondo fonti parlamentari della maggioranza, si sarebbe discusso dell’ipotesi di un ingresso di Letta e Giuliano Amato nel governo Monti. Secondo le ultime indiscrezioni, si torna a parlare di Letta come possibile vicepremier, ma resterebbe ancora il no da parte del Pd. All’incontro era presente anche il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa.”Mi sembra di sì, stiamo andando bene” ha detto Casini rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se sia ottimista sulla riuscita del tentativo di Mario Monti.

18.01 – Monti incontrerà  la stampa alle 19.45. Mario Monti incontrerà i giornalisti a Palazzo Giustiniani intorno alle 19,45. E’ quanto riferiscono fonti vicine al premier incaricato. A quanto pare, quindi, è improbabile che il senatore a vita salga stasera al Colle per sciogliere la riserva e leggere la lista dei ministri: un incontro dedicato a questi argomenti, infatti, richiederebbe almeno un’ora. Mario Monti, comunque, sta limando la lista dei ministri e domattina potrebbe salire al Colle.

17.50 – Marcegaglia: “Partiti non creino problemi”. La leader degli industriali, Emma Marcegaglia, lancia “un appello ai partiti perchè non pensino solo ai loro calcoli elettoralistici ma abbiamo grande senso di responsabilità”, a fare in modo che al presidente del Consiglio incaricato Mario Monti”in questo momento di emergenza non vengano creati problemi”. Perché, dice Emma Marcegaglia dopo l’incontro delle parti sociali con Monti, “è un momento di emergenza e per superare questa emergenza bisogna fare in fretta queste riforme”.

17.01 – Camusso: “Monti vuole metodo di confronto con le parti sociali”. “Il presidente incaricato ha detto di volere un metodo di confronto con le parti sociali”. Lo rende noto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell’incontro delle consultazioni delle parti sociali da parte del presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. Camusso ha detto di essere “in attesa che si concluda l’iter per la formazione del governo e dei contenuti ” dell’azione che è stata definita solamente in termini di metodo.

16.50 – Malavasi: “Squadra di Monti quasi pronta”. ”Monti è quasi pronto con la lista dei ministri e sicuramente ha un forte e convinto appoggio della politica. Punta a costituire un governo con un orizzonte temporale che è fine legislatura, che possa guardare oltre la temporaneità. Ha detto che è quasi pronto e che punta ad un forte sostegno del Parlamento”. Lo ha detto il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, al termine dell’incontro con il premier incaricato, sottolineando che quanto alla possibilità di ingresso di politici nel governo, il Professore “ha solo detto i suoi desideri”.

16.49 – Marcegaglia smentisce suo ingresso nel governo Monti. “Il mio nome non compare nella lista di Mario Monti”: è quanto dichiarato alla stampa la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo la fine della consultazione col premier incaricato. ”Supportiamo fortemente la nascita di questo governo, perché per noi è l’ultima chance per tornare ad essere credibili” ha continuato Emma Marcegaglia al termine dell’incontro delle parti sociali con il premier incarico Mario Monti, il quale – ha annunciato il presidente di Confindustria – “ci ha detto che vuole creare velocemente un governo per far uscire l’Italia dall’emergenza”.

16.48 – Monti potrebbe presentare la sua squadra già stasera. Il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti potrebbe sciogliere la riserva già stasera e portare la lista dei ministri o stasera stessa o al massimo domani mattina. Fonti parlamentari riferiscono che, pur restando ancora alcuni nodi da sciogliere, tra cui quello ormai noto della presenza di alcuni esponenti politici nell’esecutivo (sono stati fatti i nomi di Gianni Letta e Giuliano Amato), l’urgenza di stringere i tempi è ormai ineludibile. Anche di questo avrebbero parlato durante il loro colloquio al Quirinale il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio incaricato, entrambi preoccupati per l’andamento dei mercati finanziari. A quel punto la fiducia ci potrebbe essere già giovedì, in entrambe le Camere: al mattino al Senato e al pomeriggio alla Camera.

16.45 – Bonanni: “Raggiunta intesa Monti-parti politiche”. ”Monti ci ha detto che ha raggiunto un’intesa con le principali forze politiche in modo da avere una consistente forza parlamentare che lo appoggia e che rapidissimamente sarà in grado di presentare la lista dei ministri”. Lo ha detto il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni al termine dell’incontro con Monti.

16.38 – Bonanni (Cisl): “Serve un patto con le parti sociali”. Terminata la consultazione col premier incaricato Mario Monti, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ha sottolineato che serve “un patto con le parti sociali”.

16.35 – Toto ministri, si rafforza ipotesi Monti ad interim al Tesoro. Resistono, per ora, i ‘veti incrociati’ di Pd e Pdl sui nomi di Giuliano Amato e Gianni Letta, nonostante le pressioni che arrivano dai palazzi istituzionali. Il Pdl ha spiegato al premier incaricato che il partito non accetta alcun veto nei confronti di suoi esponenti: quindi – questo il ragionamento – se nell’esecutivo siederà Amato ci dovrà essere anche Letta, altrimenti il Pdl ‘sposa’ la linea di un governo tutto ‘tecnico’. Oggi, riferiscono fonti parlamentari del Pdl, si è rafforzata l’ipotesi di un interim di Mario Monti all’Economia, con la nomina di quattro viceministri al dicastero di via xx settembre (Bilancio, Finanze, Tesoro e Partecipazioni statali). Nei giorni scorsi era circolata anche l’ipotesi di Guido Tabellini.

16.30 – Le linee del vertice Pdl. Se nel governo Monti ci sarà Giuliano Amato, il Pdl chiede che ne faccia parte anche Gianni Letta. E’ questa la linea emersa nel corso del vertice del partito a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi e anticipata poco prima dal segretario del Pdl Alfano e i capigruppo al premier incaricato Mario Monti. Se sulla candidatura del sottosegretario alla Presidenza dimissionario fosse posto un veto dal Pd oppure dal Terzo Polo, spiegano alcuni dirigenti pidiellini, il Pdl farà lo stesso con Amato, considerato dagli uomini del Cavaliere, non un tecnico ma un politico.

16.25 – Grillo: “Siamo al colpo di spread”. “Il colpo di spread al posto del vecchio colpo di Stato. Nessuno spargimento di sangue, nessuna manifestazione di piazza o autunno caldo”. Beppe Grillo ironizza sulla situazione politica e poi esprime un giudizio severo: “Nessuno rimpiange Berlusconi, ma tutti dovremmo rimpiangere la democrazia. Se il Parlamento è composto da nominati da pochi segretari di partito, il professor Monti è stato eletto dallo spread. Se i mercati dovessero ricredersi sul suo conto, se si dimostrasse troppo tenero con i contribuenti, sarebbe sufficiente un nuovo colpo di spread per scatenare il terrore negli italiani. Et voilà, un altro tecnico che più tecnico non si può giurerebbe da Napolitano”…

16.18 – Donadi (Idv): “Con Letta continuerebbe berlusconismo”. “Non faremo nessun nome a Monti. Non è un modo per prendere le distanze dal premier incaricato. Anzi, è semplicemente una questione di coerenza con le nostre premesse e cioè: quanto piu questo governo è tecnico, tanto meglio è per tutti”. Lo sottolinea il capogruppo alla Camera dell’Idv, Massimo Donadi. Quando gli chiedono di commentare l’ipotesi di un ingresso di Gianni Letta nel nuovo esecutivo, Donadi taglia corto: “Sono giorni che lo diciamo chiaramente. Letta è stata l’ombra di Berlusconi per 20 anni, pensare di superare il berlusconismo con Gianni Letta…”.

16.12 – Incontro a Montecitorio tra Maroni e Franceschini. Incontro a Montecitorio tra Dario Franceschini e Roberto Maroni. Il capogruppo alla Camera del Pd ha incrociato l’ex ministro leghista davanti alla tabaccheria della Camera: i due parlamentari si sono fermati a parlare alcuni minuti.

16.11 – Concluso vertice Pdl a Palazzo Grazioli. Hanno lasciato poco fa la residenza romana di Silvio Berlusconi il sottosegretario uscente alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, i capigruppo alla Camera e al Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano e gli altri esponenti del Pdl che hanno incontrato il presidente del Consiglio dimissionario Silvio Berlusconi per riferire quanto emerso dalla riunione con Mario Monti.

16.10 – Lupi (Pdl): “Spread testimonia senso di responsabilità Berlusconi”. ”Quello che sta accadendo sui mercati e l’andamento dello spread confermano il grande senso di responsabilità dimostrato in questi giorni dal presidente Berlusconi e dalla maggioranza impegnata oggi nel sostenere, lealmente, il tentativo del professor Monti”. Lo afferma in una nota Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera. “Sono convinto che con il passare del tempo e con l’abbassarsi dei toni del dibattito emergerà in maniera ancora più chiara la verità – sottolinea Lupi – e cioè che il nostro Paese è oggetto di una speculazione che sta colpendo anche altri, in primis la Francia. E sono sicuro che emergerà anche l’ottimo lavoro fatto dall’esecutivo guidato dal presidente Berlusconi per affrontare la crisi economica”.

15.58 – Orlando (Idv): “Nessun Letta nel nuovo esecutivo”. “Se nel Governo tecnico ci fosse un Letta, sia che si chiami Gianni oppure che si chiami Enrico, noi diremmo no. Perché, in entrambi i casi, sarebbe un politico, mentre noi abbiamo bisogno di avere un vero Governo tecnico che affronti l’emergenza in corso”. Lo ha detto Leoluca Orlando, portavoce dell’Italia dei Valori, oggi al programma di Radio2  ‘Un Giorno da Pecora’. “Col senatore Monti siamo rimasti che ci farà conoscere la squadra di Governo: noi decideremo in base a quella squadra”, ha aggiunto Orlando.

15.45 – La Russa: “Governo può nascere venerdì? Lavoriamo per quello”. “Noi lavoriamo per quello, secondoquanto deciso dall’Ufficio di presidenza del Pdl”. Lo afferma il coordinatore del partito Ignazio La Russa, lasciando palazzo Grazioli al termine di un vertice dello stato maggiore del Pdl con il premier dimissionario Silvio Berlusconi e rispondendo a chi gli chiede se il nuovo esecutivo possa ottenere la fiducia entro venerdì. A chi gli chiede se Gianni Letta possa essere nominato vicepremier, La Russa risponde: “Noi abbiamo parlato chiaro”.

15.15 – Riprese consultazioni di Monti. Sono riprese pochi minuti fa a Palazzo Giustiniani le consultazioni per la formazione del nuovo governo da parte del presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti. Il senatore a vita, dopo un colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta incontrando adesso le parti sociali. A Palazzo Giustiniani sono presenti i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Al tavolo anche la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia e il numero uno dell’Abi, Giuseppe Mussari.

15.13 – Monti di nuovo a Palazzo Giustiniani. Il Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, è rientrato a Palazzo Giustiniani, di ritorno dal Quirinale, per riprendere le consultazioni. I primi ad essere ricevuti saranno i rappresentanti delle parti sociali.

15.05 – Terminato incontro Napolitano-Monti. E’ terminato al Quirinale il colloquio fra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. L’incontro è durato circa novanta minuti, al termine nessuna dichiarazione. Monti ha già lasciato il Colle.

14.52 – Van Rompuy: “Ok a Monti ma è niente senza maggioranza”. Il premier incaricato Mario Monti è “una persona brillante, ma questo non significa niente se non ha una maggioranza in parlamento che lo sostiene”: così il presidente Ue Herman Van Rompuy, a Bruxelles, durante una conferenza al Lisbon council.

14. 48 – Imprese, convinto sostegno a Monti. Le associazioni delle imprese, conuna posizione comune, garantiscono “forte sostegno, un appoggio forte e convinto” al presidente del Consiglio incaricato Mario Monti, al quale indicheranno “l’urgenza dei tempi, la necessità di essere rapidi”. Lo ha indicato il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, dopo un incontro informale tra tutte le associazioni del mondo imprenditoriale, da Confindustria a Abi, Ania, Rete Imprese e alleanza Coop. Le associazioni del mondo imprenditoriale, inoltre, presenteranno oggi al presidente del Consiglio incaricato Mario Monti le proposte del “Manifesto delle imprese” che nelle scorse settimane era già stato presentato al governo Berlusconi. Contiene proposte, in cinque punti, che gli imprenditori considerano ancora attuali e “perfettamente coerenti con gli impegni europei”. Lo ha riferito il presidente di turno di rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, dopo un incontro informale tra i leader delle associazioni delle imprese.

14.30 – Landini (Fiom): “No a ritocchi su pensioni”. “Per quanto riguarda le pensioni credo che i lavoratori in questi anni abbiano già dato e quindi non credo che sia accettabile toccare le pensioni di anzianità tanto più che siamo già a 41 anni e mezzo di durata”. Lo ha detto il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a Termoli dove ha incontrato i vertici regionali del sindacato.

14.24 – Leone (Pdl): “Monti attui agenda Berlusconi”. ”Il Governo Monti deve soprattutto attuare i 39 punti concordati da Berlusconi con la Ue, bisogna dargli il tempo necessario. E’ irragionevole dire che il nuovo governo deve essere a termine, così come non è da condividere la tesi di chi vorrebbe che giungesse comunque alla fine della legislatura”. Lo afferma il vocepresidente della Camera Antonio Leone.

14.06 – Di Pietro: “Fiducia a Monti al più presto”. “Riteniamo che, con il dramma economico che sta coinvolgendo il nostro paese, al più presto ci sarà il nuovo governo meglio è. Idv vuole essere responsabile econsentire che il governo Monti si installi, perciò gli daremo il voto di fiducia perché il governo ci sia. Poi però vogliamo vedere la qualità e la capacità che avrà di rappresentare l’Italia al meglio, questo lo vedremo. Noi vorremmo aiutarlo a farlo al meglio”. Lo ha detto il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, intervistato al Tg1. “Finita l’emergenza economica – ha aggiunto Di Pietro – e dopo aver cambiato la legge elettorale, bisogna ridare la parola agli elettori per evitare che ci sia una menomazione della democrazia”. Di Pietro ha sottolineato che tra Idv e Pd “non ci sono distinguo. E’ meglio – ha sostenuto – un governo Monti che Berlusconi, è evidente. A Monti diciamo: ‘facci conoscere le leggi che vuoi fare e le valuteremo nel merito’. Sono le stesse cose che dice il Pd, anche se con sfumature diverse, io lo diro’ in dipietrese meno in italiano, il Pd lo dira’ in modo piu’ forbito ma alla fine diciamo le stesse cose”.

14.05 – Cota: “Andranno avanti le alleanze scelte dagli elettori”. ”Le alleanze che sono state validate e scelte dagli elettori andranno avanti”, per esempio in Piemonte “non ci saranno problemi”: lo detto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota (Lega Nord), commentando i rapporti esistenti fra Carroccio e Pdl. “La Lega – ha aggiunto Cota in un’intervista al Tg1 – ha dimostrato proprio la sua coerenza e affidabilità dicendo, anche in questo contesto” che vuole che “i governi siano eletti, non imposti. Per quanto riguarda le prossime scadenze – ha concluso Cota – si vedrà”.

13.57 – Dopo consultazione, vertici Pdl da Berlusconi. Dopo le consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti a palazzo Giustiniani, la delegazione del Pdl, guidata da Angelino Alfano, si è recata a palazzo Grazioli per incontrare Silvio Berlusconi. Questa mattina il premier dimissionario ha ricevuto anche il deputato pidiellino Antonio Martino, contrario all’appoggio al governo Monti. In via del Plebiscito sono presenti al momento il segretario del Pdl, i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il vice capogruppo del Pdl palazzo Madama, Gaetano Quagliariello. Sono arrivati anche i coordinatori nazionali di via dell’Umiltà Denis Verdini e Ignazio La Russa.

13.54 – Berlusconi: “Sostegno a Monti per responsabilità”. Siamo pronti a sostenere un governotecnico per senso di responsabilità nei confronti del Paese. E’ il ragionamento che Silvio Berlusconi avrebbe esposto a chi lo ha incontrato in queste ore. Il premier uscente si sarebbe detto “amareggiato” nei confronti di coloro che hanno fatto mancare la maggioranza al centrodestra alla Camera: hanno tagliato la corda quando eravamo tutti insieme in una cordata – avrebbe detto – facendoci precipitare. Sono degli irresponsabili anche perchè non c’è possibilità di un governo senza l’appoggio del centrodestra. Il Cavaliere avrebbe sottolineato tra l’altro che lo spread è aumentato dimostrando che il problema non era il governo Berlusconi ma che sotto attacco è l’Italia.

13.51 – Monti da Napolitano al Quirinale. Il presidente incaricato Mario Monti è al Quirinale per un colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

13.33 – Lombardo: “Monti lavorerà serenamente fino al 2013”. “Monti ha tutto il diritto di scegliere un governo di tecnici e pretendere che possa serenamente lavorare fino alla scadenza della legislatura. L’Mpa ha anticipato che voterà la fiducia al nuovo esecutivo senza alcuna condizione fino a quando non si chiuderà questa stagione di crisi, poi valuteremo, ragioneremo sul suo operato anche in base a quanto fatto per il mezzogiorno”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana e leader dell’Mpa Raffaele Lombardo.

13.31 – Vertici Pdl da Berlusconi a Palazzo Grazioli. Terminate le consultazioni con il Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, la delegazione del Pdl si è recata a Palazzo Grazioli per incontrare Silvio Berlusconi. In mattinata il premier dimissionario aveva incontrato anche l’ex ministro Antonio Martino, contrario all’appoggio al Governo Monti. Martino, insieme a Rotondi, è stato l’unico a esprimersi in modo contrario rispetto alla linea decisa dall’Ufficio di presidenza di sabato sera. A Palazzo Grazioli sono presenti al momento il segretario del Pdl, Angelino Alfano, i capigruppo di Camera e Senato, Cicchitto e Gasparri e il vice capogruppo del Pdl a Palazzo Madama, Gaetano Quagliariello. Sono giunti anche i coordinatori Verdini e La Russa.

13.16 – Van Rompuy: “Per Monti crescita e riforme sono cruciali”. Per Monti, che il presidente dell’Ue Herman Van Rompuy conosce bene essendo stato uno dei suoi consiglieri, “crescita e riforme sono cruciali”. Lo ha assicurato lo stesso Van Rompuy durante un intervento a Bruxelles.

13.12 – Fini: Un errore la provocazione di Bocchino. La provocazione di Italo Bocchino secondo il quale Monti potrebbe presentarsi candidato premier nel 2013 di una ipotetica alleanza Terzo Polo-Pd non è piaciuta a Gianfranco Fini.Parlando ai suoi il leader di Fli ha definito “un errore” le parole di Bocchino ed ha ricordato infatti che proprio ieri alla radio aveva sostenuto che il governo Monti nasce per affrontare la grave emergenza. “Il governo Monti se nascerà, e nascerà – sono state le sue parole – non deve vincere le elezioni ma affrontare una grave emergenza”.

13.02 – Pd sale al Quirinale: “No ai politici nel governo”. “Il segretario del Pd Pierluigi Bersani, dopo l’incontro con il premier incaricato Mario Monti, è salito al Quirinale per riferire dell’andamento del colloquio. Il Pd conferma il suo pieno e convinto appoggio al nuove esecutivo ma conferma il no all’ingresso di politici nella squadra e si mostra molto preoccupato per l’allungamento dei tempi nella formazione del governo soprattutto in considerazione dell’andamento dei mercati finanziari. Dal colloquio con Monti gli esponenti Pd avevano tratto l’impressione che il professor intendesse insistere sui nomi di Gianni Letta e Giuliano Amato, ma per il Pd il no ai politici resta.

12.54 – Alfano: “Tentativo Monti destinato a buon esito”. ”Stiamo lavorando come auspicato da Berlusconi per il bene dell’Italia e nell’interesse nazionale. Pensiamo, alla luce dei fatti, che il tentativo del professor Monti di formare un governo possa andare a buon esito”. Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha annunciato il risultato della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti.

12.31 – Quagliarello: “Monti assicuri che non si candiderà”. “L’irresponsabilità di certe dichiarazioni avventate, tardivamente derubricate a provocazione, potrà essere sanata da una rassicurazione del presidente incaricato di non essere disponibile all’ipotesi prospettata. Il presidente incaricato troverà i tempi e i modi più opportuni per fornirla. Resta incredibile che all’indirizzo del PdL vengano rivolti inviti alla responsabilita’ da parte di chi in un momento del genere si mette a lanciare ‘provocazioni’ dalle colonne del Corriere della Sera”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato.

12.22 – Ue: “Aspettiamo di lavorare con Monti”. “La palla è nel campo di Monti, spetta a lui giocarsela”, la Commissione “aspetta di lavorare con lui e la sua squadra”. Lo ha affermato il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn.

12.19 – Consulente Merkel: “Italia vicino a rischio sistema”. La situazione del debito italiana “sta diventando davvero seria, credo che ci stiamo avvicinando ad una sorta di crisi sistemica che ricorda il 2008”. L’allarme arriva da Peter Bofinger, uno dei ‘saggì consulenti del cancelliere tedesco Angela Merkel, in un’intervista a Bloomberg Television.

12.10 – Aibe: “Sui mercati vero disastro se Monti fallisse”. “Se il tentativo di Monti non dovesse avere successo, allora veramente l’atteggiamento della comunità finanziaria internazionale sarebbe un vero disastro”. Lo afferma Guido Rosa, presidente di Aibe, l’Associazione italiana banche estere, in occasione dell’assemblea annuale in corso a Milano. Rosa si dice anche “convinto che il professor Monti possa farcela nell’enorme lavoro che lo attende, perché la speranza di crescita possa riaprirsi non solo sul contenimento del debito concordato ma anche dalla rimozione di tutte le inadeguatezze pubbliche strutturali che frenano e hanno retrocesso l’Italia in tutte le classifiche in considerazione”.

11.58 – Matteoli: “Spread prova non responsabilità di Berlusconi”. “Naturalmente non gioiamo dell’andamento negativo dei mercati ma è prova che quanti addossavano colpe al governo Berlusconi e alla sua credibilità abbia solo cercato un caprio espiatorio e di speculare per fini politici”. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli. “Non aveva responsabilità Berlusconi come non ne ha Monti ma aver fatto credere che quest’ultimo avesse la bacchetta magica per invertire la tendenza della Borsa e che possa ancora averla è una pia illusione”, aggiunge.

11.47 – Tremonti: “Ho interrotto ogni attività politica”. Un minuto dopo le dimissioni del governo ho interrotto ogni tipo di attività politica, tanto istituzionale quanto personale. Non un atto, non una parola. Riprenderò a parlare ed agire quando ne sarà il tempo. Non ora”. Così il ministro dell’economia Giulio Tremonti.

10.54 – Capezzone (Pdl): “Fli gioca a sfascio”. “Quando manca meno di un’ora all’incontro con il Presidente incaricato Mario Monti della delegazione del Popolo della Libertà, che è seriamente impegnato a giungere ad una soluzione positiva della crisi, constatiamo che il vicepresidente di Fli Bocchino ha dichiarato al Corriere della Sera che esisterebbe l’intenzione di una candidatura elettorale Monti come guida di una coalizione Pd-Terzo Polo. Se queste sono le basi e le intenzioni politiche, diciamo con chiarezza che il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio. La posizione del Popolo della Libertà è dunque netta: mentre il Capo dello Stato cerca di condurre in porto una delicata intesa politica, mentre il Pdl e il centrodestra hanno agito e agiscono con massima responsabilità, c’è – di tutta evidenza – chi gioca allo sfascio”. Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.

10.50 – Napolitano: “Viviamo giorni complessi e impegnativi”. “Nonostante siano giorni così complessi e impegnativi quelli che stiamo vivendo ho voluto confermare questo appuntamento pubblico al Quirinale” con i ‘nuovi italiani’. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Gli immigrati, i loro figli che diventano cittadini italiani e “fanno parte dell’Italia e rappresentano una grande fonte di speranza, contribuiscono a darci l’energia vitale di cui abbiamo bisogno. Non comprenderlo significa non saper guardare alla realtà. Senza questi ragazzi il nostro Paese sarebbe più vecchio e avrebbe meno possibilità”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando al Quirinale i ragazzi che hanno scelto la cittadinanza italiana nel 150/o dell’Unità nazionale.

10.48 – Paniz: “Berlusconi ha ancora molto da fare”. ”Non credo che finisca qui. Berlusconi costituisce un complesso di ideali senza tempo e credo possa dare ancora molto: andrei molto piano a darlo per morto”: lo ha detto Maurizio Paniz (Pdl) nel corso di ‘Coffee Break’, su LA7.  “Le sue dimissioni sono state un gesto d’amore per l’Italia”. Poi sulle udienze che attendono l’ex premier: “Credo che uscirà trionfalmente dalle ultime vicende penali”. Infine: “Berlusconi non è morto, risorgerà non da Presidente del Consiglio ma in un ruolo che gli deriva dalla sua personalità da numero uno”.

10.36 – Bocchino: “Spread colpa di indecisione su Monti”. ”La reazione incerta dei mercati, così come lo spread che supera i 500 punti, è dovuta anche all’indecisione e alle dichiarazioni irresponsabili di chi non è convinto del sostegno a Monti. Noi abbiamo un’unica soluzione per uscire dalla crisi e salvare il Paese: dare a Monti la possibilità di fare il governo e presentare il suo programma”. Lo ha detto il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.  “E’ chiaro – aggiunge – che tutti dovranno assumersi la responsabilità di sostenere questo esecutivo, ma è altrettanto chiaro che i mercati giudicheranno anche il tipo di fiducia che i partiti daranno a Monti”. “Fli e il Terzo Polo sosterranno il governo senza se e senza ma, oltre a dare la disponibilità a far parte dell’esecutivo qualora il presidente del Consiglio incaricato decidesse di chiedere ai partiti di entrare con delle figure politiche”, continua Bocchino.”Se vogliamo ribaltare la situazione bisogna sporcarsi le mani e non è accettabile la posizione di chi sta con un piede dentro e l’altro fuori solo per capire se questo esecutivo sarà in grado di fare quello per cui è stato chiamato”, conclude.

10.30 – Bersani: “Abbiamo incoraggiato Monti a proseguire”. “C’è stato uno scambio di idee su un piano programmatico per un Governo di autorevole e forte caratura tecnica, non per sostenere meno, ma per sostenere meglio e consegnare a ogni parlamentare il compito di un impegno convinto”. Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine delle consultazioni del suo partito (l’incontro è durato 52 minuti) con il Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti. Bersani ha anche sottolineato la volontà del Partito democratico di “organizzare un percorso per costruire qualche urgente riforma. Abbiamo incoraggiato il Professor Monti a proseguire con determinazione, con rapidità, ma non abbiamo posto limiti di tempo”. Oltre all’emergenza, per Bersani il governo Monti deve occuparsi anche di misure strutturali, come “la riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma dei regolamenti parlamentari”.

10.16 – Briguglio (Fli): “Bossi è sicuro che opposizione sia giusta?”. La Lega va all’opposizione dopo 3 anni e mezzo di governo. Il bilancio è un fallimento: il federalismo è morto, i ministeri al Nord sono finiti nella farsa, i barconi con gli immigrati continuano ad arrivare, a Milano il Carroccio è finito nella polvere insieme alla Moratti. E’ vero, Maroni ha dato buona prova nella lotta alla criminalità organizzata, ma con lui i poteri criminali hanno penetrato il Nord stipulando alleanze e affari con pezzi del ceto imprenditoriale, politico e amministrativo. Insomma un disastro attestato dalle incursioni rabbiose dei militanti su Radio Padania, dai congressi decisi a tavolino, dalle contestazioni a Bossi, dalla caduta nei sondaggi. Sono sicuri Bossi, Maroni, Calderoli che la via dell’opposizione solitaria nel momento in cui dovrebbero assumersi le proprie responsabilità è la strada giusta per fare dimenticare il fallimento storico al governo del Paese?”. E’ quanto dichiara Carmelo Briguglio, vice presidente vicario dei deputati di Fli.

09.39 – Partito democratico ricevuto da Monti. Sono riprese con il Pd le consultazioni del premier incaricato, Mario Monti. Della delegazione democratica fanno parte il segretario Bersani ed i due capigruppo Finocchiaro e Franceschini. Prima dell’incontro con Monti, i dirigenti Pd hanno avuto una breve riunione al Senato.

09.31 – Monti arrivato a Palazzo Giustiniani. Il Presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, e’ appena arrivato a Palazzo Giustiniani, dove oggi si terranno le consultazioni di Pd, Pdl, parti sociali e rappresentanze istituzionali di donne e giovani.

09.05 – Alemanno: “Il futuro del partito è con Terzo Polo”. “Adesso il Pdl e il Terzo Polo possono ragionare insieme nell’ottica di una rinnovata prospettiva all’interno del centrodestra”. E’ quanto afferma, in un’intervista al Mattino, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “In questi anni abbiamo assistito ad una degenerazione del bipolarismo”, rileva Alemanno, secondo cui “è venuta l’ora di fermarsi a ragionare sui programmi, sui valori, per riflettere in una prospettiva significativa di uno schieramento nel quale possono ritrovarsi tutti insieme: dalla Destra di Storace al Pdl, al Terzo Polo”. Per Alemanno il governo tecnico “può essere un’occasione privilegiata perché anche nel centrodestra ci sia una sorta di decantazione. C’è spazio e tempo per sviluppare il ragionamento che Alfano ha già cominciato in direzione di una Costituente popolare. Possiamo dare vita ad un laboratorio politico che in un clima più disteso ci porti verso il 2012 o il 2013 a ragionare fuori da personalismi e pregiudiziali. Poi Fini e Casini faranno le loro scelte”. Con Gianfranco Fini, aggiunge, “potremo ragionare di un accordo all’interno del centrodestra, ma non ritengo in uno stesso partito politico”. La Lega, sostiene Alemanno, “si trova di fronte a un bivio: può diventare un maturo partito regionale, legato ad interessi territoriali senza mettere però in discussione l’unità nazionale, o può continuare a coltivare tendenze populiste verso il secessionismo, allontanandosi sia dal popolarismo europeo sia da un centrodestra che non può non essere radicato nei colori del tricolore e della nazione. In gioco – sottolinea – c’è la riproposizione dell’alleanza con la Lega. Ma fin quando loro continueranno a chiamarsi ‘Lega Nord per l’indipendenza della Padania’ è difficile che cambi qualcosa”.

08.47 – Reguzzoni: “Disponibili a valutare provvedimenti”. “Siamo disponibili a valutare i provvedimenti caso per caso”. Lo afferma sul Governo Monti il Presidente dei deputati della Lega, Marco Reguzzoni, al telefono con Belpietro su Canale 5. Lega e Pdl nel 2013 ancora insieme? “Vedremo. Il 2013 è molto lontano”. Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, a ‘la telefonatà. L’esponente del Carroccio ha negato dualismi con Roberto Maroni per la guida dei deputati del Carroccio: “Hanno cercato di far litigare me e Maroni in questi anni e non ci sono riusciti. Noi non siamo gente attaccata alle poltrone, nè che litiga. Non sono così io non lo è Maroni. Questo problema non c’è e non ci sarà”. Su Bossi, Reguzzoni ha detto: “E’ il segretario federale, è il leader irrinunciabile e lo sarà per il prossimi 100 anni”.

08.43 – La Russa: “Monti pensi solo all’emergenza e Fini si dimetta”. “Così come oggi per senso di responsabilità premiamo il tasto verde per questo governo, non appena sarà finita l’emergenza spingeremo quello rosso”. Lo dice Ignazio La Russa a ‘Repubblicà. A Monti, spiega il ministro dimissionario, il Pdl porrà la condizione che sia un governo tecnico: “Deve quindi limitarsi a contrastare il difficile momento economico” e “non deve durare un minuto di più della necessità di affrontare l’emergenza”. Tra le altre cose, per La Russa, se Fini vulle davvero “ragionare sul futuro” del centrodestra “l’unico segnale che deve dare sono le sue dimissioni”.

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