Nel Sud è ”emergenza giovani: due su tre sono a spasso”, ossia senza un’occupazione, e oltre il 30% dei laureati under 34 non lavora e non studia. A lanciare l’allarme è il Rapporto Svimez 2011 sull’economia del Mezzogiorno, che verrà presentato il prossimo 27 settembre, le cui anticipazioni sono state rese note oggi.

“Nel 2010 – si legge nello studio – il tasso di disoccupazione nel Sud è stato del 13,4% (contro il 12% del 2008), più del doppio del Centro-Nord (6,4%, ma nel 2008 era il 4,5%). Se consideriamo tra i non occupati anche i lavoratori che usufruiscono della Cig e che cercano lavoro non attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione corretto salirebbe al 14,8%, a livello nazionale, dall’11,6% del 2008, con punte del 25,3% nel Mezzogiorno (quasi 12 punti in più del tasso ufficiale) e del 10,1% nel Centro-Nord.

L’occupazione è in calo in tutte le regioni meridionali, con l’eccezione della Sardegna. Particolarmente forte è la diminuzione in Basilicata (dal 48,5 al 47,1%) e Molise (dal 52,3 al 51,1%). Valori drammaticamente bassi e in ulteriore riduzione – segnala la Svimez – si registrano in Campania, dove lavora meno del 40% della popolazione in età da lavoro, in Calabria (42,2%) e Sicilia (42,6%). Il tasso d’occupazione si riduce anche nelle regioni del Centro-Nord con l’eccezione di Valle d’Aosta, Friuli e Trentino Alto Adige, che presenta il valore più alto (68,5%). Particolarmente intensa è la flessione in Emilia Romagna (-2,8 punti percentuali, dal 70,2% al 67,4%) e in Toscana (dal 65,4 al 63,8%).

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