Il Pd non cambia mai. Dopo la fiammata di entusiasmo per la vittoria alle amministrative e nei referendum, il cui merito peraltro compete in gran parte ad altri, tutto torna come prima.
La proposta di abolire le Province viene in pratica bocciata, con due brillanti risultati: il mancato risparmio e l’aver salvato il governo da una grave sconfitta. Sulla legge elettorale la proposta di ben due referendum si scontra con la linea ufficiale di cambiare legge per via parlamentare, quando peraltro non esiste una proposta unitaria. Quanto alla questione morale… “nel Pd il problema non esiste”.
Attenzione, ultimo avviso
Quando capirà il Pd
che la pacchia ormai finì?
Vengon fuor da un labirinto
ben convinti d’aver vinto
referendum non voluti
e elezioni. Molto astuti
fingon d‘esser stati bravi.
“Ma, Bersani, dove andavi
senza Sel e movimenti?
Candidati ahimé perdenti
furon scelti dal partito
dove con un plebiscito
fu battuto il Cavaliere.
Sol delle primarie vere
han portato alla vittoria
della qual vi fate gloria!”
Ovvio, perse dal partito.
A entusiasmo ormai sbollito,
son tornati i vecchi errori:
fot…si degli elettori
e dar spazio alle congreghe
sempre immerse nelle beghe
per questioni di potere
e di sedie ove sedere.
Le province costan troppo,
vanno tolte… “C’è un intoppo.
Ne sarebbero scontenti
i felici presidenti,
ciascun con la bella corte…”.
“Prima di mandarle a morte
il problema va studiato…”.
E il risparmio è rimandato.
Cambiar legge elettorale?
Referendum, è normale.
“Non il tuo, va bene il mio…”.
“No! Col tuo si va a schifio!”
“Referendum? Che caz…!
Va la soluzion trovata
coinvolgendo il Parlamento…”.
Ma le soluzion son cento
e il porcellum resterà,
oggi e nell’eternità.
Poi c’è la question morale…
“Nel Pd tutto normale,
il problema non si pone…”.
Ma ogni giorno va in prigione
il sodal di quello o questo,
mentre chi sembrava onesto,
per lo meno a prima vista,
di un pm è in una lista.
Senatori e Deputati:
“Non si tratta di peccati!”
Deputati e Senatori:
“Sono semplici favori!”
Qui non è cambiato nulla
con l’élite che si trastulla
assai autocompiaciuta
e all’interno solo scruta,
senza mai guardare fuori.
Attenzione! Gli elettori
non son più così pazienti:
viola, donne, movimenti,
precariato, gioventù
non ne posson proprio più
e se non cambia il partito,
il finale è garantito.
“Chi credeva d’aver vinto
si ritrova caro estinto!
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