Ecco la cronaca del 6 aprile

17.26 – Interrogazione Ue sul pericolo del pescato giapponese

Anche l’Unione Europea lancia l’allarme sul pesce proveniente dal Giappone. Guido Milana, vicepresidente della Commissione pesca del Parlamento europeo, ha presentato un’interrogazione al Consiglio Ue e al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. “Non c’è controllo della filiera del pesce in scatola – spiega Milana – Sulle etichette viene scritto dove viene confezionato, e basta”. Non dove viene pescato quindi. “In questi giorni la pesca in Giappone non si è fermata: è facile pensare che il prodotto invenduto sul mercato locale finisca nell’industria, che continua a confezionare”, aggiunge, “Ed il rischio è che tra un mese o due quel pesce arrivi sulle nostre tavole”.

16.13 – Iniziata iniezione di azoto liquido in reattore 1

E’ iniziata l’iniezione di azoto liquido nel reattore uno della centrale, per prevenire le possibili esplosioni di idrogeno. Ma l’operazione, ha chiarito la società che gestisce l’impianto, “non comporta un rialzo significativo della perdita di radioattività”.

14.51 – Anche la Russia sospende l’importazione di pesce dal Giappone

Dopo l’annuncio stamattina da parte dell’India, anche la Russia ha deciso di sospendere parzialmente l’importazione di cibo dal Giappone a causa dello sversamento di acqua radioattiva nell’oceano. Vietato l’ingresso al pesce e ai frutti di mare di 242 industrie di Honshu, principale isola giapponese. Lo ha annunciato il governo di Mosca.

14.16 – Il terremoto ha provocato lo spostamento di parte del fondale oceanico

Il sisma giapponese dello scorso 11 marzo, con una violenza di magnitudo 9.0, ha spostato di 24 metri verso sud-est la parte del fondale dell’oceano Pacifico più vicina all’epicentro. Il movimento sottomarino ha anche provocato lo slittamento di un limbo della penisola di Oshika – tra le più colpite – di 5,3 metri. Anche Honshu, l’isola principale dell’arcipelago giapponese, si è invece spostata di 2,4 metri. I dati sono stati diffusi dalla Guardia Costiera giapponese.

13.50 – Russia pronta a inviare nave ricicla scorie

La Russia restituisce il favore al Giappone. Come riporta il quotidiano Moskovskie Novosti, Mosca è pronta a inviare la nave Mughetto, costruita nel 2001 con fondi giapponesi per arginare lo scarico d’acqua radioattiva dei reattori dei sommergibili russi nel Pacifico. L’imbarcazione, che ricicla fino a 35 metri cubi di scorie liquide al giorno, potrebbe servire per ripulire l’acqua vicino alla centrale di Fukushima. Si attende adesso una risposta da Tokyo.

11.56 – La Tepco verserà più di 8mila euro alle famiglie costrette a evacuare

Ogni famiglia costretta a evacuare dalla propria abitazione fino a 20 chilometri dall’impianto sarà risarcita con un indennizzo iniziale di circa 8.300 euro. Direttamente dalle tasche della Tepco, la società che gestisce la centrale. Lo riferisce la tv pubblica giapponese, riportando un numero di interessati pari a 80mila persone.


09.29 – Bloccata fino a giugno l’installazione dei pannelli protettivi

L’elevata radioattività dei reattori impediscono di coprirli con speciali pannelli solari necessari per la protezione. Gli operai rischierebbero troppo. Lo riferisce l’agenzia di stampa Giapponese, basandosi su anonime fonti del Governo nipponico secondo cui i pannelli non saranno installati prima di settembre. Secondo la società che si occuperà dei lavori invece la copertura potrebbe iniziare a giugno e costerà circa 937 milioni di dollari.

09.08 – Possibile iniezione di azoto liquido nel reattore 1 per prevenire esplosioni

Neutralizzare le eventuali esplosioni del reattore uno con un’iniezione di azoto liquido. E’ questa la soluzione prospettata dalla Tepco – la società che gestisce la centrale di Fukushima – e che forse verrà applicata anche nei reattori due e tre.

05.25 – L’India blocca le importazioni alimentari dal Giappone

Il ministero della Sanità indiano ha annunciato la sospensione delle importazioni alimentari dal Giappone, per il rischio di elevata radioattività. Lo stop durerà almeno tre mesi, anche in base ai risultati delle analisi sui cibi giapponesi arrivati sabato scorso in India. Ancora prima, la stessa decisione era stata presa da Stati Uniti e Cina.

00.45 – Tappata la falla nel reattore 2

Dopo giorni di tentativi, tappata nella notte la falla aperta in una delle vasche di contenimento del reattore numero due. Una crepa di circa 20 centimetri di larghezza chiusa con una iniezione di silicato di sodio, meglio noto come “vetro solubile”. Da qui veniva fuori l’acqua radioattiva che si è infiltrata nel sottosuolo e riversata nell’oceano Pacifico.

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Tokyo, sisma di magnitudo 7.4
Tepco: “Nessun problema a Fukushima”

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