“Stavano passeggiando sulle Ramblas con i due figli, Aria, di 7 mesi, nel passeggino, e Alessandro, di 6 anni, che il padre teneva per mano. Il van è arrivato all’improvviso. Tutti d’istinto si sono chinati, come a proteggersi”. Pino Bruno, direttore della testata informatica Tom’s Hardware, riferisce il racconto di Martina, 28 anni, la moglie di Bruno Gulotta, 35enne di Legnano ucciso sulla Rambla il 17 agosto. L’uomo era il responsabile marketing del giornale di settore. In vacanza a Barcellona con la famiglia, ieri pomeriggio, quando il furgone ha falciato la folla, si è messo davanti ai figli ed è stato travolto. E anche se la Farnesina non ha ancora confermato, i colleghi hanno già espresso il loro cordoglio dopo avere ricevuto la notizia dalla compagna di Gulotta. Sul sito web dell’azienda è stato pubblicato un necrologio: “Oggi per noi è giornata di lutto. Ci stringiamo tutti con affetto alla compagna Martina e ai due figlioletti di Bruno”. Gulotta lascia due bambini di 5 anni e sette mesi.

“La notizia ci è giunta all’improvviso ieri sera nel clima spensierato della settimana di ferragosto”, si legge sul sito dell’azienda. “Il collega e amico Bruno Gulotta è stato travolto e ucciso da un infame terrorista nel cuore di Barcellona – continua la società – Era lì in ferie, insieme con la sua compagna e con i due figli. Aveva postato su Facebook le tappe del suo percorso e tutto sembrava procedere come uno si aspetterebbe da un viaggio di vacanza. Una foto da Cannes, una dalle Ramblas di Barcellona. E poi quello che nessuno si aspetta: la morte di un giovane uomo, padre e compagno di vita della madre dei suoi figli, Abbiamo passato la sera e la notte cercando di mantenerci lucidi, a comunicare ai colleghi e ai conoscenti più stretti la notizia e tutti mi chiedevano se fosse uno scherzo macabro o la realtà. E poi abbiamo iniziato a leggere le pubblicazioni dei giornali online che fanno a gara a raccogliere quante più notizie, foto o video di questo giovane italiano morto in un attentato terroristico a Barcellona”.

Il sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, ai microfoni di RaiNews 24 ha ribadito che “non c’è nessuna conferma ufficiale dalla Farnesina, ma è sicuro che il nostro concittadino sia morto”. Poi ha chiesto “rispetto per la famiglia di Bruno Gulotta“, che “era giovane e aveva un futuro davanti, che gli è stato stroncato”. “Le istituzioni sono a disposizione della famiglia in questo momento di dolore – ha aggiunto Fratus – Ho sentito il presidente della Regione Lombardia Maroni, il quale si è detto a disposizione per ogni necessità. Anche il Comune di Legnano, naturalmente, è a disposizione della famiglia”. Ai giornalisti che gli hanno chieste se sapesse qualcosa di più preciso sulla dinamica dei fatti e sui tempi per il riconoscimento ufficiale, il sindaco ha risposto: “C’è la polizia spagnola che sta svolgendo le indagini e sul riconoscimento dipende da tante situazioni in evoluzione”.

Il messaggio su Twitter – Il penultimo tweet di Gulotta è incentrato sul fenomeno dell’immigrazione islamica e sulla libera circolazione delle persone. Commentava un articolo dal titolo Libertarismo, diritto di muoversi e immigrazione islamica, definendolo una “lucida, razionale, apolitica analisi del fenomeno dell’immigrazione, da leggere a mente aperta”. Nell’intervento pubblicato da libertycorner.eu si sottolinea come “gli spazi di convivenza sono dei fragili prodotti culturali edificati da culture specifiche che si esprimono in consuetudini, modi di fare, regole di comportamento, forme di correttezza e di cortesia. L’arrivo in massa di persone ostili a questi ecosistemi sociali può portare rapidamente alla loro dissoluzione. Le comunità locali hanno dunque tutto il diritto di proteggere i propri habitat impedendo l’invasione da parte quei gruppi di persone incompatibili sul piano culturale. Occorre comprendere che ciò che caratterizza una società libera non è una determinata costituzione o legislazione, ma una cultura, condivisa intimamente dalla grande maggioranza degli abitanti, che rispetta l’individuo, la sua libertà e la sua proprietà“.

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