Era in città con la fidanzata e anche lui, come Bruno Gulotta, si trovava sulla Rambla quando un furgone lo ha travolto il pomeriggio del 17 agosto. Luca Russo è la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona. Venticinque anni, era originario di Marostica e abitava a Bassano del Grappa (Vicenza). Si era laureato in Ingegneria all’università di Padova. Era in vacanza nella città catalana insieme alla ragazza, Marta Scomazzon, che ha riportato fratture al piede e a un gomito, ma non è in gravi condizioni. I suoi genitori sono già partiti stamane per Barcellona. Ed è proprio lei a raccontare dall’ospedale che cosa è successo: “Stavamo camminando assieme – ha detto a sua zia Lucia, raggiunta dall’Ansa – poi ci è venuto addosso il pulmino: io sono caduta e mi sono accorta che Luca non c’era più, non l’ho più visto da quel momento, il suo corpo è stato spazzato via”.

Sulla pagina Facebook di Russo, l’ultimo post visibile è datato 15 giugno. Lì il giovane aveva scritto: “Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. E in mezzo litighiamo per possedere qualcosa”. La sorella Chiara aveva lanciato un appello sul social per ritrovare il fratello, accompagnato dalle immagini di giovani esanimi a terra, insieme ad una foto sorridente di Luca. Tanti i commenti di condoglianze degli amici della ragazza, che fin da ieri si erano attivati online per rintracciarlo. “Utilizziamo Facebook per qualcosa di utile – ha scritto un loro contatto -. Ieri qualche pazzo ha deciso di distruggere un’altra meravigliosa città. In quella città era presente il fratello di una meravigliosa ragazza, e purtroppo di lui non si sa ancora nulla. Sappiamo solo che era lì. Ed indossava dei pantaloncini militari. Fate girare il più possibile, e se qualcuno sa qualcosa, qualsiasi cosa, faccia pure riferimento a me oppure a Chiara. Riportiamolo a casa dalla sua famiglia“.


Sulla morte di Luca Russo è intervenuto anche il sindaco di Bassano del Grappa, Riccardo Poletto. “Siamo sconvolti – ha detto -. Ormai purtroppo siamo abituati a leggere di eventi di questo genere ma non ci si aspetta mai che possa capitare a qualcuno che ti è vicino. Siamo a disposizione della famiglia e pronti a dare qualsiasi forma di sostegno. Faremo un’iniziativa pubblica – ha aggiunto – per dar modo ai bassanesi di esprimere tutta la loro vicinanza alla famiglia e la nostra ferma condanna per questo vile attentato”.

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