Pope Francis rock. Acclamato negli Stati Uniti come una vera e propria rockstar, dopo aver conquistato anche la copertina di Rolling Stone, arriva il disco rock di Bergoglio. Si intitola “Wake Up!” e raccoglie gli estratti di 11 discorsi di Francesco accompagnati da altrettanti brani musicali che si richiamano alle melodie della tradizione cristiana rielaborate in chiave pop e rock, ma anche soul e celtica. Il cd sarà in vendita dal 13 novembre prossimo, ma il singolo che dà il nome all’intera raccolta, “Wake Up! Go! Go! Forward!“, si può già ascoltare su YouTube e scaricare da iTunes. Il titolo del disco riprende l’invito a “svegliarsi” che Bergoglio ha rivolto ai giovani asiatici durante il suo viaggio in Corea del Sud.

La regia dell’operazione, destinata a scalare rapidamente le classifiche, è di don Giulio Neroni che ha coordinato un team di 6 professionisti. La musica che fa da sfondo alle parole del Papa è, infatti, un contributo di vari artisti e produttori italiani, tra cui, oltre a don Giulio, Giorgio Kriegsch, Mite Balduzzi, Giuseppe Dati, Lorenzo Piscopo, il direttore d’orchestra Dino Doni e l’ex membro del gruppo rock progressivo italiano Le Orme, Tony Pagliuca. L’album sarà pubblicato attraverso l’etichetta discografia Believe Digital.

Ad ascoltare gli 11 brani del cd rock del Papa, il cui nome sulla copertina del disco è scritto in inglese, Pope Francis, molti palati musicali saranno sicuramente soddisfatti viste le raffinate e molteplici melodie che vengono proposte insieme alle parole di Bergoglio che hanno già segnato la storia. Da “Annuntio vobis gaudium magnum!”, a “Salve Regina”, da “Cuidar el Planeda” a “Por qué sufren los niños?”, da “Non lasciatevi rubare la speranza!” a “La Iglesia no puede ser una Ong!”, da “La fe es entera, no se licua!” a “Pace! Fratelli!”, da “Santa Famiglia di Nazareth” fino a “Fazei o que ele vos disser!”. In 11 brani rivivono le parole chiave del pontificato che ha già reso Francesco un Pontefice immortale e amatissimo nei cinque continenti.

Bergoglio non è, però, il primo Papa a incidere, per così dire, un disco. Alla vigilia del Grande Giubileo del 2000 scalò letteralmente le classiche il cd “Abba Pater” di san Giovanni Paolo II, con omelie e preghiere del Pontefice polacco accompagnate da composizioni sinfoniche originali. Dopo Wojtyla, anche Benedetto XVI, nel 2009, diede il suo assenso alla pubblicazione del cd “Alma Mater” dove la sua voce aveva come sottofondo musica sacra moderna con preghiere, litanie e canti mariani. Ma la vera e propria svolta pop e rock arriva ora con Bergoglio e il suo “Wake Up!”. Un miracolo al contrario per Francesco che a chi lo definisce una vera e propria star risponde che “il Papa deve essere servo dei servi di Dio“. Anche perché, come sottolinea saggiamente, e forse anche un po’ scaramanticamente davanti a tutto questo successo mediatico planetario, “quante star abbiamo visto che poi si spengono e cadono. È una cosa passeggera. Invece essere servo dei servi di Dio, questo è bello! Non passa”.

Articolo Precedente

Cesare Cremonini, ecco il suo ‘Più che Logico Tour’: “Il secondo tempo live di una partita che stavamo vincendo. Le mie scelte? Sono libero fin dalla nascita”

next
Articolo Successivo

“I suoi libri insegnano come stuprare una donna”. La petizione: “Amazon smetta di vendere i testi di RooshV”

next