Il Belgio vola ai quarti di finale dopo aver battuto per 2-1 gli Stati Uniti all’Arena Fonte Nova di Salvador. Un traguardo, quello raggiunto dagli europei, che mancava da Messico ’86. I Diavoli Rossi di Wilmots trovano sulla loro strada un Howard insuperabile e riescono a sbloccare la partita solo ai supplementari: al 93′ apre De Bruyne, al 105′ raddoppia Lukaku. Gli Usa di Klinsmann non mollano, accorciano le distanze con Green (107′) e sfiorano più volte il clamoroso 2-2. Ma il Belgio resiste e brinda a una qualificazione meritata: sabato a Brasilia se la vedrà con l’Argentina di Messi.

Passa meno di un minuto e il Belgio va già vicino al vantaggio: De Bruyne pesca in profondità Origi che si presenta davanti a Howard ma si fa parare il destro. Gli Stati Uniti pensano più che altro a difendersi non risparmiando qualche puntatina dalle parti di Courtois. Al 21′ ci prova Dempsey, ma il suo sinistro è troppo timido. I Diavoli Rossi cambiano marcia nella ripresa e stringono d’assedio la porta degli Usa. Tra il 55′ e il 60′ Howard trema almeno tre volte: su un cross di Vertonghen, su un colpo di testa di Origi che colpisce la parte superiore della traversa e su un colpo di tacco di Mertens che si spegne a lato di un soffio. Si gioca a una porta sola. Witsel ci prova col destro al 69′, palla a lato di un niente. Poi fantastico numero di Origi: il 19enne attaccante del Lille danza sulla trequarti e con l’esterno serve Mirallas il cui diagonale a colpo sicuro viene respinto coi piedi da un monumentale Howard. Il portiere americano si supera anche al 79′ quando si distende su un destro a giro di Hazard. Ma l’occasione più clamorosa dell’intera partita è degli Usa: Wondolowski, tenuto in gioco da Alderweireld, spara incredibilmente alto a due passi da Courtois per la disperazione di Klinsmann in panchina. Si va ai supplementari.

Gli Stati Uniti sembrano avere un piglio diverso, ma alla prima occasione il Belgio passa. Lukaku, in campo da due minuti, va via in velocità e tocca in mezzo per De Bruyne che controlla col destro, aggira Besler, prende la mira e batte Howard con un diagonale secco nell’angolino. Difficile per la squadra americana organizzare una reazione, anche perché le energie iniziano a scarseggiare. Lukaku, il più fresco di tutti, è devastante e al 105′ firma il raddoppio: in contropiede, su assist di De Bruyne, scarica un sinistro potentissimo sul primo palo e per Howard non c’è niente da fare. Partita chiusa? Niente affatto, non esistono partite scontate a Brasile 2014. E infatti gli Usa la riaprono al 107′ con un destro al volo di Green su assist al bacio di Bradley. La squadra di Klinsmann adesso ci crede e ritrova energie insperate. E’ Dempsey, su schema da punizione, ad avere la palla del clamoroso 2-2 ma Courtois si conferma uno tra i migliori portieri al mondo chiudendo lo specchio al numero 8 americano con un’uscita prodigiosa. E’ la parata che condanna gli Usa e manda in estasi il Belgio nonostante mille sofferenze.

Lo speciale mondiali de ilfattoquotidiano.it

Articolo Precedente

Mondiali 2014, Zoff: “L’eliminazione? Ma quale Balotelli, la colpa è di tutti”

next
Articolo Successivo

Belgio – Usa, Mario Ferri si finge disabile e invade il campo: “L’ho fatto per Ciro”

next