Alla Juventus non basta il ritorno al gol di Tevez in campo europeo dopo 5 anni per uscire indenne dalla semifinale d’andata di Europa League. Il Benfica batte i bianconeri 2-1, senza compromettere le chance di qualificazione della squadra di Conte. La Juve scrive a lungo la sceneggiatura della partita ma s’inceppa quando deve concretizzare e soffre la corsa dei portoghesi, più freschi di Pirlo e compagni. E anche più reattivi e concentrati in avvio.

Infatti il Da Luz deve ancora scaldarsi e il Benfica è già in vantaggio. Al 3’ Garay, dimenticato da Bonucci, stacca di testa trovando l’angolo dove Buffon non arriva. I neo-campioni di Portogallo non potevano immaginare inizio migliore. La Juve è costretta ad aprirsi per cercare di riequilibrare il match e porge il fianco alla velocità dei portoghesi, che al 10’ vanno vicini al raddoppio dopo l’ennesima folata in contropiede, ma Sulejmani spreca da buona posizione. Le squadre giocano a viso aperto e gli spazi non mancano. Quando i bianconeri riescono a saltare il pressing e la diga guidata da Luisao vanno spesso in fondo ma sono poco concreti sotto porta.

La partita sale di tono nel secondo tempo. Asamoah impegna Artur con un colpo di testa dopo 8’. Il Benfica protesta per un contatto in area tra Cardozo e Caceres, subito dopo Vucinic tentenna solo davanti alla porta sprecando un’occasione limpida. Il Benfica pressa alto costringendo la Juventus a saltare il centrocampo, dove a Pirlo e Marchisio manca lo spazio per impostare. Ma la Juve cresce e Tevez suona la carica al 72esimo, interrompendo il digiuno quinquennale. Imbeccato da Asamoah, l’argentino mette a sedere due difensori con una finta e batte Artur.

I bianconeri sembrano in totale controllo della gara e si specchiano un po’. Così il Benfica ne approfitta e Lima trova il nuovo vantaggio con una fucilata imprendibile all’84esimo. E un minuto dopo sfiora anche al 3-1. Marchisio ha l’occasione per il pareggio a 2’ dal fischio finale ma si divora un rigore in movimento, così come Chiellini in pieno recupero. Fra una settimana a Torino alla Juventus serve maggiore cattiveria e concretezza, quella che in campionato è stata spesso mascherata dalla superiorità tecnico-tattica. Ma che in Europa resta un limite da limare se si vuole provare a giocare una finale continentale che manca da undici anni. Non riuscire ad arrivarci sarebbe un peccato mortale, visto che il teatro sarà lo Juventus Stadium.

Benfica (4-3-3): Artur, Pereira, Luisao, Garay, Siqueira; Markovic, Perez, Gomes (82’ Cavaleiro); Rodrigo, Sulejmani (60’ Almeida), Cardozo (63’ Lima). Allenatore Jorge Jesus.
Juventus (3-5-2): Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez (83’ Osvaldo), Vucinic (64’ Giovinco). Allenatore Antonio Conte.
Reti: 2’ Garay, 72’ Tevez, 84′ Lima.
Ammoniti: 34’ Gomes (B), 45’ Pogba (J), 71’ Artur (B)

Twitter: @AndreaTundo1

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