La televisione si riposa, Silvio Berlusconi no. Ricorderemo l’intervista a Barbara D’Urso, Domenica Live (Canale 5), più di qualsiasi ecografia di Carmen Russo. Tanti auguri a Carmen Russo.   

Ricorderemo le lacrime di Pier Luigi Bersani, Porta a Porta (Rai1), più di qualsiasi plastico o Paolo Crepet. Tanti auguri ai plastici e ai Crepet.

Ricorderemo i battibecchi a distanza tra Enrico Mentana e Michele Santoro, più di qualsiasi baruffa parlamentare: le origini non si tradiscono, socialisti e comunisti non si sopportano. Tanti auguri a La7.

Ricorderemo Alberto Maccari perché nessuno potrà ricordarlo, più di qualsiasi direttore estemporaneo e temporaneo del Tg1. Tanti auguri ad Augusto Minzolini.

Ricorderemo le inchieste al supermercato di Paolo Del Debbio, Quinta Colonna (Rete 4), più di qualsiasi racconto di Guido Piovese e Cesare Pavese. Tanti auguri a chi abita in collina.

Ricorderemo il congedo di Alessio Vinci, più di qualsiasi italiano con l’accento bislacco. Tanti auguri ad Antonio Di Pietro.

Ricorderemo il frenetico e imbarazzato ex magistrato a Report (Rai 3), più di qualsiasi scivolone mediatico. Tanti auguri a Massimo Donadi.

Ricorderemo Gianni Morandi al Festival di Sanremo, più di qualsiasi cantante che non smette mai di cantare pur se appare suonato. Tanti auguri a Fabio Fazio.   

Ricorderemo il “Silvio ci hai rotto il cazzo” di Luciana Littizzetto, Che tempo che fa (Rai 3) più di qualsiasi applicazione di umorismo a basso costo e di politica a grande ascolto. Tanti auguri ai signori Auditel.

Ricorderemo il concerto di Adriano Celentano, da Verona (Canale 5), più di qualsiasi pausa lubrificante con acqua rigorosamente liscia. Tanti auguri a chi fa tanta ‘plin plin’.

Ricorderemo le requisitorie di Federica Sciarelli, Chi l’ha visto (Rai 3), più di qualsiasi faccia stramba che fa la conduttrice. Tanti auguri a zio Michele.

Ricorderemo il duello Flavio Briatore e Luisella Costamagna, Servizio Pubblico (La7), più di qualsiasi Italia-Germania 4-3. Tanti auguri ai camerieri del Billionaire.

Ricorderemo le invenzioni musicali di Gianluigi Paragone, L’Ultima Parola (Rai2), più di qualsiasi riunione concitata in via Bellerio. Tanti auguri ai leghisti.

Ricorderemo il frigorifero di Geppi Cucciari, G’ Day (La7), più di qualsiasi arredamento fuori luogo. Tanti auguri ad Antonella Clerici.

Ricorderemo la cravatta viola di Matteo Renzi (Sky), più di qualsiasi banalità cromatica. Tanti auguri al parrucchiere del Cavaliere.

Ricorderemo le conferenze stampa di Mario Monti da palazzo Chigi, più di qualsiasi banchetto funebre. Tanti auguri ai tecnici.

Ricorderemo il nulla cosmico nel contenitore pomeridiano di Cristiana Parodi, Cristiana Parodi Live (La7), più di qualsiasi verdura al vapore. Tanti auguri a Benedetta Parodi, cuoca, sua sorella.   

Ricorderemo le nostre ansie televisive per i due marò, più di qualsiasi giorno di liberazione. Tanti auguri agli indiani.

Ricorderemo il documentario del Vaticano su Giovanni XXIII (Rai 1), scritto, girato e prodotto in Vaticano, più di qualsiasi patto lateranense. Tanti auguri ai bersaglieri.

Il Fatto Quotidiano, 23 Dicembre 2012

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