Silvio Berlusconi e Ruby fotografati insieme. Immagini a sfondo erotico. Ha parlato di scatti compromettenti “di natura sessuale” Imane Fadil, modella marocchina, considerata una delle pentite del bunga-bunga sentita come testimone al processo Ruby (ovvero Karima El Marough, ndr) in corso a Milanonei confronti dell’ex direttore Tg4 Emilio Fede, dell’ex agente delle star tv Lele Mora (In carcere da oltre un anno per bancarotta, ndr) e della consigliera regionale Nicole Minetti, che secondo alcuni testimoni delle serate ad Arcore era una delle protagoniste con balli e spogliarelli. Anche Chiara, una delle ragazze che si sono costituite parte civile, ha raccontato quelle serate come un incubo, con le ospiti che baciavano una stata di Priapo.

La marocchina ha raccontato in aula di una cena di circa un mese fa a cui era andata con la sorella. “Al dolce si presenta un amico di un amico – ha spiegato -, un tale Gigi, che si presentò come il fidanzato di Michelle Conceicao”. Imane ha proseguito dicendo che l’uomo le avrebbe riferito che la brasiliana aveva delle foto di Ruby “e che lui le aveva viste. Ricordo che mi disse erano di natura sessuale e che alcune ritraevano Berlusconi con la testa appoggiata sul ventre di Ruby”. La testimone, durante l’esame e il controesame, è ritornata a parlare delle serate ad Arcore, fornendo dettagli su quel che accadeva (Iris Berardi che si strusciava e si era travestita da Ronaldinho), delle avances che avrebbe ricevuto da Fede e che, per averlo respinto, non riuscì a firmare il contratto con Mediaset che le sarebbe stato promesso. Inoltre ha parlato dei suoi rapporti con l’uomo siriano che, come ha più volte spiegato, l’avrebbe contattata nella primavera del 2011 proponendole un incontro ad Arcore “per avere dei soldi”.

Per Imane Fadil, Saed Ghanaym, il siriano che nella primavera dello scorso anno la contattò affinchè andasse ad Arcore “a mettermi d’accordo con Silvio Berlusconi per avere dei soldi” poteva appartenere ai Servizi. “Io ho supposto che fosse dei servizi segreti”, ha dichiarato rispondendo ad alcune domande del pm Antonio Sangermanoe ritornado su dichiarazioni già rese nella scorsa udienza riguardo a una presunta offerta di denaro da un intermediario siriano per eventuali dichiarazioni reticenti nel processo. “Mi disse – ha precisato oggi la ragazza – che dovevo andare ad Arcore per avere dei soldi da Berlusconi”. Il pm quindi si è concentrato sul ruolo e sul lavoro svolto facendo una serie di domande: “Saed le ha mai parlato di contatti con apparati di sicurezza?”. Fadil: “Ebbi il dubbio io e gli chiesi che lavoro facesse e lui non mi rispose”. Sangermano: “Lei ha supposto che lavorasse per i servizi?”. Fadil: “Sì, io l’ho supposto”.

Intanto la Procura di Alba (Cuneo) ha chiesto l’archiviazione della denuncia presentata dall’ex miss Piemonte Ambra Battilana, anche lei parte civile, nei confronti di un commerciante d’auto 70enne con cui la giovane, quando era minorenne, aveva avuto rapporti sessuali a pagamento e, come aveva affermato nell’esposto, in alcuni casi non consenzienti. La denuncia, insieme all’istanza di archiviazione, è stata acquisita agli atti del processo dal Tribunale che si è riservato di risentire Ambra in quanto, durante la sua deposizione, avvenuta nelle scorse udienze, aveva negato di aver mai avuto rapporti sessuali a pagamento.  Nell’istanza di archiviazione, peraltro, si spiega che la giovane, ex miss Piemonte, non si è mai presentata, rendendo impossibile così qualsiasi tipo di accertamento. Tale atteggiamento inoltre ha fatto supporre che non avesse più interesse per il procedimento giudiziario da lei avviato. 

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