Per il 13 febbraio è attesa la sentenza per il caso Eternit. Il Comune di Casale Monferrato nel mese di novembre aveva approvato, in consiglio comunale, la decisione di accettare, dagli ex proprietari della fabbrica che produceva amianto, 18 milioni di euro come risarcimento e di rinunciare a essere parte civile nel processo. Le famiglie delle vittime, organizzate nell’associazione Afeva non ci stanno, ritenendo il risarcimento troppo basso e soprattutto chiedono che i responsabili della “strage” vadano in carcere. Per questo nella serata di sabato 7 gennaio in migliaia sono scesi in piazza. Secondo gli organizzatori per la più grande manifestazione di questi ultimi anni legata al caso Eternit. “Sono morte 1800 persone -dice un manifestante- questo forse non basta per domandare giustizia?”. di Cosimo Caridi

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