Una foto dei "Distretto 51". Simona Paudice è la ragazza alla destra di Roberto Maroni

TREVIGLIO (Bergamo) – L’elenco degli ultimi sette impiegati assunti dall’azienda ospedaliera di Treviglio-Caravaggio sta scatenando reazioni al vetriolo. Pd e Idv hanno sollevato più di un sospetto circa le influenze esercitate dai potenti amici di alcuni dei vincitori del concorso. Ma perché tutta questa attenzione su un giro di assunzioni? La ragione è tutta politica: in particolare le polemiche dei politici lombardi è caduta sul nome di Simona Paudice, nota per essere una della voci dei “Distretto51”, la band in cui milita anche il ministro suonatore Roberto Maroni. Il segretario regionale lombardo del Pd, Maurizio Martina, non usa mezzi termini: “Sulle recenti assunzioni effettuate all’ospedale di Treviglio presenteremo al più presto un’interrogazione urgente all’assessore regionale alla Sanità per chiedere immediata chiarezza su tutta la vicenda. Gli elementi emersi dalle prime notizie di stampa sono sconcertanti. Le modalità di selezione delle candidature, a cominciare dai punteggi assegnati con i colloqui, rilevano un metodo discrezionale totalmente inadeguato per una struttura pubblica. Chiediamo agli organismi di controllo preposti di intervenire celermente per fare piena luce su quanto accaduto accertando tutte le responsabilità del caso”.

Ma ecco i fatti: lo scorso primo luglio l’azienda ospedaliera di Treviglio-Caravaggio ha indetto un concorso per sette posti da “coadiutore amministrativo esperto”. Rispondono appena in 23, tutti in possesso delle prerogative previste dal bando. Come avviene la selezione? nessuna prova scritta, solo una valutazione dei titoli (che dà diritto ad un massimo di 20 punti) e un colloquio, da cui fondamentalmente dipende gran parte del punteggio finale, assegnando ben 50 punti. Tra i vincitori del concorso risultano anche Simona Paudice, la cantante di Arsago Seprio (Varese) e Gianluca Barbieri di Broni (Pavia), un giovanissimo compaesano di Cesare Ercole, direttore generale dell’ospedale di Treviglio, già deputato del Carroccio (dal 2001 al 2006), ex sindaco di Broni (dal 1993 al 2001) e, soprattutto, convinto leghista. La Paudice a titoli non era messa benissimo (per lei solo 3,842 punti su 20), ma ha recuperato brillantemente nell’orale, incassando il punteggio massimo: addirittura 50 punti su 50. Bene come lei è riuscito a fare soltanto Gianluca Barbieri, che partiva dal peggior punteggio sui titoli (0,25 su 20) ed ha totalizzato il massimo nella prova orale. Nella graduatoria finale, pubblicata il 29 luglio, compaiono entrambi, assieme ai nomi degli altri cinque candidati che hanno superato le prove: Alessia Caputo, Bruna Conforti, Silvia Maria Donarini, Emanuela Ferri e Laura Gritti. A darne notizia il quotidiano locale Bergamonews, che per primo ha rilevato le possibili anomalie tra i nomi dei vincitori del concorso, pubblicando anche integralmente il verbale che delibera gli incarichi.

Un’interrogazione verrà proposta anche dal consigliere regionale lombardo dell’Idv Gabriele Sola, che l’ha annunciata tramite BergamoNews, il primo a far rilevare l’anomalia: “Nulla contro l’impiego di ugole d’oro nelle strutture sanitarie lombarde, purché non sia la familiarità con il ministro Maroni a fare la differenza. Colpisce la discrepanza tra il basso punteggio legato a titoli di studio e curriculum, e l’elevatissima valutazione conseguita al colloquio. La signora avrà forse risposto alle domande della commissione gorgheggiando? Che dire, poi, del conterraneo del direttore generale dell’azienda ospedaliera, che ha raccolto il punteggio più basso per studi e curriculum ed il più alto (come la vocalist) al colloquio?”. Il consigliere dell’Italia dei Valori non le manda a dire, avanzando più di un dubbio sul ruolo del ministro Maroni nella vicenda: “Il sospetto è che ci si trovi dinanzi a un caso di malcostume all’italiana in salsa padana. Non vorrei che il Carroccio stesse diffondendo i vizi di Roma ladrona qui al Nord… Rifacendosi alle doti musicali del ministro dell’Interno, verrebbe da osservare che la Lega se la canta e se la suona: ecco la Casta Made in Padania!”.

Nelle scorse ore il direttore generale dell’azienda ospedaliera Cesare Ercole ha rilasciato un’intervista a Radio Capital e sull’incarico conferito alla cantante ha precisato: “Non ho motivi per credere che la commissione abbia fatto favoritismi”, spiegando invece di conoscere l’altro candidato, il giovane Gianluca Barbieri: “Non posso mica negare che sia del mio paese – ha spiegato Ercole -. È un ragazzo che ha la maturità scientifica, che sta facendo l’università e ha bisogno di lavoro. Era a carico di un’agenzia interinale e ora ha ottenuto l’incarico. Sta dando grosse soddisfazioni”. E poi ha specificato che si tratta di “persone che fanno il loro lavoro dignitosamente e che raggiungono i loro obiettivi”. Puntualizzando anche che la signora Simona Paudice è di Treviglio (dove si sarebbe trasferita da poco).

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