“Nicole Minetti è una splendida persona, intelligente, preparata, seria, si è laureata con il massimo dei voti, 110 e lode, si è pagata gli studi lavorando, è di madrelingua inglese e svolge un importante e apprezzato lavoro con tutti gli ospiti internazionali della Regione.”

La telefonata di Berlusconi a Gad Lerner è stata euristica, quasi maieutica. Ho scoperto qual è il curriculum per diventare consigliere regionale. E ho scoperto che non ce la farò mai.

Ho 26 anni, uno in più della Minetti: troppo vecchio per la politica.

Non sono una persona splendida, sono anche piuttosto bruttino. E soprattutto sono un uomo.

Sull’intelligenza e sulla preparazione, poi, sono subissato dalla Minetti. Lei ha ballato, si è occupata di ortodonzia, di organizzazione di eventi e ora è un’amministratrice pubblica. Io al massimo corro dietro un pallone, sono scoordinato, non ho carie e neanche i denti del giudizio, non organizzo feste eleganti e discrete anche perché nella tavernetta di casa mia ci sono un cane e un gatto e i miei ospiti possono o avere paura o soffrire di allergia. E soprattutto non sarò mai un leale rappresentante delle istituzioni perché sono un pavido e non ho mai avuto il coraggio di lasciare il mio lavoro per candidarmi in listini bloccati.

Non sono una persona seria, uno che scrive un post così sul fattoquotidiano.it non è una persona seria.

Sul voto di laurea io e Nicole pareggiamo. Almeno quello. Su come sono arrivato a laurearmi, però, non c’è paragone. Io, al confronto di Nicole, sono un ricco privilegiato. Mamma e papà mi hanno pagato le tasse per studiare all’Ateneo di Bari e poco importa se ho restituito loro tutti i soldi perché l’ho fatto solo dopo essermi laureato. Così siamo bravi tutti.

Sono così sciatto che, pur non essendo uno studente-lavoratore, non mi sono ritagliato il tempo per studiare inglese a tal punto da diventare madrelingua (che poi, mi domandavo: l’espressione madrelingua non deriva dall’inglese ‘mother tongue’, cioè della lingua del paese di nascita? Dunque Nicole Minetti è del Commonwealth?).

Sull’importante e apprezzato lavoro con gli ospiti internazionali, eviterò di lasciarmi andare a facili ironie. Sono certo che la Minetti ha dovuto reggere pressioni enormi, e tanto mi basta per fare le scarpe a un provincialotto pugliese, che ha scoperto solo pochi giorni fa cosa volesse dire il verbo della lingua italiana ‘briffare’.

Insomma, questa telefonata di Berlusconi ha rivelato che io sono un povero fallito (essendo di sinistra, non poteva essere diversamente). E ho finalmente scoperto che in questo mondo esiste una giustizia, che la Minetti occupa con merito il suo posto.

Proprio perché questa telefonata mi ha dato fiducia in un mondo più giusto posso augurarmi che tutti i ragazzi con un curriculum uguale o superiore a quello della Minetti possano occupare i posti di comando di questo Paese e che questo accada subito, con tanto di benedizione di Berlusconi e telefonate in difesa di questi ragazzi durante le trasmissioni televisive, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

P.S. Avevo scritto questo post prima di leggere le nuove intercettazioni che, tra l’altro, hanno visto proprio Nicole Minetti come protagonista. “Silvio è un pezzo di merda, vuole solo salvare il suo culo flaccido. Vuole metterci in Parlamento così ci paga lo Stato.

Sono stato umiliato ancora una volta. Nicole mi batte anche in antiberlusconismo.

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