Gaza, diretta – Londra e Berlino chiedono un “cessate il fuoco”. Israele scopre un enorme sistema di tunnel vicino al valico di Erez

Netanyahu insiste sulla “guerra fino alla vittoria”, ma in un comunicato i ministri britannico e tedesco avvertono: "Troppi civili sono già stati uccisi”. Diplomatico francese morto in un raid. Parigi: “Israele faccia piena luce”. Fonti palestinesi: "Almeno 47 palestinesi uccisi nel raid su Jabalya". L'Oms: "Il pronto soccorso dell’ospedale Shifa è un bagno di sangue”

Aggiornato: 13:46

  • In Evidenza
    10:27

    Londra e Berlino chiedono un “cessate il fuoco sostenibile”

    I ministri degli Esteri del Regno Unito e della Germania, David Cameron e Annalena Baerbock, hanno chiesto un “cessate il fuoco sostenibile” rispetto al conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, e l’immediata attuazione di un meccanismo per garantire una pace duratura in Medioriente. “Il nostro obiettivo non può essere semplicemente la fine dei combattimenti oggi. Deve essere una pace che duri per giorni, anni, generazioni. Siamo quindi favorevoli a un cessate il fuoco, ma solo se è sostenibile”, hanno affermato i due ministri in una dichiarazione congiunta pubblicata sul Sunday Times. Cameron e Baerbock hanno avvertito Israele che “non vincerà questa guerra se le sue operazioni distruggeranno le prospettive di coesistenza pacifica” con i palestinesi. Israele, hanno sottolineato i ministri, “ha il diritto di eliminare la minaccia rappresentata da Hamas, ma troppi civili sono già stati uccisi”.

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  • 19:22

    Senatore Usa: “Israele accetti soluzione dei due Stati”

    “Abbiamo due scelte: continuare la spirale mortale o utilizzare il 7 ottobre come catalizzatore per il cambiamento”. Lo ha detto il senatore repubblicano statunitense Lindsey Graham al programma televisivo Meet The Press, aggiungendo che Israele dovrà accettare la soluzione dei due Stati se vorrà normalizzare i rapporti con l’Arabia Saudita.
    Ieri Netanyahu aveva affermato di essere orgoglioso di aver impedito la creazione di uno Stato palestinese e aveva descritto gli accordi di Oslo come un errore fatale.

  • 19:21

    Turchia: “Usa usino propria influenza per fermare attacchi israeliani”

    Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha chiesto al suo omologo statunitense Antony Blinken che Washington usi la sua influenza su Israele per fermare gli attacchi israeliani a Gaza e in Cisgiordania. Lo riferisce una fonte diplomatica turca. In una telefonata, Fidan ha detto a Blinken che la situazione nei territori palestinesi occupati sta peggiorando a causa degli attacchi, aggiungendo che Israele dovrebbe essere costretto a sedersi al tavolo delle trattative per discutere una soluzione a due Stati dopo che si sarà instaurato un cessate il fuoco totale.

  • 19:20

    “Dal Qatar nuove proposte per riprendere accordo su ostaggi”

    Il Qatar ha presentato nuove proposte per riprendere l’accordo tra Israele e Hamas sugli ostaggi e il cessate il fuoco. Lo ha detto una fonte palestinese alla Xinhua.

  • 18:18

    “A Gaza black out delle comunicazioni da 5 giorni”

    Il blackout delle comunicazioni a Gaza continua ormai da quattro giorni. Lo ha sottolineato la Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs), aggiungendo che si tratta del periodo più lungo dall’inizio della guerra, come ha dichiarato ieri sui social l’organizzazione di monitoraggio di Internet NetBlocks. Il blocco delle comunicazioni, ha detto ancora, probabilmente limiterà in modo significativo la conoscenza degli avvenimenti”.

  • 17:59

    Mezzaluna rossa: “Aiuti a Gaza soddisfano meno del 10% della popolazione”

    La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) ha dichiarato che gli aiuti ricevuti a Gaza “non arrivano a soddisfare il 10% dei bisogni” della popolazione. Ha aggiunto che dal 21 ottobre, 4.367 camion di aiuti sono entrati nella Striscia attraverso il valico di Rafah, il 60% dei quali erano destinati alla Prcs. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha poi chiesto di “continuare incondizionatamente a far entrare gli aiuti” a Gaza.

  • 17:58

    “Servizi telefonici in graduale ripresa a Gaza”

    Le compagnie di comunicazione Paltel e Jawall hanno fatto sapere che le linee telefoniche e i servizi internet stanno gradualmente riprendendo nella Striscia dove si erano interrotti giovedì pomeriggio scorso. Lo hanno riferito i media ricordando che finora questo è stato il blackout di più lunga durata a Gaza.

  • 17:45

    Israele: “Altro soldato morto, ora 122”

    L’esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato, ucciso in combattimento nel nord di Gaza. Si tratta di Boris Dunavetski (21 anni) della cittadina di Kiryat Bialik. Secondo le stime ufficiali, il bilancio dei soldati caduti in battaglia – dall’avvio delle operazioni di terra a Gaza – è ora di 122.

  • 17:44

    Israele: “Se Hezbollah sale di un livello, noi saliamo di cinque”

    “Se Hezbollah vuole salire di un livello, noi ne saliremo di cinque: non lo desideriamo, ma non permetteremo l’evacuazione degli abitanti del nord per troppo tempo”. Lo detto il ministro della difesa israaeliano Yoav Gallant in visita al Comando del nord vicino la cittadina di Metulla. Gallant è stato informato con una panoramica delle attività dell’esercito “contro obiettivi di Hezbollah nell’area per contrastare le cellule terroristiche e distruggere le infrastrutture dell’organizzazione”.

  • 17:43

    Ministra francese denuncia violenze israeliane in Cisgiordania

    La ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, in visita a Ramallah, ha nuovamente denunciato le violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania, affermando che esse “minano le prospettive di una situazione politica”: “Si tratta di atti gravi che minano la prospettiva di una soluzione politica e che indeboliscono l’Autorità Palestinese, che forse possono anche spingere verso nuovi sviluppi e una destabilizzazione della Cisgiordania, che non è, ancora una volta, nell’interesse di Israele”.