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Gaza, la diretta – Accordo Israele-Hamas per la tregua. Netanyahu: “È la decisione giusta”. Prevista la liberazione di cinquanta ostaggi

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Haaretz: “Cinquanta ostaggi saranno liberati in cambio di 150 prigionieri palestinesi”

L’accordo concluso da Netanyahu e sottoposto all’approvazione del governo prevede il rilascio di cinquanta ostaggi da parte di Hamas in cambio della liberazione di 150 prigionieri palestinesi. Lo riposta Haaretz

Momenti chiave

    • 19:44

      I numeri dell’accordo nel gabinetto di guerra

      Il governo israeliano avrà la maggioranza all’interno dei gabinetto di guerra, composto da 38 membri, per approvare l’accordo sugli ostaggi, nonostante l’opposizione dei partiti di estrema destra Sionismo religioso e Potere ebraico, che insieme controllano sei voti. Lo riporta The Times of Israel. Il piano raccoglierà i 19 voti degli esponenti del Likud di Benjamin Netanyahu ed i cinque del partito Unità nazionale di Benny Gantz. Anche il partito ultra ortodosso Shas, che ha sei voti, voterà a favore dell’accordo per gli ostaggi, ha dichiarato un portavoce.

    • 19:06

      Tajani incontra familiari degli ostaggi a Chigi

      Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha incontrato a palazzo Chigi una delegazione dei familiari degli ostaggi israeliani attualmente nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza.

    • 19:03

      Usa: “Sequestro nave da parte degli Houthi viola il diritto internazionale”

      Il sequestro della nave “Galaxy Leader“ nel Mar Rosso da parte dei ribelli yemeniti Houthi è un’evidente violazione del diritto internazionale: lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby in un briefing telefonico, invitando gli Houthi devono liberare senza condizioni sia il vascello sia l’equipaggio. Kirby ha anche accusato l’Iran – alleato dei ribelli – di essere complice dell’azione e ha detto che gli Stati Uniti hanno avviato “una revisione” per stabilire se si deve tornare a definire gli Houthi come organizzazione terroristica.

    • 18:54

      Usa “preoccupati” che Wagner fornisca armi a Hezbollah

      Gli Stati Uniti sono “preoccupati” che il gruppo Wagner “sia pronto a fornire un sistema di difesa aerea a Hezbollah o all’Iran”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Washington continuerà a monitorare la situazione, ha aggiunto il funzionario.

    • 18:41

      Oms: “Nella Striscia ucciso un bambino ogni dieci minuti”

      Nella Striscia di Gaza vengono uccisi “circa 160 bambini ogni giorno, uno ogni dieci minuti, in circostanze terrificanti”. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Christian Lindmeier. Sempre ogni dieci minuti, ha aggiunto, due bambini vengono feriti. Nella stessa occasione, l’Unicef (l’agenzia Onu per l’infanzia) tramite il portavoce James Elder ha avvertito che le morti potrebbero aumentare in modo drastico a causa di epidemie nella Striscia, sotto assedio senza acqua, elettricità e cure mediche. 

    • 18:24

      Hamas: “Più di 14mila vittime a Gaza”

      Il numero di vittime per gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza ha superato le 14mila. Lo rende noto il governo di Hamas. Tra loro almeno 5.840 minori e 3.920 donne, mentre i feriti sono almeno 33mila. Il ministro della Sanità aveva in precedenza dichiarato di non essere più in grado di fornire numeri esatti, perché gli intensi bombardamenti hanno impedito di recuperare i corpi. 

    • 18:22

      Ultradestra israeliana: “L’intesa non dev’essere approvata”

      Bezalel Smotrich, leader del partito di ultradestra “Sionismo religioso” e ministro delle Finanze del governo Netanyahu, ha detto che la possibile intesa con Hamas “è negativa per la sicurezza di Israele, negativa per gli ostaggi e negativa per i soldati delle Idf (l’esercito israeliano, ndr)” e perciò non dev’essere approvata. Secondo Smotrich, Hamas e il suo leader a Gaza, Yahya Sinwar, spingono per l’accordo perché sono alla disperata ricerca di “giorni di tregua per potersi organizzare per continuare i combattimenti”. L’unico modo per riportare a casa gli ostaggi, aggiunge, è “continuare la pressione militare su Hamas fino alla vittoria totale”. Della stessa opinione “Potere ebraico”, il partito del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, secondo cui l’accordo “si tradurrà in una significativa riduzione della possibilità di restituire il resto degli ostaggi tenuti da Hamas, compresi i nostri soldati”.

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