Russia, la diretta – L’annuncio del presidente bielorusso Lukashenko: “Prigozhin ha accettato la proposta di fermare l’avanzata di Wagner”. C’è la conferma: “Torniamo indietro”

Nel tardo pomeriggio di una giornata da guerra civile, il numero uno di Minsk parla di accordo raggiunto. Il capo di Wagner: "Siamo arrivati a 200 km dalla capitale. Ci fermiamo per non spargere sangue russo". Prigozhin andrà in Bielorussia, nessun processo per lui e i suoi combattenti. Putin aveva detto: “Difenderò la Russia e la costituzione. Gli ammutinati saranno puniti” (leggi).

Aggiornato: 14:43

I fatti più importanti

  • 21:05

    L’ex capo della Wagner: Prigozhin ha chiamato Putin a fare una scelta tra Shoigu e lui”

    “Prigozhin ha chiamato Putin a fare una scelta tra Shoigu (ministro della Difesa russo, ndr.), assolutamente incapace di gestire la guerra, o lui, molto efficiente sul fronte, e adesso hanno trovato un compromesso. È un compromesso che prevede una partecipazione ulteriore della Wagner nella guerra in Ucraina, con lo stesso status col quale hanno partecipato finora”. Lo ha detto l’ex capo della Wagner, Marat Gabidullin, intervistato dal Tg1. Gabidullin è fuggito e ha tagliato i ponti con i mercenari russi, di cui conosce però molto bene l’attuale capo, che l’ha anche minacciato di morte. “Prigozhin è un dirigente di grande ambizione che sopravvaluta la propria genialità” ha concluso.

  • 20:40

    Minsk: “Putin ha ringraziato Lukashenko per il negoziato”

    “Oggi alle 21, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno parlato di nuovo al telefono. Il presidente della Bielorussia (Alexander Lukashenko) ha informato in dettaglio il presidente della Russia (Vladimir Putin) sui risultati dei negoziati con la leadership di Wagner. Il presidente della Russia ha sostenuto e ringraziato il suo omologo bielorusso per il lavoro svolto”. Lo riferisce il servizio stampa del leader bielorusso secondo quanto riportato dall’agenzia Belta.

  • 20:38

    Media: “Le truppe del Gruppo Wagner si stanno preparando a lasciare Rostov”

    Le truppe del Gruppo Wagner si stanno preparando a lasciare Rostov sul Don, la città russa non distante dal confine con l’Ucraina finita stamane sotto il controllo dell’organizzazione di mercenari. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria Novosti. Anche l’emittente televisiva controllata dallo stato russo RT sostiene che le truppe Wagner si stanno preparando a lasciare Rostov, con riprese video di soldati Wagner che sembrano organizzarsi per partire. “Le strade sono ancora bloccate, ma i Wagner stanno già raccogliendo le loro cose”, ha affermato il corrispondente di Rt Corr Kosarev su Telegram, pubblicando un video rilanciato sui social media e sul Guardian. 

  • 20:36

    “Immagini dei resti di un elicottero militare russo abbattuto condivise sui social”

    Immagini dei resti di un elicottero militare russo Ka-25 che sarebbe stato abbattuto dai mercenari della Wagner sono state condivise su canali Telegram russi Astra, Baza e Rt, riferisce Ukrainska Pravda. Le immagini mostrano il velivolo completamente distrutto e fanno ritenere non vi siano sopravvissuti. Secondo Astra, l’elicottero è stato abbattuto vicino al villaggio di Talovaya nell’oblast di Voronezh.

  • 20:01

    Kiev: “Prigozhin ha sicuramente dei complici che sono al Cremlino”

    Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin “ha sicuramente dei complici che sono al Cremlino. Non prende decisioni da solo, non si muove autonomamente nei processi”. Lo sostiene Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, citato da Rbc Ucraina. “Devo dire che i militari (dell’esercito russo) non stanno resistendo ai combattenti Wagner, inoltre, i residenti locali forniscono loro acqua e cibo e li riforniscono gratuitamente”, ha aggiunto il funzionario, ribadendo poi che il capo dei miliziani “non è una figura indipendente. Il fatto che dietro di lui ci siano persone potenti con alti ranghi e alte posizioni non è più un segreto per nessuno”. 

  • 20:00

    Israele sconsiglia i viaggi in Russia

    Il ministero degli esteri israeliano ha emesso un avviso contro i viaggi in Russia a causa della situazione in atto nel Paese. L’avviso invita “a soppesare la necessità” di viaggiare in Russia, di “valutare l’essenzialità” di rimanere qualora già si fosse sul posto e di evitare “punti caldi”. Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato il ministero degli Esteri, La Sicurezza nazionale per una primo esame degli eventi in corso in Russia. Lo stesso ha fatto il ministero della difesa retto da Yoav Gallant.

  • 19:59

    Kiev: “Avanzata simultanea su vari fronti nell’est dell’Ucraina”

    Kiev rivendica una avanzata simultanea su vari fronti nell’est dell’Ucraina. “Le forze del gruppo orientale hanno lanciato offensive su vari fronti allo stesso tempo. Avanzano a Orikhovo-Vasylivka, Bakhmut, Bohdanivka, Yahidne, Klishchiivka e Kurdiumivka, fanno progressi su tutti i fronti”, ha detto su Telegram la vice ministra della Difesa Hanna Maliar. Secondo Maliar, i russi hanno cercato di avanzare sui fronti di Kupiansk, Lyman e Marinka, ma sono stati respinti. Intensi combattimenti continuano sul fronte sud.

  • 19:34

    Prigozhin conferma: “Siamo arrivati a 200 km da Mosca ma torniamo indietro per evitare spargimenti di sangue”

    I miliziani della Wagner sono arrivati “a 200 chilometri da Mosca” ma ora fanno “marcia indietro”, tornando verso sud per evitare “spargimento di sangue russo” da una parte o dall’altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin.

  • 19:22

    Lukashenko: “Prigozhin ha accettato la proposta di fermare l’avanzata di Wagner in Russia”

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin “lo stop ai movimenti” delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato. Secondo Lukashenko, sarebbe stato raggiunto un accordo per garantire la sicurezza dei combattenti della Wagner. 

  • 19:18

    Zelensky in russo: “Putin non è più a Mosca, si nasconde”

    “Dirò in russo: l’uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte, senza mostrarsi. Sono sicuro che non è più a Mosca. Chiama da qualche parte, chiede qualcosa da lì… Sa di cosa ha paura, perché lui stesso ha creato questa minaccia”: lo ha detto in un discorso serale alla nazione il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.