Ucraina, la giornata – “Bomba sporca”, i capi delle forze armate di Russia e Usa a colloquio: “Linee di comunicazione aperte”

Mosca accusa: "Abbiamo informazioni concrete". Ma l'Ucraina respinge al mittente: "Aiea venga a controllare". Anche Stoltenberg smentisce le dichiarazioni e mette in guardia sul loro uso per favorire un'escalation. Intanto un ordigno esplode sulla ferrovia nella regione russa di Bryansk

Aggiornato: 11:19

  • 18:20

    Mosca insiste: “Kiev potrebbe utilizzare anche sostanze radioattive dell’ex centrale nucleare di Chernobyl”

    “Kiev sta completando i lavori per la creazione di una ‘bomba sporca’ e potrebbe utilizzare anche sostanze radioattive dell’ex centrale nucleare di Chernobyl”. Lo ha detto il tenente generale Igor Kirillov, responsabile delle forze di difesa da radiazioni, chimiche e biologiche delle forze armate russe, come riporta Ria Novosti. “In Ucraina ci sono imprese dell’industria nucleare che hanno scorte di sostanze radioattive che possono essere utilizzate per creare una ‘bomba sporca’. Inoltre, la centrale nucleare di Chernobyl dismessa immagazzina 22.000 assemblaggi di combustibile esaurito contenenti uranio-238”, ha spiegato Kirillov.

  • 17:46

    Medvedev: “La produzione di armi in aumento e non si sta esaurendo”

    La produzione di armi in Russia “è in aumento” e “non si sta esaurendo” come è scritto “nelle analisi dei nemici”. Lo ha scritto su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmytri Medvedev. “Non sperate! La produzione di armi e attrezzature speciali è in aumento, da carri armati alle pistole, dai missili ai droni ad alta precisione”.

  • 17:44

    Capi delle forze armate di Russia e Usa a colloquio su “bomba sporca”

    Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo americano Mark Milley in merito al possibile ricorso da parte dell’Ucraina all’utilizzo di una bomba sporca, secondo quanto fa sapere il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. I due, riferiscono i media americani, si sono detti d’accordo sul mantenere le linee di comunicazione aperte.

  • 17:37

    Berlino: “Più fondi per armi a Kiev”

    La Germania aumenterà i fondi per il sostegno militare a Kiev. Sono le intenzioni per il prossimo anno dichiarate dal ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner. Le risorse devono salire ad almeno 2 miliardi di euro, ha spiegato il tedesco dopo un incontro con il premier ucraino, Deniy Schmyhal, e il suo omologo, Serhiy Marchenko. L’annuncio arriva in vista della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, che si terrà domani a Berlino. Al momento nella bozza di bilancio sono previsti 800 milioni di euro.

  • 17:31

    Colloquio Mosca UK: “Dialogo per de escalation”

    Il capo di Stato maggiore della Difesa britannico, Tony Radkin, e il generale russo Valery Geramisov hanno concordato sull’importanza di “mantenere aperti i canali di comunicazione tra il Regno Unito e la Russia per gestire il rischio di errori di calcolo e facilitare la de-escalation“. Le controparti si sono sentite nel corso di una telefonata, resa nota dal ministero della difesa di Londra. Il governo britannico ha anche fatto sapere che nel corso della conversazione Radkin ha respinto “le accuse russe secondo cui l’Ucraina starebbe pianificando azioni per un’escalation del conflitto e ha riaffermato il sostegno duraturo del Regno Unito all’Ucraina”.

  • 17:05

    Mosca a Londra: “Ucraina progetta bomba sporca”

    “Le discussioni riguardo al possibile uso da parte dell’Ucraina di una bomba sporca sono continuate con la controparte britannica”. Mosca ha rinnovato le accuse a Kiev nel corso di una telefonata tra il capo di Stato maggiore delle forze armate di Mosca, Valery Gerasimov, e il capo di Stato maggiore della Difesa britannico Tony Radakin. Lo ha riferito il ministero della difesa russo.

  • 16:50

    Stoltenberg: “Accusa di bomba sporca è assurda”

    “L’accusa che l’Ucraina si stia preparando a usare bombe sporche è assurda”. Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista a Politico in risposta alle dichiarazioni del ministro della difesa russo Sergei Shoigu. Il numero uno dell’Alleanza Atlantica ha anche ammonito che il rischio è che Mosca potrebbe usare queste “false informazioni” per favorire una escalation miliare. “Ciò che ci preoccupa è che questo fa parte di un modello che abbiamo visto prima in Siria, ma anche all’inizio della guerra”, ha spiegato Stoltenberg. Il segretario generale ha concluso che “la Russia sta accusando gli altri di fare ciò che intendono fare da soli”.

  • 16:44

    Scholz: “Ricostruiremo Ucraina ed entrerà in Ue”

    “Quando ricostruiamo l’Ucraina, lo facciamo con l’obiettivo dell’Ucraina membro dell’Unione europea”. Lo ha spiegato a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando al Forum economico tedesco-ucraino. All’incontro è intervenuto anche il primo ministro ucraino, Denys Schmyhal, che ha stimato i costi della ricostruzione in circa 750 miliardi di dollari. “Chiunque investa nella ricostruzione dell’Ucraina oggi investe in un futuro Stato membro dell’Unione Europea, che farà parte della nostra comunità di diritto e del nostro mercato interno”, ha dichiarato il cancelliere tedesco lanciando un segnale agli investitori presenti al Forum. Scholz ha fatto riferimento alla conferenza internazionale di esperti che si svolgerà il 25 ottobre, sempre a Berlino, in cui si discuterà proprio della ricostruzione dell’Ucraina, su invito della presidenza tedesca del G7 e della Commissione europea. Il primo ministro ucraino Denys Schmyhal è intervenuto promettendo di creare le condizioni per rapidi investimenti.

  • 16:34

    Kiev: “Controlli russi ritardano accordo sul grano”

    L’applicazione dell’accordo sull’esportazione del grano raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul è ritardato dalle ispezioni condotte dai russi nel Mar Nero sulle navi che trasportano i cereali dall’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministero degli esteri ucraino parlando di ispezioni politicamente motivate. 

  • 16:29

    Teheran: “Non abbiamo inviato droni a Mosca”

    Il governo dell‘Iran nega di avere inviato droni alla Russia. Il portavoce del ministero degli esteri di Teheran, Nasser Kanani, parla di “falsa informazione” dei paesi occidentali. Lo riporta l’agenzia Mehr. Secondo Kanaani la posizione del governo di Teheran in merito alla guerra in Ucraina “è chiara”, mentre Stati Uniti, Europa e Regno Unito “alimentato l’atmosfera di odio” nei confronti dell’Iran con le loro “accuse e false informazioni” e le loro azioni “provocatorie”.