Elezioni, la diretta – Draghi: “Disponibile a un secondo mandato? No. Blinken mi ha detto che non c’è nessun partito italiano coinvolto nel caso fondi russi”

La leader di Fdi dopo il voto contro il documento Ue ha ribadito che ritiene l'Ungheria una democrazia (in disaccordo con quanto affermato dal Parlamento europeo). Intanto in Consiglio dei ministri il Carroccio si rifiuta di approvare l'intervento sulle concessioni

Aggiornato: 10:08

  • 18:08

    Draghi: “La democrazia italiana è forte, non temere le voci”

    “Non dimentichiamo che la democrazia italiana è forte: dobbiamo essere fiduciosi, non avere timore di qualunque voce. E’ chiaro che negli ultimi anni la Russia ha effettuato un’opera continua di corruzione in tanti settori in Europa e negli Stati Uniti”. Lo afferma il premier, Mario Draghi, in una conferenza stampa.

  • 18:08

    Draghi: “Disponibile a un secondo mandato? No”

    “No”. Con un “no” secco il premier, Mario Draghi, in una conferenza stampa, ha risposto alla domanda se fosse disponibile a un secondo mandato. Poche ore prima Matteo Renzi aveva detto: “Rispetto agli scenari credo ci siano solo due ipotesi. La prima è che vinca la destra, e allora va al governo la Meloni, la seconda è che noi facciamo il 10 per cento e allora al governo ci va Draghi“. Carlo Calenda, sempre in mattinata, aveva detto al CorriereTv che “il nostro obiettivo non è essere l’ago della bilancia, perché significherebbe dire che si può andare o di qua o di là, ma essere il perno, per far sì che prosegue l’esperienza Draghi” ribadendo poco più tardi che “con la situazione che ci ritroviamo, con i tassi di interesse che aumentano, abbiamo bisogno che rimanga a governare Draghi“.

  • 16:38

    Draghi: “La cosa più importante è che tutti vadano a votare”

    “Come ha detto lei, io sto in alto e sono stato precipitato, catapultato, dall’alto quindi non sarebbe giusto dare giudizi sui toni della campagna elettorale”. L’ha detto il premier Mario Draghi rispondendo, in parte ironicamente, a una domanda sul linguaggio usato nella campagna elettorale, durante la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Una campagna elettorale si svolge con una grande varietà di toni dal più alto al più sommesso, ma la cosa più importante è che tutti vadano a votare, questa è la cosa più importante di tutte”.

  • 15:25

    Conte a Messina: “Siamo a 4 punti da Schifani. Non possiamo dare la Sicilia a un imputato”

    di Manuela Modica

    “Io a lui voto. Perché? Perché è l’unico che pensa pure a noialtri”, stretti tra la folla si prova a fare domande a chi in un’assolatissima mattina siciliana è accorso a vedere Giuseppe Conte. Il leader del M5s arriva a Messina di buon mattino, alle 9.40 circa, dopo aver aperto la tre giorni siciliana a Catania la sera prima. Un tour quello di Conte che toccherà anche per una campagna elettorale doppia: in Sicilia si vota per le Politiche – nell’isola Conte è capolista alla Camera – e per le Regionali dove alla guida dell’isola per il M5s si candida Nuccio Di Paola, il referente del Movimento che affianca Conte nell’intenso tour siculo (dove riesce a inserire anche a Reggio Calabria), che svela: “Siamo a 4 punti da Schifani. Forza, non possiamo dare la Sicilia a un imputato”. Renato Schifani, ex presidente del Senato, è il candidato del centrodestra alla presidenza della Sicilia ed è imputato per rivelazione di segreto a Caltanissetta, un processo nato dall’inchiesta sull’ex presidente di Confindustria, Antonello Montante.

    Una tappa in ogni provincia per convincere gli indecisi ma non solo: due settimana fa un sondaggio di Demopolis svelava che 4 siciliani su 10 non sapevano che il 25 settembre si voterà pure per le regionali. La partita in Sicilia sembra dunque ancora tutta da giocare. E non a caso in questi ultimi giorni provano a giocarsela nell’isola anche Matteo Salvini che venerdì nel tardo pomeriggio sarà a Catania dopo avere già fatto due tappe nell’isola e Matteo Renzi che sarà a Palermo domenica pomeriggio. Mentre dà forfait Silvio Berlusconi che era atteso a Marsala per spingere voti sulla compagna Marta Fascina, diventata il simbolo della polemica sui paracadutati, ovvero i candidati senza contatto col territorio, candidati in collegi sicuri, come nel caso di Fascina a Marsala. Nell’isola dove il M5s è storicamente molto forte, e dove il Movimento ha scelto di non seguire la coalizione di centrosinistra, candidando Di Paola e correndo da solo, Conte si spende in un giro intensissimo aperto giovedì sera nella città etnea, dove ha parlato dal palco di Piazza Palestro, al Fortino, noto quartiere popolare di Catania. “Faccio una promessa: daremo sempre più dignità a un povero che ha bisogno del reddito di cittadinanza rispetto a un politico che gli fa la guerra e finché ci sarà il M5s sarà così”, così infiamma la folla Conte lì dove a usufruire del reddito di cittadinanza sono 604.239 persone, ponendo l’isola come seconda regione con più percettori in tutto il Paese, seconda solo alla Campania. Il mattino dopo passeggia, invece, a Piazza Cairoli, nel cuore della città dello Stretto, roccaforte di Cateno De Luca, dato per secondo, dietro Schifani, dagli ultimi sondaggi: “Copia il M5s, si spaccia per il nuovo ma ha supportato Musumeci”.

    Un bagno di folla per Conte, che si ferma nel gazebo dello storico Bar Irrera e da lì arringa la folla: “Abbiamo innalzato la soglia dell’impignorabilità a mille euro: oggi chi prende meno di mille euro non viene aggredito dal pignoramento. La gente che ha poco non va toccato, sembra una piccola cosa, ma al di sotto di mille euro non toccate nulla, andate a prendere i soldi alle grandi aziende”. Tasto che infiamma l’applauso, mentre in molti lo fermano per chiedere consigli personali su cartelle esattoriali. Lui si ferma con qualcuno, mentre tra la folla c’è chi non riesce a raggiungerlo ma grida: “No ‘nni lassari in menzo a na strada Giuseppi, l’unico chi nni po’ sabbari sì tu (non ci lasciare in mezzo alla strada, Giuseppe, l’unico che può salvarci sei tu)”.

  • 13:51

    Ilaria Cucchi annulla gli appuntamenti della campagna elettorale per oggi

    Ilaria Cucchi, candidata al Senato nelle liste dell’Alleanza Verdi e Sinistra, è stata costretta oggi a disdire tutti gli appuntamenti in agenda per la campagna elettorale per seguire il ricovero urgente della madre presso un ospedale di Roma, a causa di un problema importante di salute aggravatosi la notte scorsa.

  • 13:09

    Cdm: via libera all’unanimità al decreto Aiuti ter

    Via libera all’unanimità da parte del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto Aiuti ter.

  • 13:08

    Speranza: “Salvini e Conte chiedono un miracolo a Draghi, ma l’hanno mandato a casa”

    “Tra poche ore ci sarà un Cdm dove saranno prese decisioni per dare ossigeno alle famiglie e alle imprese, oggi Salvini e Conte chiedono un miracolo al Governo Draghi ma l’hanno mandato a casa”. Lo ha rimarcato il ministro della Salute Roberto Speranza ospite di ‘Omnibus’ su La7.

  • 13:07

    Croci celtiche sui manifesti di Cirinnà (Pd)

  • 13:05

    Cdm approva la mappatura delle concessioni pubbliche: Lega vota contro

    Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, ha approvato il decreto legislativo con le regole per avviare la mappatura di tutte le concessioni pubbliche. I tre ministri della Lega, viene riferito, hanno votato contro il provvedimento.

  • 13:04

    Verdi: “La politica ipocrita piange fintamente quando ci sono i disastri”