Elezioni, diretta – Conte: “C’è aria di grandi intese, noi non ci saremo. Sono già pronti a tirar fuori un altro nome della comunità finanziara”

Il leader 5 stelle ha presentato il programma del Movimento e i candidati alle prossime elezioni. Intanto Enrico Letta è partito da Brescia con il tour con il pullman elettrico. Sul fronte del centrodestra si evoca la modifica della Costituzione. Il leghista Calderoli: "Per il presidenzialismo è la volta buona"

Aggiornato: 10:13

  • 10:05

    Giorgetti: “Con Draghi più semplice giocare partite internazionali”

    “Più che di agenda Draghi parliamo di uno stile di Governo caratterizzato da una reputazione per l’Italia con la quale diventava più semplice giocare partite internazionali e a livello europeo. Ora quello che serve all’Italia è un governo forte, una maggioranza che renda possibile giocare una buona partita per l’Italia anche in contesti internazionali”. Lo ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti a Termoli a margine di una cena elettorale con la Lega, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti.

  • 09:56

    Calderoli: “Questa è la volta buona per il presidenzialismo”

    Il senatore della Lega, Roberto Calderoli, crede che le ipotesi di presidenzialismo siano concrete: “È la volta buona”, dice in un’intervista a La Stampa. “Io ho partecipato – aggiunge – a sei elezioni del Capo dello Stato, la prima è stata quella di Oscar Luigi Scalfaro nel 1992. Ciò a cui ho assistito in quelle occasioni all’interno del Parlamento non l’ho visto nemmeno nelle peggiori assemblee di condominio e quindi credo che tutti si siano resi conto che questa formula ha fatto il suo tempo, non resta che l’elezione diretta del presidente della Repubblica”. ‘Lei crede che il governo di centrodestra cambierà la Costituzione senza il referendum?’ “La Costituzione – replica – prevede che con il voto dei due terzi dei parlamentari si può cambiare la Carta senza referendum. Se i nostri padri costituenti hanno deciso così, un senso ci sarà. Ciò nonostante io credo che una riforma di ampia portata vada sottoposta comunque a un referendum popolare”. Calderoli ritiene che “non” sarà un percorso sempliche perché “sul principio del presidenzialismo siamo tutti d’accordo. Sul ruolo del presidente, invece, si dovrà aprire un dibattito. Io sono per il modello francese”. Per quanto riguarda l’allarme lanciato dal Pd, ribatte: “Devono essere convinti di aver già perso. Se già si prefigura il fatto che tutta l’opposizione avrà meno di un terzo dei parlamentari, qualche guaio devono averlo combinato”.

  • 09:55

    Orlando: “Pd puòn farcela grazie agli indecisi”

    “Ma vi pare che se ci trovassimo in autunno con un governo Meloni a palazzo Chigi, noi potremmo permetterci di convocare le primarie del Pd per cambiare segretario?”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un’intervista a La Stampa concordando con quanto il suo collega Dario Franceschini ha scandito pochi giorni fa sulle colonne di questo giornale. E cioè che tutto il partito è con Letta e che il segretario del Pd non dovrebbe dimettersi anche nel caso dovesse uscire sconfitto. “Tanto più se non dovesse andare bene – dice il ministro del Lavoro, ospite a Metropolis, trasmissione web del gruppo Gedi – ci sarebbe bisogno di qualcosa di diverso che individuare un capro espiatorio: certo non un congresso per cambiare un leader. Ma questo scenario non ci sarà”. E sottolinea: “I numeri possono cambiare e di molto negli ultimi giorni. Faccio un esempio: la Lega può solo scendere, perché se uno è indeciso e alla fine decide di votare a destra, vota la Meloni. Anche molti indecisi possono propendere per il Pd all’ultimo momento. La partita è aperta. Penso che si possa trovare una maggioranza in caso di vittoria”.