Bloomberg: “Prossima settimana l’Ue può dare all’Ucraina lo status di candidato”. Media: “Ad aprile 42mila richieste al Cremlino su soldati scomparsi”. Donbass, i filorussi condannano a morte due inglesi

Putin: "Non ci faranno fare la fine dell'Urss, non accetteremo recinzioni". A Severodonetsk bombe sull'impianto chimico di Azot: dentro 800 civili. Kiev: "2500 combattenti della Azovstal in campo di detenzione nel Donetsk". Ma il Cremlino: "Nessuna informazione in merito"

Aggiornato: 10:49

  • 14:19

    Onu: ‘5 milioni di rifugiati da 24 febbraio’

    Quasi cinque milioni di ucraini sono stati registrati in Europa dall’inizio della guerra, secondo i dati dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati, riporta il Guardian. Un aggiornamento dell’Unhcr afferma che un totale di 4.816.923 ucraini sono stati registrati come rifugiati in 44 Paesi europei dal 24 febbraio. Ma molti di più avranno effettivamente lasciato il Paese: i dati infatti mostrano che al 7 giugno erano stati registrati più di 7,3 milioni di attraversamenti di frontiera in uscita dall’Ucraina. Altri 2,3 milioni di attraversamenti sono stati registrati per rientrare nel Paese. Donne e bambini rappresentano il 90% di coloro che sono fuggiti all’estero, poiché gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni sono idonei al servizio militare e non possono partire. La guerra in Ucraina ha “causato una delle più grandi crisi di sfollamento umano al mondo”, ha dichiarato l’Unhcr. 

  • 14:17

    Von der Leyen: “Ricostruire è nostro dovere”

    “Questo pomeriggio avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini” perché “ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo” perché “è un nostro obbligo morale” che va messo in atto “nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’apertura del festival Internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi a Roma.  

  • 14:15

    Mosca: “Nessuna notizia su sorte combattenti Azovstal”

    Il Cremlino non ha informazioni sulla sorte o su eventuali decisioni che riguardano i militari ucraini che si sono arresi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol e sono stati portati in Russia. Lo ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov rispondendo a una domanda: “Non sono in grado di rispondere a questa domanda, non abbiamo tali informazioni“, ha detto, riportato dalla Tass. Intanto il Comitato investigativo russo ha reso noto di star interrogando gli oltre 200 ufficiali ucraini di Azovstal: “Continua il lavoro di identificazione dei militari delle Forze Armate ucraine e dei nazionalisti che si sono arresi, compresi quelli dell’acciaieria Azovstal. Queste persone, tra cui più di 200 ufficiali, sono in fase di interrogatorio”, ha affermato il Comitato. 

  • 12:59

    Cremlino: ‘Ad Ankara nessun accordo su grano’

    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto, parlando con i giornalisti, come riporta il Guardian, che ieri ad Ankara non è stato raggiunto alcun accordo sull’esportazione di carichi di grano ucraino attraverso il Mar Nero. La Turchia spinge per un accordo tra Russia e Ucraina per alleviare la crisi alimentare globale, negoziando un passaggio sicuro per il grano bloccato nei porti del Mar Nero e ieri ad Ankara si è svolto un incontro tra il ministro degli esteri turco Cavusoglu e il suo omologo turco Lavrov 

  • 12:49

    Media: ‘Così fallì il piano per liberare Azovstal’

    Un tentativo per irrompere militarmente a Mariupol e sbloccare la situazione dell’acciaieria Azovstal, accerchiata e bombardata dall’esercito russo, fu organizzato dai Servizi di intelligence ucraini (Gur) dopo alcune settimane di assedio. Lo ha raccontato una fonte qualificata alla pubblicazione Ucraine Truth, riportata da Unian. Sotto il comando generale della Gur, un’unità militare è partita dal distretto sud-orientale di Huliaipil verso Mariupol per irrompere in città. Il gruppo di assalto era composto anche da militari dell’esercito e combattenti del reggimento nazionalista Azov. Secondo la fonte, inizialmente era previsto che l’unità avrebbe ricevuto carri armati, veicoli corazzati e oltre 80 soldati, ma quando è arrivato il momento di entrare in azione c’erano a disposizione solo pochi carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e veicoli corazzati per il trasporto di circa 20 persone. Nonostante ciò, l’unità si è spostata verso Mariupol. Dopo circa 10-15 chilometri un pesante attacco russo ha bloccato l’avanzamento del gruppo costringendolo alla ritirata

  • 12:39

    Cremlino: “Tagliato gas a chi non ha pagato in rubli”

    I Paesi che hanno rifiutato di pagare il gas russo in rubli, così come previsto dal decreto del presidente Vladimir Putin, sono già stati disconnessi dalle forniture. Non sono previste al momento altre disconnessioni. Lo afferma il Cremlino citato dalla Tass.

  • 12:26

    Zelensky: “2600 missili lanciati contro di noi”

    “In 105 giorni di guerra, la Russia ha lanciato circa 2600 missili contro le città ucraine, soprattutto contro obiettivi civili: imprese, ferrovie, ponti, università ed edifici residenziali”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo all’evento Time 100, secondo quanto riferisce Ukrinform. Zelensky ha voluto ricordare in particolare il missile che a Odessa ha colpito una casa uccidendo tre generazioni di una famiglia: la piccola Kira, la madre e la nonna. “Kira aveva solo un mese quando la Russia ha iniziato la guerra. Che cosa ha visto nella sua vita? E che cosa può servire il suo assassinio all’influenza russa?”, si è chiesto. 

  • 12:08

    Mosca, manovre nel mar Baltico: 60 navi flotta russa

    Circa 60 navi della Flotta russa sono state schierate nel Mar Baltico per una esercitazione per sorvegliare e difendere le infrastrutture marittime e le basi della regione di Kaliningrad. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Interfax. “Prima dell’inizio delle manovre, la Flotta del Baltico ha tenuto una serie di esercitazioni per mettere le forze in stato di massima allerta”. L’esercitazione coinvolge circa 60 navi di superficie, motoscafi e navi di supporto, più di 40 aerei ed elicotteri e fino a 2.000 armi e pezzi di hardware militare e specializzato della Flotta Baltica. Le manovre continueranno fino al 19 giugno, ha dichiarato il Ministero. “Durante l’esercitazione, i gruppi tattici di navi della Flotta del Baltico sono salpati dalle loro basi e si sono schierati nei distretti designati. L’obiettivo dell’esercitazione è aumentare il livello di preparazione e le capacità dei centri di controllo militare della Flotta Baltica, perfezionare l’interazione tra le navi e le forze costiere e le loro competenze navali e sul campo e consentire ai quartieri generali di comando e controllo della flotta di esercitarsi”, ha dichiarato il Ministero della Difesa.

  • 11:57

    Lavrov: “Sminare porti unica via per export”

    La Russia spera che l’Ucraina sia consapevole del fatto che non c’è alternativa a sminare i porti affinché l’export sia possibile. Lo ha sottolineato il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov citato dalla Tass

  • 11:41

    Kiev: “Servono armi pesanti”

    “Non vediamo solo i nostri risultati ma anche gli errori. Riceviamo tutti i segnali e anche le critiche. Conosciamo le nostre carenze e lavoriamo duramente per correggerle”, ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov. Quindi ha sottolineato che il governo persegue l’obiettivo di ottenere una quantità significativa di lanciarazzi multipli Mlrs e munizioni di tipo Nato; assicurare la completa sostituzione di alcuni calibri di tipo sovietico (le armi sono usurate, i proiettili non sono più prodotti o le loro scorte sono scarse) su piattaforme comuni nei Paesi del Patto atlantico e dotate di munizioni; concordare con i partner il passaggio a forniture sotto forma di unità integrate immediatamente pronte a svolgere missioni di combattimento (unità organiche), piuttosto che sotto forma di piattaforme separate. Questo aumenterà significativamente l’efficienza sul campo di battaglia; schierare centinaia di unità di veicoli corazzati pesanti, senza i quali un contrattacco efficace è impossibile. Nel frattempo l’Ucraina – ha specificato il ministro – sta ricevendo dai partner veicoli blindati abbastanza leggeri, non sempre armati.