Bloomberg: “Prossima settimana l’Ue può dare all’Ucraina lo status di candidato”. Media: “Ad aprile 42mila richieste al Cremlino su soldati scomparsi”. Donbass, i filorussi condannano a morte due inglesi

Putin: "Non ci faranno fare la fine dell'Urss, non accetteremo recinzioni". A Severodonetsk bombe sull'impianto chimico di Azot: dentro 800 civili. Kiev: "2500 combattenti della Azovstal in campo di detenzione nel Donetsk". Ma il Cremlino: "Nessuna informazione in merito"

Aggiornato: 10:49

  • 11:37

    Kiev: “Ogni giorno 100 soldati persi”

    Ogni giorno l’Ucraina perde fino a cento militari, che restano uccisi in battaglia, e fino a 500 vengono feriti. Per questo Kiev ha bisogno di armi pesanti il più rapidamente possibile. Lo ha scritto il Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov su Facebook, citato da Ukrinform, che ha aggiunto: “Il mostro russo ha ancora molti mezzi per divorare vite umane e soddisfare il suo ego imperiale”. “Abbiamo dimostrato di non avere paura del Cremlino, a differenza di molti altri. Ma noi, come Paese, non possiamo permetterci di dissanguarci, perdendo i nostri figli e figlie migliori”, ha affermato Reznikov. Il Ministro si è anche detto “non soddisfatto” del ritmo e dei volumi delle forniture di armi. “Ma allo stesso tempo sono infinitamente grato alle nazioni che ci sostengono. In particolare, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Polonia e i nostri amici baltici, così come tutti gli altri Paesi che contribuiscono a frenare la malvagità russa”, ha dichiarato.

  • 11:34

    Mosca: “Putin a G20? Non ancora chiaro”

    Non è ancora chiaro se Vladimir Putin parteciperà al vertice del G20 che si terrà quest’anno a Bali. Lo ha specificato l’ambasciatrice russa in Indonesia Lyudmila Vorobieva che, citata dall’agenzia Antara – riferisce la Bbc – non ha né confermato né mentito la partecipazione del presidente russo. “Non possiamo ancora stabilire se il presidente Putin parteciperà, offline o online… Abbiamo ancora tempo per pensarci e attendiamo sviluppi”, ha detto la diplomatica russa. Lo scorso aprile, durante una telefonata con il presidente indonesiano Joko Widodo, Putin aveva detto che avrebbe preso parte al vertice del G20. Da allora però gli Stati Uniti hanno manifestato la loro contrarietà alla sua partecipazione, affermando che dopo l’invasione dell’Ucraina con Mosca non si può fare come se nulla fosse. 

  • 11:26

    740 profughi in sistema di accoglienza ucraini

    Ad oggi il Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) dei Comuni ha risposto all’emergenza derivante dalla crisi nata dalla guerra d’Ucraina accogliendo 740 profughi. Si tratta per la maggior parte di donne, per il 71%, e in questo la Regione più coinvolta è l’Emilia Romagna, dove sono presenti il 22% del totale di persone, seguita da Lazio e Campania. “Appena stavamo per completare l’organizzazione dei profughi afghani è scoppiata la guerra in Ucraina e quindi l’arrivo dei profughi di questo conflitto”, lo dice in corso della conferenza stampa alla sede di Anci a Roma Virginia Costa, responsabile del servizio centrale SAI. “C’è stata un’importantissima conferma da parte di Comuni, 80 circa si sono aggiunti a quelli che avevano già dato la loro disponibilità nel 2021”, conclude Virginia Costa.   

  • 11:24

    Mariupol, centinaia di corpi sotto le macerie

    Centinaia di corpi sono stati trovati tra le macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti russi a Mariupol, secondo il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko, riportato dalla Bbc. “È una carovana di morte senza fine, dove tra i 50 e i 100 corpi per ogni caseggiato vengono recuperati da sotto le macerie”, ha detto, “non ci sono parole. Solo rabbia“.   

  • 11:13

    Zelensky a Ocse: “Chiudere uffici a Mosca è esempio”

     “Vi sono grato per il lavoro che state facendo per difendere i nostri valori. Interrompere l’adesione della Russia all’Ocse chiudendo i vostri uffici a Mosca dovrebbe essere un esempio per le altre istituzioni internazionali”: lo ha detto, in un collegamento video alla seduta di apertura della ministeriale dell’Ocse a Parigi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Bisogna utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo – ha continuato Zelensky – per fare pressioni contro la Russia e fermare le sue politiche aggressive. E’ una minaccia per tutto il mondo”. La prossima apertura di un ufficio Ocse a Kiev, ha aggiunto Zelensky, è invece “un segnale importante e ringrazio il presidente Cormann per questa importante decisione”.   

  • 11:08

    Zelensky: “Servono sanzioni di lungo termine”

    “Interesse primario del mondo è aiutare a proteggere l’Ucraina”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla riunione ministeriale dell’Ocse a Parigi, quest’anno presieduta dall’Italia. “L’aggressione della Russia deve terminare al più presto possibile”, ha proseguito Zelensky invocando “dolorose sanzioni di lungo termine contro la Russia” 

  • 11:02

    Filorussi: ‘in corso battaglia per Slavyansk’

    Secondo l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk è in corso la battaglia per il controllo di Slavyansk, nell’Est dell’Ucraina. Lo riporta la Tass. Secondo i filorussi, “da oggi un gruppo di forze” delle autoproclamate “Repubbliche di Donetsk e Lugansk, con il supporto dell’esercito russo, ha stabilito il pieno controllo di 231 località, tra cui Svyatogorsk e Tatyanovka, sul territorio del Donetsk. È in corso una battaglia per il controllo di Slavyansk”, riporta la Tass. Slavyansk dal 2014 è sotto il controllo di Kiev, è un importante nodo di trasporto e centro industriale . Prima della fase attiva delle ostilità, la sua popolazione contava circa 107.000 abitanti. A Slavyansk e nella vicina Kramatorsk, le truppe ucraine – dicono i rappresentanti delle due repubbliche – hanno creato un’importante roccaforte fortificata di oltre 170 chilometri quadrati, con scorte di armi, munizioni, carburante e cibo. 

  • 09:30

    “Con armi a lungo raggio via russi da Severdonetsk”

    Se l’Occidente fornisse armi a lungo raggio, i combattenti ucraini sarebbero in grado di “ripulire Severdonetsk in due o tre giorni” dalla presenza di militari russi. Ne è convinto il governatore Luhansk, Sergei Haidai, aggiungendo che si continua a combattere strada per strada e per questo è impossibile provvedere con l’evacuazione dei civili. “Il silenzio a Sievierdonetsk dura solo quando le armi vengono ricaricate. Continuano i combattimenti di strada nel centro”, ha scritto Haidai su Telegram. ”I russi aderiscono alle loro tattiche primitive: fuoco di artiglieria pesante, quindi – tentativi di sfondamento. La stessa cosa è accaduta nelle già distrutte Rubizhne e Popasna”, ha aggiunto, spiegando che “il nemico sta colpendo con forza la zona industriale, che controlliamo”. Haidai ha quindi affermato che “se otteniamo rapidamente armi occidentali a lungo raggio inizierà un duello di artiglieria, l’Unione Sovietica perderà a ovest e i nostri difensori saranno in grado di ripulire Severdonetsk in due o tre giorni”. Ma per il momento, ha concluso, “l’evacuazione da Severdonetsk è ancora impossibile, così come il trasporto di merci. Attualmente l’ospedale dispone di tutto il necessario per stabilizzare i feriti”. “I russi si attengono alle loro tattiche primitive: fuoco di artiglieria pesante, poi tentativi di sfondamento. Lo stesso è accaduto nelle già distrutte Rubizhne e Popasna”, ha detto Gaidai. “Se ci procuriamo rapidamente le armi a lungo raggio occidentali, inizierà un duello di artiglieria, la Russia perderà a ovest e i nostri difensori saranno in grado di ripulire Severodonetsk in due o tre giorni”. Il capo militare ha poi ribadito che “i russi non controllano la strada Lysychansk-Bakhmut, ma la prendono costantemente d’assalto”. 

  • 09:16

    Bombe nel Lugansk, quattro morti

    I russi hanno continuato nella notte a bombardare la regione di Lugansk cercando punti deboli nella difesa di Severodonetsk, uccidendo almeno quattro civili e provocando numerose distruzioni. Lo afferma Sergiy Gaidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk su Telegram.
    “I russi continuano senza successo la ricerca dei punti deboli nella difesa di Severodonetsk, mentre sparano a quartieri pacifici e strutture industriali nella regione di Lugansk. Almeno quattro persone sono morte nella regione”. 

  • 09:08

    Gb: “Da 48 ore truppe russe a Izyum”

    I combattimenti continuano nella sacca di Severodonetsk ma, nelle ultime 48 ore, il Gruppo orientale delle forze russe (Egf) ha probabilmente aumentato i propri sforzi per avanzare a Sud di Izyum (in Ucraina orientale). Lo scrive l’intelligence del Ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento postato su Twitter. I progressi della Russia sull’asse di Izyum erano rimasti bloccati da aprile, dopo che le forze ucraine avevano fatto buon uso del terreno per rallentare l’avanzata russa. La Russia – sostiene l’intelligence britannica – ha probabilmente tentato di ricostituire l’Egf dopo le pesanti perdite subite nella fallita avanzata su Kiev, ma le sue unità restano probabilmente sotto organico. È probabile che la Russia cerchi di riguadagnare slancio in quest’area per esercitare ulteriore pressione su Severodonetsk e per avere la possibilità di avanzare più in profondità nell’Oblast’di Donetsk.