Guerra in Ucraina, diretta – Kiev: “Riconquistata metà di Severodonetsk”. Missili sulla capitale all’alba. Erdogan: “Su Svezia e Finlandia nella Nato non cediamo”

L'attacco è arrivato dal mar Caspio. L'agenzia atomica: "Sorvolata a bassa quota una centrale nucleare". Putin: "Se l'Occidente fornirà missili a lungo raggio, noi colpiremo nuovi obiettivi". Secondo le autorità ucraine, nella città contesa gli occupanti arretrano: "Fatti prigionieri otto soldati"

Aggiornato: 21:21

I fatti più importanti

  • 09:41

    Via all’operazione Nato nel Baltico con Svezia e Finlandia

    Si apre oggi e durerà fino al 17 giugno l’esercitazione militare internazionale Baltops nel mar Baltico, a cui prenderanno parte 16 Paesi: i 14 Stati membri della Nato e gli Stati partner dell’alleanza, Svezia e Finlandia. Gli Stati partecipanti dimostreranno di essere pronti a garantire la difesa collettiva nella regione baltica e l’attuazione della politica di deterrenza. Diverse operazioni tattiche che coinvolgono navi, aerei e veicoli blindati dell’alleanza, tra cui un assalto anfibio, saranno condotte nelle acque territoriali della Lettonia.
    Baltops è una delle principali esercitazioni nel nord Europa e prenderà il via a Stoccolma in occasione del 500esimo anniversario della Marina svedese. Le manovre tattiche si terranno poi mar Baltico e nello spazio aereo della regione, per concludersi a Kiel, in Germania. Saranno coinvolti oltre quattromila militari, truppe d’assalto marittime, più di sessanta aerei e quaranta navi di varie classi.

  • 09:18

    Missili su Kramatorsk, non ci sono vittime

    Le forze russe hanno lanciato ieri sera un attacco missilistico contro la città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto su Facebook il sindaco, Oleksandr Honcharenko. Secondo Honcharenko non ci sono vittime, ma “due fabbriche sono state gravemente danneggiate”.

  • 09:17

    Zelensky: “Finora sparati oltre 2500 missili dai russi”

    “Le truppe russe hanno nuovamente sparato sulle aree di confine della regione di Sumy, Mykolaiv, città e comunità della regione di Zaporizhia, regione di Kharkiv. La situazione a Severodonetsk, dove continuano i combattimenti di strada, rimane estremamente difficile, con continui attacchi aerei, di artiglieria e razzi. Ad oggi, il numero totale di vari missili russi usati contro l’Ucraina è 2503. I nostri eroi mantengono le loro posizioni e fanno di tutto per infliggere le massime perdite al nemico “. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno pubblicato su Telegram.

  • 09:16

    Esplosioni a Kiev all’alba, un ferito

    Diverse esplosioni si sono verificate a Kiev nei distretti di Darnytsky e Dniprovsky. Lo ha reso noto il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, su Telegram, spiegando che i soccorritori “stanno già lavorando sul posto” e “i roghi provocati si stanno ora estinguendo”. In un secondo messaggio Klitschko ha spiegato che – al momento – non risultano esserci vittime, mentre una persona è rimasta ferita. L’ultimo attacco russo sulla capitale ucraina risale a fine aprile.

  • 09:13

    Lavrov: “Operazione Azovstal conclusa con perdite minime”

    Le operazioni presso l’impianto Azovstal di Mariupol si sono concluse “con perdite minime“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista alla televisione serbo-bosniaca. “Mariupol, Azovstal, tutti i compiti sono stati risolti, e con perdite minime. Sapete che il presidente Vladimir Putin ha dato l’ordine di non assaltare Azovstal. A seguito dell’assedio, i famigerati teppisti del battaglione Azov che si trovavano lì si sono semplicemente arresi”, ha detto. Secondo Lavrov, i militari ucraini che si sono arresi “stanno ora testimoniando”. “Penso che racconteranno molte cose interessanti su come la teoria e la pratica neonazista erano incarnate nella vita quotidiana dello Stato ucraino, anche sotto il presidente Vladmir Zelensky”, ha detto.

  • 09:11

    Sindaco Severodonetsk: “Russi deportano abitanti con la forza”

    Una parte dei residenti di Severodonetsk, dove si stanno svolgendo aspri combattimenti, sono stati deportati dai russi con la forza nelle aree occupate. Lo afferma il sindaco della città Oleksandr Stryuk, citato da Ukrinform. “Prima dell’assalto delle truppe russe in città erano rimaste circa 13mila persone. I combattimenti sono in corso da tre giorni e questa popolazione rimane in città, tranne una piccola parte, che gli orchi sono riusciti a portare con la forza nei territori occupati”, ha detto Stryuk.