- 11:57 - Ue: Sisto (Fi), 'Fitto ha numeri per vicepresidenza ed è interesse di Von der Leyen'
Roma, 11 set. (Adnkronos) - “Raffaele Fitto ha tutti i numeri per poter ottenere la vicepresidenza esecutiva dell’Ue. E Ursula von der Leyen ha tutto l’interesse a una ‘cementificazione’ del consenso, anche attraverso una figura rassicurante come quella di Fitto. È un moderato, ha gestito molto bene il Pnrr, tanto che l’Italia sta per avere accesso alla settima rata. Ursula von der Leyen sa bene chi si mette al fianco: una persona capace, anche in Europa, di rivendicare il peso dell’Italia”. Così a Sky Tg24 il viceministro alla Giustizia e senatore di Forza Italia Francesco Paolo Sisto.
- 11:57 - L'indagine, qualità di vita 'faticosa ma sodisfacente' in 48% donne con cancro seno
Roma, 11 set. (Adnkronos Salute) - Durante e dopo le terapie, il 48% delle donne italiane colpite da tumore del seno giudica 'faticosa ma soddisfacente' la propria qualità di vita. Il 9% ricorre al 'fai da te' per affrontare e risolvere le problematiche quotidiane indotte dagli effetti collaterali dei trattamenti. Il 63% si rivolge invece direttamente all'oncologo oppure all'infermiere (19%) o al medico di famiglia (8%). Solo il 26% ha avuto un confronto con lo psiconcologo e di queste pazienti 9 su 10 giudicano positivamente il supporto ricevuto. Sono i dati del sondaggio condotto da Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) su oltre 300 donne. La survey, che fa parte della campagna nazionale 'Tumore del seno e qualità di vita' dedicata alla malattia in fase avanzata o metastatica, è realizzata con il contributo non condizionato di Gilead ed è stata presentata oggi a Milano.
"La qualità di vita riveste un ruolo importante nella cura e nella gestione di tutte le patologie oncologiche - sottolinea Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom - Molti studi hanno prodotto evidenze scientifiche rilevanti che dimostrano come sia un fattore positivo sia per la prognosi che per la sopravvivenza. Come Fondazione Aiom vogliamo educare pazienti, familiari e caregiver a gestire gli effetti collaterali e migliorare le capacità di adattamento a situazioni spiacevoli. L'obiettivo finale è ridurre l'ansia legata ai trattamenti e aiutare le donne in una fase estremamente delicata della vita". La campagna - si legge in una nota - prevede webinar e attività sui social media. Saranno poi disponibili su AiomTv - web tv della società scientifica - video pillole con consigli utili degli esperti (oncologi e psiconcologi). "Le principali terapie possono determinare effetti collaterali - evidenzia Alberto Zambelli, responsabile della Senologia oncologica dell'Humanitas University di Milano - Le pazienti lamentano problemi come perdita dei capelli, fatigue, nausea-vomito, emicrania, sbalzi d'umore, depressione e disturbi della sfera ginecologica e sessuale. Alla salvaguardia del benessere psicologico, sociale e fisico contribuiscono anche gli stili di vita. Sono fondamentali e vanno incentivati anche durante le cure anche se questo non sempre avviene".
Sempre secondo la survey di Fondazione Aiom, infatti, appena il 32% delle pazienti giudica buona la qualità della propria alimentazione. Il 20% ammette di fumare regolarmente e solo il 16% pratica regolarmente sport. "La cura della paziente non può limitarsi a rimuovere o contenere la malattia - aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia - ma deve anche mantenere, se possibile, una buona qualità di vita. Per questo la comunicazione medico-paziente è cruciale: quando è caratterizzata da dialogo, empatia e capacità di ascolto, migliora la fiducia della paziente nelle cure e la sua aderenza al piano terapeutico".
Inoltre, "non possiamo tralasciare l'importanza di poter contare su un nutrizionista all'interno dei centri di senologia multidisciplinari (Breast Unit), dell'attività fisica e delle terapie integrate - precisa D'Antona - Sono tutti preziosi alleati per prevenire e contrastare gli effetti collaterali delle cure, e orientano le pazienti verso stili di vita sani. Attualmente non c'è molta conoscenza di questi aspetti da parte delle pazienti anche perché purtroppo non tutte le Breast Unit le hanno adottate all’interno dei propri percorsi di cura". A tale proposito, "anche lo psiconogologo è una figura professionale disponibile solo nel 20% delle divisioni di oncologia medica del nostro Paese - osserva Gabriella Pravettoni, direttrice della Divisione di Psiconcologia dello Ieo e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università Statale di Milano - E' invece fondamentale garantire la presenza capillare di un professionista specializzato che può favorire e incentivare una buona qualità di vita. Anche se i tassi di sopravvivenza sono elevati, il tumore del seno è una malattia molto complessa. La paziente vive la neoplasia con paura, ansia e preoccupazione anche perché risulta colpita una zona particolare del corpo femminile".
Il tumore del seno "è una malattia che può essere contrastata e spesso anche sconfitta in modo definitivo - rimarca Cinieri - Vogliamo rassicurare pazienti, famigliari e caregiver e fornire consigli utili. Il 69% delle donne intervistate riferisce di utilizzare Internet per cercare soluzioni ai problemi quotidiani legati alla malattia. Abbiamo perciò deciso di utilizzare soprattutto il web, in questa nuova campagna, per veicolare informazioni certificate. Intendiamo anche sensibilizzare i colleghi oncologi sul tema della qualità di vita che non può essere trascurato".
"Siamo lieti e orgogliosi di lanciare con Fondazione Aiom una campagna di comunicazione sulla qualità di vita delle donne con tumore della mammella metastatico - commenta Frederico da Silva, amministratore delegato di Gilead Sciences Italia - Lo sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento delle patologie più gravi è la nostra missione da oltre 35 anni. Le nostre terapie hanno cambiato la storia di molte malattie, facendo la differenza nella vita di milioni di persone al mondo; un impegno che in oncologia è destinato a crescere e rafforzarsi, nel tumore della mammella e in altri tipi di tumori solidi. Unire all'innovazione terapeutica servizi di assistenza e informazione - conclude - è da sempre stato il nostro approccio distintivo e siamo orgogliosi di poterlo fare ancora una volta lanciando oggi questa importante campagna educazionale con gli oncologi e le associazioni di pazienti".
- 11:57 - Clio Napolitano: Schlein, 'donna che ricordiamo con affetto e stima'
Roma, 11 set. (Adnkronos) - "Militante, professionista, autoironica, brillante: con Clio Bittoni Napolitano scompare una grande figura di donna. La comunità democratica la ricorda con affetto e stima e si stringe attorno ai figli, Giulio e Giovanni, e ai loro cari". Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
- 11:44 - Bergamo, dal termovalorizzatore Rea Dalmine nuovo calore pulito per il teleriscaldamento A2A
Roma, 11 set. (Adnkronos) - Nuovo calore pulito dal termovalorizzatore Rea Dalmine per ampliare il teleriscaldamento A2A di Bergamo. Dal prossimo autunno, A2A Calore e Servizi potrà così portare calore pulito in città, riscaldando fino a 11mila appartamenti in più, grazie al calore di scarto dell’impianto Rea Dalmine. Il progetto, avviato nel 2019 con la stipula dell’accordo tra le due società, è arrivato a conclusione ed è stato presentato oggi.
“Il completamento di questo progetto rappresenta un traguardo strategico di assoluta rilevanza per il Gruppo Greenthesis e per l’intero territorio. Il recupero di calore dal nostro impianto di termovalorizzazione è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano convergere per generare valore, ridurre lo spreco di risorse e promuovere una gestione più efficiente dell’energia - ha spiegato il presidente di Rea Dalmine Marco Sperandio - Questo intervento non solo contribuisce ad aumentare la resilienza energetica della città di Bergamo, ma rappresenta un notevole vantaggio ambientale: grazie al recupero di calore, evitiamo l’immissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2 all'anno. Il nostro impegno, reso possibile attraverso una solida collaborazione con A2A, dimostra la nostra capacità di rispondere efficacemente con soluzioni concrete alle sfide che il tempo presente ci pone davanti, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione”.
“Nel recente studio che abbiamo elaborato con Ambrosetti, 'Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit', è emerso in maniera evidente come il teleriscaldamento sia una delle leve più efficaci per decarbonizzare le città - ha commentato l’ad di A2A Renato Mazzoncini - Un teleriscaldamento di nuova generazione, che non utilizza fonti fossili ma cascami termici. Il recupero di calore è infatti uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile che A2A sta perseguendo in tutte le sue filiere. Stiamo lavorando affinché il teleriscaldamento utilizzi sempre più il calore di scarto dei grandi impianti industriali, termovalorizzatori, ma anche acciaierie e data center, per riscaldare e rinfrescare le abitazioni senza produrre ulteriore CO2. Con il collegamento a Rea Dalmine, Bergamo potrà ampliare la propria rete grazie a calore pulito: un contributo importante per vincere la sfida del Climate City Contract e raggiungere la neutralità climatica già nel 2030”.
Il progetto si è articolato su tre livelli di intervento: la realizzazione della sezione cogenerativa presso il termovalorizzatore di Dalmine, in modo che l’impianto possa produrre non solo energia elettrica ma anche calore da cedere alla rete del teleriscaldamento; la posa di una dorsale di oltre 5,6 chilometri per portare il calore da Dalmine a Bergamo e, da lì, nei nuovi quartieri cittadini raggiunti dalla rete; il potenziamento della stazione di pompaggio all’impianto A2A di via Goltara, in città, dove è stato anche realizzato un nuovo accumulo termico, un grande serbatoio in grado di immagazzinare 5mila metri cubi di acqua calda per gestire al meglio il calore in arrivo da Rea e distribuirlo nel territorio urbano. Il risultato è un aumento di circa il 50% del calore disponibile per il teleriscaldamento di Bergamo, che significa un aumento in 5 anni di 2,6 milioni di metri cubi di volumetria riscaldata.
Il termovalorizzatore Rea Dalmine, impianto modello del Gruppo Greenthesis, tratta ogni anno 150mila tonnellate di rifiuti. Con il nuovo assetto cogenerativo, costituito da una nuova turbina e da uno scambiatore di calore, a parità di rifiuti trattati, oltre a produrre 95mila MWh elettrici all’anno sarà recuperato calore pari a 90mila MWh termici, oggi in gran parte dissipati in atmosfera. In questo modo il rendimento di conversione energetica dell’impianto passerà dal 27% a oltre l’80%. Il collegamento di 5,6 chilometri per portare il calore Rea in via Goltara ha visto l’attraversamento dei comuni di Dalmine, Lallio e Bergamo, con la posa di una doppia tubazione. Questa specifica opera ha potuto contare su un finanziamento ottenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 3,8 milioni di euro, visto che l’intervento consente di ampliare la copertura e la capacità di servizio della rete di teleriscaldamento e aumentare il numero di utenze allacciabili.
Dopo l’accordo sottoscritto nel 2019 e i tempi tecnici per le autorizzazioni, i lavori di posa della nuova rete sono iniziati nel 2022 e si sono conclusi nelle scorse settimane. Nel complesso, il progetto ha comportato un investimento di circa 30 milioni di euro, di cui oltre 20 per la realizzazione del collegamento con la rete del teleriscaldamento e per le opere alla centrale Goltara (accumulo e sistema di pompaggio), di competenza di A2A Calore e Servizi; e di circa 9,5 milioni per la realizzazione della nuova sezione cogenerativa, di competenza di Rea Dalmine.
Oggi il sistema di teleriscaldamento di Bergamo si sviluppa per oltre 87 chilometri, riscalda circa 37mila appartamenti equivalenti evitando l’emissione in atmosfera di 20mila tonnellate di CO2. Con il calore recuperato da Rea Dalmine, sarà possibile servire ulteriori zone della città come i quartieri Colognola, Malpensata e San Tomaso, la nuova area ChorusLife oltre alla zona dello stadio, compreso il nuovo Gewiss Stadium.
In 5 anni, A2A Calore e Servizi prevede di ampliare la rete di altri 22 chilometri, con benefici ambientali ed economici per le famiglie. Grazie al recupero di calore da Rea Dalmine, verranno spente 11mila caldaie, eliminando la stessa quantità di CO2 che eliminerebbe un impianto di 25mila pannelli fotovoltaici. La nuova estensione del teleriscaldamento consentirà di diminuire le emissioni di anidride carbonica di circa 15mila tonnellate all'anno.
Per tutte queste ragioni, il progetto A2A-Rea Dalmine è inserito nelle azioni previste dal Climate City Contract di Bergamo. Il capoluogo orobico è infatti tra le 100 città europee (9 italiane) che hanno aderito alla missione della Commissione Ue per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
- 11:42 - Bergamo, dal termovalorizzatore Rea Dalmine nuovo calore pulito per il teleriscaldamento A2A
Roma, 11 set. (Adnkronos) - Nuovo calore pulito dal termovalorizzatore Rea Dalmine per ampliare il teleriscaldamento A2A di Bergamo. Dal prossimo autunno, A2A Calore e Servizi potrà così portare calore pulito in città, riscaldando fino a 11mila appartamenti in più, grazie al calore di scarto dell’impianto Rea Dalmine. Il progetto, avviato nel 2019 con la stipula dell’accordo tra le due società, è arrivato a conclusione ed è stato presentato oggi.
“Il completamento di questo progetto rappresenta un traguardo strategico di assoluta rilevanza per il Gruppo Greenthesis e per l’intero territorio. Il recupero di calore dal nostro impianto di termovalorizzazione è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano convergere per generare valore, ridurre lo spreco di risorse e promuovere una gestione più efficiente dell’energia - ha spiegato il presidente di Rea Dalmine Marco Sperandio - Questo intervento non solo contribuisce ad aumentare la resilienza energetica della città di Bergamo, ma rappresenta un notevole vantaggio ambientale: grazie al recupero di calore, evitiamo l’immissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2 all'anno. Il nostro impegno, reso possibile attraverso una solida collaborazione con A2A, dimostra la nostra capacità di rispondere efficacemente con soluzioni concrete alle sfide che il tempo presente ci pone davanti, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione”.
“Nel recente studio che abbiamo elaborato con Ambrosetti, 'Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit', è emerso in maniera evidente come il teleriscaldamento sia una delle leve più efficaci per decarbonizzare le città - ha commentato l’ad di A2A Renato Mazzoncini - Un teleriscaldamento di nuova generazione, che non utilizza fonti fossili ma cascami termici. Il recupero di calore è infatti uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile che A2A sta perseguendo in tutte le sue filiere. Stiamo lavorando affinché il teleriscaldamento utilizzi sempre più il calore di scarto dei grandi impianti industriali, termovalorizzatori, ma anche acciaierie e data center, per riscaldare e rinfrescare le abitazioni senza produrre ulteriore CO2. Con il collegamento a Rea Dalmine, Bergamo potrà ampliare la propria rete grazie a calore pulito: un contributo importante per vincere la sfida del Climate City Contract e raggiungere la neutralità climatica già nel 2030”.
Il progetto si è articolato su tre livelli di intervento: la realizzazione della sezione cogenerativa presso il termovalorizzatore di Dalmine, in modo che l’impianto possa produrre non solo energia elettrica ma anche calore da cedere alla rete del teleriscaldamento; la posa di una dorsale di oltre 5,6 chilometri per portare il calore da Dalmine a Bergamo e, da lì, nei nuovi quartieri cittadini raggiunti dalla rete; il potenziamento della stazione di pompaggio all’impianto A2A di via Goltara, in città, dove è stato anche realizzato un nuovo accumulo termico, un grande serbatoio in grado di immagazzinare 5mila metri cubi di acqua calda per gestire al meglio il calore in arrivo da Rea e distribuirlo nel territorio urbano. Il risultato è un aumento di circa il 50% del calore disponibile per il teleriscaldamento di Bergamo, che significa un aumento in 5 anni di 2,6 milioni di metri cubi di volumetria riscaldata.
Il termovalorizzatore Rea Dalmine, impianto modello del Gruppo Greenthesis, tratta ogni anno 150mila tonnellate di rifiuti. Con il nuovo assetto cogenerativo, costituito da una nuova turbina e da uno scambiatore di calore, a parità di rifiuti trattati, oltre a produrre 95mila MWh elettrici all’anno sarà recuperato calore pari a 90mila MWh termici, oggi in gran parte dissipati in atmosfera. In questo modo il rendimento di conversione energetica dell’impianto passerà dal 27% a oltre l’80%. Il collegamento di 5,6 chilometri per portare il calore Rea in via Goltara ha visto l’attraversamento dei comuni di Dalmine, Lallio e Bergamo, con la posa di una doppia tubazione. Questa specifica opera ha potuto contare su un finanziamento ottenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 3,8 milioni di euro, visto che l’intervento consente di ampliare la copertura e la capacità di servizio della rete di teleriscaldamento e aumentare il numero di utenze allacciabili.
Dopo l’accordo sottoscritto nel 2019 e i tempi tecnici per le autorizzazioni, i lavori di posa della nuova rete sono iniziati nel 2022 e si sono conclusi nelle scorse settimane. Nel complesso, il progetto ha comportato un investimento di circa 30 milioni di euro, di cui oltre 20 per la realizzazione del collegamento con la rete del teleriscaldamento e per le opere alla centrale Goltara (accumulo e sistema di pompaggio), di competenza di A2A Calore e Servizi; e di circa 9,5 milioni per la realizzazione della nuova sezione cogenerativa, di competenza di Rea Dalmine.
Oggi il sistema di teleriscaldamento di Bergamo si sviluppa per oltre 87 chilometri, riscalda circa 37mila appartamenti equivalenti evitando l’emissione in atmosfera di 20mila tonnellate di CO2. Con il calore recuperato da Rea Dalmine, sarà possibile servire ulteriori zone della città come i quartieri Colognola, Malpensata e San Tomaso, la nuova area ChorusLife oltre alla zona dello stadio, compreso il nuovo Gewiss Stadium.
In 5 anni, A2A Calore e Servizi prevede di ampliare la rete di altri 22 chilometri, con benefici ambientali ed economici per le famiglie. Grazie al recupero di calore da Rea Dalmine, verranno spente 11mila caldaie, eliminando la stessa quantità di CO2 che eliminerebbe un impianto di 25mila pannelli fotovoltaici. La nuova estensione del teleriscaldamento consentirà di diminuire le emissioni di anidride carbonica di circa 15mila tonnellate all'anno.
Per tutte queste ragioni, il progetto A2A-Rea Dalmine è inserito nelle azioni previste dal Climate City Contract di Bergamo. Il capoluogo orobico è infatti tra le 100 città europee (9 italiane) che hanno aderito alla missione della Commissione Ue per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
- 11:41 - Ddl sicurezza: respinti emendamenti Avs e Azione su ius scholae (2)
(Adnkronos) - Successivamente è stato quindi bocciato l'emendamento presentato dal Pd.
- 11:39 - Campus Bio-Medico, il simposio su ‘eccellenza in formazione infermieristica’
Roma, 11 set. (Adnkronos Salute) - Dare un nuovo impulso a una professione infermieristica, fondamentale per garantire il buon funzionamento del Sistema sanitario nazionale, attraverso una formazione interdisciplinare più specializzata. È il tema al centro del simposio 'Eccellenza e innovazione nella formazione infermieristica’ in programma domani, giovedì 12 settembre dalle 9.00 alle 12.15 a Roma, presso l’Università Campus Bio-Medico. L’appuntamento, evento di lancio del nuovo corso di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, che metterà in luce le opportunità formative offerte dall’Università Campus Bio-Medico, aprirà un forum di discussione tra le principali figure del mondo accademico, sanitario e istituzionale con l’obiettivo di stimolare i giovani studenti a intraprendere con fiducia la carriera infermieristica, riconoscendone il valore nel contesto clinico e assistenziale e l'elevato impatto sulla società.
Alla tavola rotonda moderata da Bruno Cavaliere, presidente della Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche (Sidmi) su ‘Innovazione nella formazione infermieristica e opportunità in sanità’, accanto alle esperienze più significative, verranno illustrate le frontiere della professione. Parteciperanno: Luigi Baldini, presidente Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (Enpapi); la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli; Francesco Saverio Mennini, capo dipartimento Programmazione, dispositivi medici, farmaco e politiche in favore del Ssn del ministero della Salute; Enrico Montaperto, dirigente dell’Ufficio VI della Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio ministero dell’Università e della Ricerca; Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma; la senatrice Paola Binetti, professoressa di Storia della Medicina; Rosaria Alvaro, presidente della Società italiana di scienze infermieristiche, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Alvisa Palese, presidente della Conferenza permanente dei Corsi di laurea e laurea magistrale delle Professioni Sanitarie, Università degli Studi di Udine.
A seguire, ci sarà il racconto delle esperienze di successo con: Maurizio Zega, presidente del Centro di eccellenza per la cultura e la ricerca infermieristica (Cecri) e presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Roma; Ercole Vellone professore associato di Scienze infermieristiche, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Alberto Dal Molin, presidente del Corso di Laurea in Infermieristica, Università del Piemonte Orientale; Azzurra Massimi, ricercatrice presso il dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma. In chiusura, sono previste le premiazioni dei giovani professionisti che hanno dato contributi significativi nella professione infermieristica con le loro testimonianze dirette. Le conclusioni sono affidate Maria Grazia De Marinis, presidente del corso di laurea triennale in Infermieristica e Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.