Articoli di Silvia Bellotti →
- 09:52 - Europee: C. De Luca, 'pronti ad aiutare Santoro con firme, ma rifiuti aiuto Cuffaro'
Pescara, 28 apr. (Adnkronos) - "Se Michele Santoro ci fa sapere quante firme gli mancano in Sicilia noi siamo pronti a sostenerlo ma non si faccia mascariare da Totò Cuffaro che poteva non rivelare questa vicenda invece l’ha fatto nel puro stile di un retaggio culturale del quale i siciliani si vogliono liberare. Se Santoro rifiuterà pubblicamente l’aiuto di Cuffaro, siamo pronti a chiedere ai nostri soci ed ai nostri sindaci di firmare la lista di Santoro per il collegio Isole diversamente … prendiamo atto che anche per Santoro i voti non puzzano e neanche le firme …". Lo scrive su Facebook Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e federatore della lista per le europee 'Libertà'.
- 07:29 - Il Papa oggi a Venezia, le tappe della visita lampo
Città del Vaticano, 28 apr. - (Adnkronos) - Il Papa oggi sarà a Venezia per una visita lampo. Per il Pontefice la visita inizierà alle 6.30 con il decollo dell'elicottero dall'eliporto del Vaticano. Il viaggio, informa il Patriarcato di Venezia, durerà 90 minuti e alle 8 è previsto l'arrivo del Papa nel piazzale interno della Casa di Reclusione femminile alla Giudecca. Qui lo accoglieranno il Patriarca monsignor Francesco Moraglia, il Provveditore regionale del Ministero della Giustizia Maria Milano Franco D’Aragona, il direttore del carcere Mariagrazia Felicita Bregoli e il Comandante della Polizia Penitenziaria Lara Boco.
Alle 8,15 è previsto l'incontro di Papa Francesco con le detenute, che si terrà nel cortile interno del carcere. Il Pontefice terrà il primo discorso della giornata. Al termine il Papa saluterà personalmente le detenute, un'ottantina. Quindi raggiungerà la chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite, che fa sempre parte del grande complesso trasformato in epoca recente in casa di reclusione. In chiesa Papa Francesco sarà accolto dal card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Curatore del Padiglione della Santa Sede alla Biennale d’Arte di Venezia. In occasione della 60a edizione della Biennale di Venezia, infatti, il Padiglione della Santa Sede è stato collocato all’interno del carcere femminile e Papa Francesco è stato invitato a visitarlo. Qui, dunque, alle ore 9 il Santo Padre incontrerà gli artisti che hanno realizzato le loro opere per il Padiglione e rivolgerà loro un discorso.
Alle 9,30 è previsto che il Papa lasci la Giudecca a bordo di un motoscafo della Guardia di Finanza che lo trasporterà fino alla Basilica della Madonna della Salute: qui sul piazzale antistante l'ingresso sarà montato un palco da dove il Papa si rivolgerà ai giovani. L'incontro con i giovani – prevalentemente della diocesi di Venezia, ma anche con una delegazione proveniente da tutto il Veneto – è previsto per le 10. Al termine del discorso, accompagnato dagli stessi giovani che poi prenderanno posto in San Marco, il Pontefice in papamobile attraverserà il ponte galleggiante che collegherà la Salute con la riva di San Marco, all'altezza dei Giardinetti Reali. All'imbocco di San Marco sarà accolto da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, da Darco Pellos, Prefetto di Venezia e da Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.
Una volta raggiunto il palco, posizionato davanti all'Ala Napoleonica delle Procuratie, alle 11 Francesco celebrerà la messa che sarà concelebrata dal Patriarca di Venezia e dai Vescovi del Nordest. Papa Francesco pronuncerà l'omelia e, al termine, il Regina Coeli. Alle 12,30 il Papa entrerà in Basilica di San Marco per sostare – in forma privata – in preghiera dinanzi alle reliquie di San Marco.
Una volta lasciata San Marco, risalirà a bordo del motoscafo della Guardia di Finanza che lo condurrà nuovamente alla Giudecca. Qui il Papa si congederà da autorità civili e religiose prima di fare ritorno in Vaticano.
- 21:14 - Fdi: salta presenza Salvini a Pescara, Meloni verso corsa europee con campagna 'ristretta'/Adnkronos
Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - Salta la presenza di Matteo Salvini a Pescara, alla chiusura della 'tre giorni' di Fdi domani affidata a Giorgia Meloni. Mentre sale l'attesa sull'annuncio della candidatura della premier alle elezioni europee, il leader della Lega fa sapere che ci sarà, ma in videocollegamento. "Impegni personali inderogabili", tengono a precisare dallo staff del vicepremier, una precisazione che trova conferma in ambienti Fdi, mentre fonti vicine al leader della Lega si affannano a spiegare che l'assenza del responsabile del Mit, in realtà, era già cosa nota, anche se comunicata alla stampa soltanto a stretto giro dell'ora X. All'appuntamento nella centralissima Piazza Primo Maggio domani non mancheranno tutti gli altri leader del centrodestra, a partire dall'altro vicepremier, Antonio Tajani, che nel pomeriggio approfitterà della 'capatina' a Pescara per presentare i candidati abruzzesi in quota Fi.
Nessuna frizione o malumore dunque, stando almeno alle versioni ufficiali dei due partiti di maggioranza. Ma fatto sta che, ricalcando il vecchio dilemma di 'Ecce Bombo' -mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente- di certo l'assenza di Salvini crea parecchio rumore nella grande tecnostruttura affacciata sul mare, con vista che si presta a scatti e riprese per annunci importanti. Tanto più che la notizia della presenza derubricata a videocollegamento arriva in ore in cui la corsa alle europee, in casa Lega e più in generale nel centrodestra, è terremotata dalle dichiarazioni 'strong' del generale Roberto Vannacci -ufficialmente candidato in quota Carroccio- a cominciare dalle parole sulle classi separate per i disabili che hanno finito per far tuonare persino la Cei.
I dirigenti di Fdi presenti a Pescara, incalzati dai cronisti, marcano le distanze, ma senza mai forzare la mano ed evitando così scontri e polemiche. L'attenzione, del resto, è calamitata da Meloni, già arrivata a Pescara ma rimasta lontana dal 'quartier generale' messo in piedi alle spalle della nave di Cascella. Dove tutto ormai lascia presagire che la premier, salvo sorprese, annuncerà di essere pronta a indossare l'elmetto -metafora usata proprio a Pescara- e a scendere in campo per l'appuntamento elettorale dell'8 e 9 giugno, anche se non in prima linea in campagna elettorale, che per lei si annuncia 'ristretta', o meglio 'light'. Già lo fece Silvio Berlusconi nel 2009, quando, al timone di Palazzo Chigi ma capolista di Fi per la sfida di Bruxelles, tenne basso profilo in campagna elettorale, forte della posizione di rendita del ruolo alla guida del Paese.
Pur tenendo coperte le carte, fonti vicine alla premier spiegano che Meloni si limiterà ad aprire e a far calare il sipario della campagna elettorale, lasciando trapelare il messaggio di essere impegnata a lavorare per l'Italia, dunque costretta lontana dalla 'benzina' delle piazze, come lei ama definire il sostegno dei suoi sostenitori. A cui chiederà l'assist alle urne per 'cambiare l'Europa' -spot della campagna dei Fratelli d'Italia-: 'sto lavorando per gli italiani, dateci la forza di cambiare le cose', il messaggio che partirà dall'Abruzzo ma che diventerà il 'must' della corsa europea del partito di via della Scrofa.
Meloni alla presidenza del G7, impegnata nei consessi internazionali per far contare l'Italia di più nel mondo- è il messaggio che Fdi vuole consegnare agli elettori. La campagna la giocheranno i ministri e i volti più noti del partito, replicando in tutta Italia i panel di discussione che hanno animato la 'tre giorni' pescarese. Dove tra i protagonisti indiscussi spicca Arianna Meloni, responsabile della segreteria del partito e del tesseramento di Fdi, restia con i cronisti ma disponibilissima ai selfie e allo scambio di battute con i militanti. Questa mattina ha preso parte in prima fila alla tavola rotonda sulla violenza sulle donne, sul palco anche l'attrice Claudia Gerini, in platea lo zio di Giulia Cecchettin, con cui ha scambiato un saluto commosso.
Le voci su una sua possibile discesa in campo, non per un seggio a Bruxelles ma per eventuali suppletive a Roma per i seggi che rischiano di restare vacanti, vengono stroncate in ambienti Fdi: "Se avesse voluto candidarsi lo avrebbe fatto 30 volte negli ultimi 20 anni -tagliano corto-. A lei piace lavorare, dare una mano, è stata sempre una dirigente di partito, poi se cambierà idea in futuro vedremo, ma per ora non è aria..". Almeno per lei, che più di una volta si è definita un soldato ma sempre disposta, e di buon grado, a stare un passo indietro. Mentre la sorella domani, salvo colpi di scena, tornerà a calzare l'elmetto.
- 20:17 - **Fdi: Donzelli, 'su maglietta polemica sterile, regalata anche a esponenti Pd'**
Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - “Mentre Fratelli d’Italia discute alla sua Conferenza programmatica dei progetti per cambiare l’Europa, la sinistra si impegna come sempre in una polemica sterile. In tutte le nostre iniziative, come accade per esempio ogni anno ad Atreju, i ragazzi di Gioventù nazionale consegnano una maglietta a tutti i partecipanti. Nel tempo, dunque, l’hanno ricevuta in dono anche noti esponenti del Pd, che grazie al cielo non hanno per questo aderito a FdI”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, circa la polemica per la t-shirt della kermesse mostrata dal capo della Cybersicurezza Bruno Frattasi e dal presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo, ospiti di un panel di discussione alla conferenza programmatica di Fdi.
- 19:28 - **Editoria: Descalzi, 'nulla deciso su Agi, non ho firmato nessun preliminare'**
Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - Avete deciso cosa fare dell'Agi? "Non ancora, stiamo facendo ancora valutazioni". Quanto alla presunta firma di un preliminare di vendita, "io non ho firmato nulla". Così il numero uno di Eni, Claudio Descalzi, lasciando la conferenza programmatica di Fdi a Pescara dove ha preso parte a un panel sul Piano Mattei.
- 19:08 - Africa: Descalzi, 'priorità data da piano Mattei va capita, ma Italia può fare anche sola'
Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - "Il discorso che si sta facendo col Piano Mattei copre la povertà, l'immigrazione, l'energia. Però, se parliamo di Europa", e la mettiamo a confronto con "quanto fatto dalla Cina con il gas o con i metalli rari", si constata che "l'Europa non ha nessun progetto energetico, né tantomeno ne ha sui microchip -il nuovo petrolio- né sull'energia né sui metalli rari. La priorità che il Piano Mattei sta dando va capita, ma io credo che l'Italia possa fare anche da sola, possiamo se ci impegnamo e facciamo le cose che stiamo facendo in questo momento". A sostenerlo è il numero uno di Eni Claudio Descalzi, a Pescara per la conferenza programmatica di Fdi, ospite di un panel sul Piano Mattei.
- 18:55 - Africa: Descalzi, 'Europa ha quasi perso sua scommessa, Italia no'
Pescara, 27 apr. (Adnkronos) - "La scommessa dell'Europa sull'Africa è quasi persa, ma quella dell'Italia non ancora" e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrà continuare a "spingere" perché l'Europa non si "distragga" di nuovo. A sostenerlo è il numero uno di Eni Claudio Descalzi, a Pescara per la conferenza programmatica di Fdi, ospite di un panel sul Piano Mattei.
"Qualcuno sostiene che c'è una gara verso chi va in Africa, se c'è è molto confusa e nessuno penso l'abbia ancora vinta. Perché una gara la si fa per costruire qualcosa e in Africa finora è stato costruito poco". Fanalino di coda, per l'ad di Eni, è l'Europa, "la più disattenta", ma Meloni sta cercando "con grandissima tenacia" di riportare l'attenzione del Vecchio Continente verso l'Africa: "per ora ci sta riuscendo, ma solo per il discorso dell'energia".
L'ad di Eni ha riportato alcuni progetti su cui la società del cane a sei zampe lavora, anche nel campo dell'agricoltura, "il patrimonio più importante per l'Africa", con un "potenziale immenso. E l'agricoltura - rimarca - produce molto impiego. Noi abbiamo dei progetti di agricoltura alimentare in Africa subsahariana per l'olio vegetale per biocarburante. Ecco in Kenya 40mila ettari hanno prodotto più di 85mila posti di lavoro, di agricoltori. Il piano è arrivare a 1 milione", illustra.