Voleva dare fuoco a una sinagoga, ma è stato ucciso l’uomo che a Rouen in Francia stava ha assaltato il luogo di culto. L’attentatore, un 29enne algerino che era stato iscritto nello schedario delle persone ricercate da “alcune settimane”, è stato intercettato dalla polizia. Era “armato” ed “era chiaramente intenzionato” a incendiare il luogo di culto, ha spiegato il ministro dell’Interno Gérald Darmanin: “Mi congratulo con loro per la prontezza e il coraggio dimostrati”. L’attentatore, che aveva un coltello, è stato colpito dalle forze dell’ordine.

I danni – “Molti oggetti sono stati danneggiati a causa dell’incendio, anche i muri, tutto è annerito”, ha spiegato la presidente della Comunità ebraica di Rouen, Natacha Ben Haïm. L’uomo infatti sarebbe riuscito a lanciare una molotov prima di essere neutralizzato dagli agenti: “È salito su un cassonetto – ha aggiunto Ben Haïm – e da lì è arrivato al primo piano, dove avrebbe lanciato un oggetto incendiario nella sinagoga, una specie di bottiglia molotov”. Il sindaco di Rouen Nicolas Mayer-Rossignol ha dichiarato sui social che il tentativo di incendio è stato domato dai vigili del fuoco e che non ci sono state altre vittime oltre all’aggressore.

Già noto alle forze dell’ordine – L’uomo era oggetto di un mandato di espulsione dal territorio nazionale francese, riferiscono fonti vicine al dossier precisando che il cosiddetto Obbligo di lasciare il territorio (Oqtf) non era tuttavia “eseguibile” nell’immediato, in quanto l’uomo aveva presentato ricorso dinanzi “alle giurisdizioni amministrative” competenti.

Il ministro dell’Interno – Si tratta di “un atto antisemita che colpisce un luogo sacro per la Repubblica”, che “ci tocca tutti in modo profondo”, ha detto il ministro, condannando azioni violente “inaccettabili, ignobili” contro gli ebrei di Francia. Il 29enne, secondo una fonte citata dai media francesi, “era armato con un coltello e una sbarra di ferro e si è avvicinato alla polizia, che ha sparato”.

Contattata da Le Monde, la Procura nazionale antiterrorismo ha precisato che è in corso una “valutazione”, come avviene generalmente in questo tipo di casi. Il pubblico ministero di Rouen, Frédéric Teillet, dal canto suo, riporta sempre il quotidiano francese, ha annunciato l’apertura di due indagini: una per l’incendio doloso della sinagoga e l’aggressione ai poliziotti, l’altra sulla morte dell’uomo. “Pieno sostegno alla comunità ebraica di Rouen”, ha detto il sindaco.

Antisemitismo – In Europa sono aumentati notevolmente gli episodi di antisemitismo dopo l’inizio degli incessanti bombardamenti israeliani su Gaza (oltre 35amila vittime civili) seguiti al brutale attacco del 7 ottobre per cui sono in ostaggio da parte dei terroristi di Hamas un numero imprecisato di ostaggi.

Messaggi d’odio, violenze verbali e aggressioni fisiche preoccupano in particolare in Germania, Francia e Belgio, dove ci sono le comunità ebraiche più numerose. In Francia, dove si trovano le comunità ebraiche e musulmane più numerose d’Europa, i dati del ministero degli Interni e del Servizio di protezione della comunità ebraica mostrano che nel 2023 sono stati segnalati 1.676 atti antisemiti, rispetto ai 436 dell’anno precedente.

Secondo il Consiglio delle istituzioni ebraiche in Francia il numero di atti antisemiti nei tre mesi successivi all’attacco del 7 ottobre ha raggiunto quelli dei tre anni precedenti messi insieme. Il 57,8 per cento degli atti antisemiti nel 2023 sono stati rivolti contro singoli individui. Si trattava di atti di violenza fisica o verbale e di gesti minacciosi.

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