Ilaria Salis potrà votare. Perché?

Retroscena… A tutta prima ero incredulo, ora mi sono informato e aggiornato. Viene iscritta all’Aire! L’idea è venuta al suo avvocato Eugenio Losco: il detenuto in Italia è residente nel carcere in cui è rinchiuso (su richiesta del detenuto). Per analogia l’Avvocato ha chiesto che Ilaria venga considerata residente a Budapest (anche se si spera per pochissimo) nell’indirizzo dei suoi arresti domiciliari.

L’Ambasciata (ovviamente d’accordo con Roma) ha accettato. Non è un regalo, una concessione, un privilegio (anche se ovviamente dal Ministero degli Esteri hanno accettato e fatto tutto in fretta perché Ilaria è ormai la bandiera di una mobilitazione).

Ero preoccupato che si chiedesse o facesse una forzatura nella legge del voto ai domiciliati provvisori, una forzatura non equa nei confronti di chi si è dimenticato di usarla due mesi fa. Invece in questo modo non si è entrati nell’elenco dei domiciliati provvisori (bisognava chiedere entro il 5 marzo) ma in quello dell’Aire (italiani residenti all’estero) dove si può entrare eventualmente fino all’ultimo o quasi.

Questo dev’essere rivendicato come un diritto di tutti i detenuti in attesa di giudizio o condannati a pene minori. Ovunque essi siano nella Ue! Sosteniamo il diritto al voto dei detenuti, sosteniamo il diritto al voto! (Certo ci vorrebbe il voto a distanza, il voto magari telematico, ma se oggi per votare dovete viaggiare o rinunciare a un viaggio, cavolo, fatelo!).

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