Il gruppo Volkswagen chiude un altro capitolo del dieselgate. E stavolta in Italia. La casa automobilista di Wolfsburg, infatti, ha raggiunto un accordo con Altroconsumo per chiudere la class action avviata dall’associazione dei consumatori italiana con l’obiettivo di risarcire le oltre 60mila persone che tra il 2009 e il 2015 hanno acquistato uno dei veicoli – dei marchi Volkswagen, Audi, Skoda e Seat – coinvolti nel dieselgate. È quanto si legge in una nota del costruttore tedesco che fa sapere che metterà a disposizione oltre 50 milioni di euro, con pagamenti fino a 1.100 euro per singolo proprietario in modo da porre fine a una vicenda giudiziaria iniziata nel 2015.

Nel dettaglio, agli aderenti alla class action, Volkswagen offrirà un accordo transattivo che prevede il pagamento di 1.100 euro a chi, come unico proprietario, ha acquistato un veicolo nuovo e non lo ha rivenduto prima del 26 settembre 2015, giorno in cui il dieselgate è diventato di pubblico dominio. La compensazione scende a 550, invece, per ciascun veicolo acquistato usato da un unico proprietario ammesso alla class action oppure rivenduto prima del 26 settembre 2015. Nel caso di comproprietari di una stessa auto, l’importo complessivo viene maggiorato di 300 euro. Sia Volkswagen che Altroconsumo hanno convenuto a non presentare ricorso in Cassazione relativamente alla sentenza della Corte di Appello di Venezia e fanno sapere che nelle prossime settimane si definiranno le modalità con cui gli aventi diritto potranno aderire all’accordo e ricevere così i pagamenti. Inoltre, Altroconsumo predisporrà, il prossimo dicembre, una piattaforma online per la corretta gestione delle operazioni.

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