Un tragico bilancio per l’Ucraina dopo l’attacco russo della notte scorsa. Secondo quanto riportato dall’Aeronautica militare di Kiev su Telegram, le forze di difesa ucraine hanno abbattuto 12 missili da crociera X-101/X-555 e tutti i 31 droni kamikaze Shahed-131/136 lanciati contro il paese. Tuttavia, 14 missili, tra cui due ipersonici ‘Kinzhal’, hanno colpito diversi obiettivi, inclusi i civili. L’allarme aereo è suonato in almeno 10 regioni ucraine, inclusa la capitale Kiev, a causa della minaccia di attacchi russi. L’Aeronautica militare ucraina ha segnalato intorno alle 2:30 (1:30 in Italia) il possibile lancio di missili da parte di bombardieri russi Tu-22M3 decollati dall’aeroporto Olenya di Murmansk, nel nord-ovest della Russia.

Intanto si aggrava il bilancio del raid russo che ha colpito un ipermercato a Kharkiv, nel nord-est del Paese: il governatore della regione, Oleh Syniehubov, ha annunciato che le vittime sono salite a 12, con oltre 40 feriti e diversi dispersi. “A Kharkiv viene utilizzata la tattica degli scudi umani: gli ucraini hanno allestito un campo militare e un posto di comando in un centro commerciale, cosa che è stata scoperta dai nostri servizi segreti”, ha scritto l’agenzia statale Tass, citando la leadership russa.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha dichiarato che al momento dell’attacco nell’ipermercato si trovavano circa 200 persone: “Quando diciamo ai leader mondiali che l’Ucraina ha bisogno di una sufficiente protezione aerea, quando diciamo che è necessaria una vera determinazione per permetterci di proteggere la vita del nostro popolo nel modo più efficace possibile, stiamo parlando di prevenire questi attacchi terroristici,” ha scritto Zelenskyj su Telegram. “Ringrazio i leader che ci sostengono veramente, che vedono che ogni decisione di sostenere l’Ucraina è una decisione per proteggere e salvare vite umane.” Le immagini delle macerie fumanti e dei soccorritori al lavoro hanno fatto il giro del mondo, suscitando indignazione e rabbia.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha accusato la Cina di alimentare la guerra in Europa fornendo tecnologie cruciali a Mosca, come parti di macchinari, microelettronica e altre componenti utilizzate per produrre armamenti. Stoltenberg ha sottolineato l’importanza di porre fine a questa collaborazione pericolosa e destabilizzante. Anche la coordinatrice umanitaria dell’Onu per l’Ucraina, Denise Brown, ha espresso la sua condanna per l’attacco a Kharkiv, definendolo “assolutamente inaccettabile” e chiedendo la fine degli attacchi contro civili e infrastrutture civili. L’Alto rappresentante UE Josep Borrell ha ribadito la necessità di intensificare il sostegno alla difesa aerea dell’Ucraina per proteggere le città e salvare vite umane.

In risposta a questa nuova ondata di violenza, il presidente Zelensky ha lanciato un appello ai leader di Stati Uniti e Cina, Joe Biden e Xi Jinping, affinché partecipino alla conferenza di pace sull’Ucraina prevista per il 15 giugno in Svizzera. Zelensky ha sottolineato l’importanza di una leadership forte e unita per raggiungere una pace duratura e non solo una pausa tra gli attacchi.

Nel frattempo, la situazione in Ucraina rimane estremamente tesa. Zelensky ha avvertito che la Russia sta radunando truppe vicino al confine ucraino e si sta preparando per una nuova offensiva: “La Russia sta radunando un altro gruppo di truppe vicino al confine ucraino e si sta preparando per un nuovo tentativo di offensiva,” ha dichiarato in un videomessaggio registrato da Kharkiv. “Cercheranno di attaccare a 90 km da Kharkiv a nord-ovest”, ha aggiunto.

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